Presentazione Tirreno-Adriatico: Percorso adatto a diversi corridori - Contador e Nibali ci saranno, Wiggins no

S'è fatta desiderare come una bella donna ma alla fine s'è presentata all'appuntamento, seppur con qualche giorno di ritardo. La 48a edizione della Tirreno-Adriatico è stata svelata oggi pomeriggio al Teatro Verdi di San Vincenzo, in Toscana. E proprio San Vincenzo ospiterà la partenza di due delle sette tappe della corsa dei due mari 2013, la prima e la seconda. Percorso che ricalca, chilometricamente ed altimetricamente, quello del 2012 che vide imporsi Vincenzo Nibali su Chris Horner e Roman Kreuziger.

Più analogie che differenze, con una cronosquadre di 16.9 km (la San Vincenzo-Donoratico) ad aprire le danze, quindi la San Vincenzo-Indicatore e la Indicatore-Narni Scalo. Fin qui poche fatiche, spazio alle squadre ben attrezzate nelle crono ed agli sprinters. Dalla quarta frazione in poi si farà sul serio, con i 165 km che da Narni porteranno a Prati di Tivo. Sul traguardo dove nel 2012 vinse Vincenzo Nibali, ipotecando la classifica finale, si arriverà dopo aver scalato i 1299 metri del Passo delle Capannelle. Discesa e subito risalita verso i 1450 metri di Prati di Tivo, salita con una pendenza media del 7.1% e punte del 12%. Qui vincerà lo scalatore puro, questo è certo.

Il giorno dopo non si potrà di sicuro tirare il fiato: la Ortona-Chieti vedrà il classico finale con uno strappo impegnativo (la "salite del gas" presenta punte al 19%), che nel 2012 lanciò Sagan, con Nibali che non prese proprio bene la gran prestazione dell'allora compagno di squadra. Ma prima di Chieti il gruppo salirà, neve permettendo, ai 1310 metri di Passo Lanciano; dalla vetta all'arrivo mancheranno 40 km e ci sarà spazio per attacchi, anche se la tappa si deciderà sulla rampa finale.

Il sesto giorno, come nel 2012 c'era stata la frazione di Offida, quest'anno ne troviamo una altrettanto vallonata ed impegnativa; 208 km con partenza ed arrivo a Porto Sant'Elpidio, quando i giochi saranno presumibilmente già fatti. Nel caso il vincitore dovesse restare incerto sino alla fine, l'ultima, classica cronometro individuale di San Benedetto del Tronto sarà decisiva.

In totale 26.2 km contro il tempo spalmati in sette tappe, altre due per ruote veloci, una per scalatori puri e due per cacciatori di classiche. In totale saranno 1052.2 km, 12 in meno rispetto alla scorsa edizione. Una corsa adatta a tutti i corridori, questo hanno detto unanimemente Moreno Moser, Ivan Basso, Damiano Cunego, Stephen Cummings e Damiano Caruso, presenti al vernissage. Non saranno soltanto loro i possibili protagonisti della 48a edizione della corsa dei due mari.

In AG2R La Mondiale Domenico Pozzovivo e Carlos Alberto Betancur si adatterebbero magnificamente alle salite di Prati di Tivo e Chieti, mentre in casa Cannondale gli oggi presenti Caruso, Moser e Basso («Il percorso è l'ideale per preparare i Grandi Giri», ha dichiarato il campione varesino), oltre a Peter Sagan, potrebbero attraversare l'Italia dal Tirreno all'Adriatico. Chi ci sarà quasi sicuramente è Alberto Contador, che la Tirreno non l'ha mai corsa né vinta; c'è sempre una prima volta. Spazio anche a Cadel Evans, mentre la Lampre dovrebbe portare Cunego e la Katusha Joaquim Rodríguez (se sarà ancora con i russi...), corridore che su rampe come quelle di Chieti spicca il volo (ma nel 2012 vinse ad Offida).

La RadioShack Leopard porterebbe Cancellara, Andy Schleck e Chris Horner, in grande spolvero su queste strade dodici mesi fa, mentre chi non sarà della partita è Bradley Wiggins. L'alfiere della Sky, pur disputando il Giro d'Italia, lascia campo libero al compagno-rivale Chris Froome ed al giovane Joe Dombrowski, vincitore dell'ultimo GiroBio.

Altri che potrebbero trovarsi in Italia tra il 6 ed il 12 marzo, in ordine sparso: Bauke Mollema, Lars Petter Nordhaug e Luis León Sánchez per la Blanco, Samuel Sánchez per l'Euskaltel, Arnaud Démare e Yohann Offredo a difendere i colori della FDJ, mentre la Lotto dovrebbe schierare Gorilla Greipel, la sudafricana MTN il pistoiese Kristian Sbaragli a far da punta e l'Astana, oltre al campione uscente Nibali, Fredrik Kessiakoff.

Ci sarà poi la banda di Luca Scinto con Francesco Chicchi, Mauro Finetto, Stefano Garzelli, Matteo Rabottini e Mauro Santambrogio, forse non tutti impiegati nella corsa dei due mari ma sicuramente adatti ad un appuntamento come questo.

Una Tirreno quasi identica al 2012, che verrà decisa dall'arrivo di Prati di Tivo (dove si giungerà se non cadrà troppa neve) e si presterà a tutti i tipi di corridore: il meglio o quasi per entrare nel vivo della stagione agonistica.