Coppa del Mondo Namûr WE 2012: Compton respinge qualsiasi assedio - Vos cade, Katie ne approfitta. Eva Lechner 8a
- CYCLO-CROSS NAMÛR WE 2012 [1]
- Rabobank Women Team [Donne] 2012 [2]
- Christel Ferrier-Bruneau [3]
- Eva Lechner [4]
- Helen Wyman [5]
- Katerina Nash [6]
- Katherine Compton [7]
- Lucie Chainel-Lefevre [8]
- Meredith Miller [9]
- Nikki Harris [10]
- Sanne Cant [11]
- Sanne Van Paassen [12]
- Ciclismo femminile [13]
- Ciclocross [14]
Plzeň, Koksijde, Roubaix e Namûr non sono quattro località scelte a caso sull'atlante geografico, ma cittadine più o meno graziose dove Katherine Compton ha lasciato la traccia della sua bici, andando a vincere e piantando la bandiera a stelle e strisce sul campo di gara.
La giovane virgulta di Chattanooga (ha compiuto 34 anni lo scorso 3 dicembre) aveva iniziato tutt'altro che con il piede giusto in Coppa del Mondo, arrivando ad uno sprint a due in quel di Tabor e venendo infilata dall'avversaria di sempre, quella Sanne Van Paassen che nel 2011 le soffiò la Coppa per soli 10 punti (vinse appena una volta contro le cinque della Compton, questo per dire che ad oggi non è chiuso un bel nulla, in quanto a graduatorie).
Da Tabor in poi la Compton ha sempre vinto gli appuntamenti di Coppa del Mondo a cui ha preso parte (ossia tutti), oggi non è stata da meno. Si diceva di aspettare, di vedere se Katie avrebbe dominato anche con il ritorno all'attività dell'iridata di specialità in carica (e per specialità intendiamo il ciclocross, sempre meglio specificare), Marianne Vos. Ma se la fuoriclasse di Meeuwen carambola a terra un paio di volte nel primo dei quattro giri previsti, è logico che ogni sfida con la Compton venga rinviata.
Erano tre anni che a Namûr vinceva un'olandese: l'anno scorso fu il turno della Vos, con la Compton sul terzo gradino del podio, mentre nel 2010, quando la prova era ancora parte del GvA Trofee, vinse Sanne Van Paassen. Il 2009, anno d'esordio del cross di Namûr, vide vincere invece Daphny Van den Brand. Si aspettava oggi la quaterna olandese, che venisse da Vos, come più probabile, o da Van Paassen, più utopicamente, poco importava. Ci voleva una campionessa giunta da oltre l'Atlantico per spezzare il dominio orange a Namûr.
Al via parte come un proiettile Sanne Cant, forte dell'ottimo momento di forma che sta attraversando, con la vittoria di ieri ad Essen che è lì a testimoniarlo. La beniamina di casa è talentuosa, sì, ma irruenta, e così nelle primissime battute finisce per andare in terra. Non sarà l'unica. La Compton capisce subito che per vincere sarà più prudente portarsi davanti onde evitare cadute e così fa.
La sfidante della statunitense, Marianne Vos, rimane più indietro con Sanne Van Paassen, la quale cerca la rimonta in Coppa contro la Compton. Le due olandesi finiscono in terra già al primo giro, senza conseguenze se non la perdita di alcuni preziosi secondi. Marianne Vos cerca di riportarsi sulle prime ma la Compton ha accelerato (e quando le ricapita una Vos a terra e chiusa nel traffico?) e così risalire è più arduo del previsto per la fuoriclasse olandese. In un traverso in pendenza molto fangoso e con una sola scia percorribile la Vos sperimenta nuove strade. Inevitabile, anche per le fuoriclasse, finire in terra, perdendo aderenza sull'anteriore. Altro tempo che vola, altre posizioni perse.
Davanti si forma una coppia che fila più spedita delle altre: Katie Compton, ovviamente, insieme alla ceca Katerina Nash. Poco dietro troviamo la campionessa continentale Helen Wyman e l'altra britannica, Nikki Harris. Van Paassen ma soprattutto Vos sono in rimonta, con quest'ultima che all'ultimo giro è in terza posizione. Ormai però la Compton è bell'e andata ed anche la Nash, ieri 6a ad Essen, ha alzato bandiera bianca all'ennesima accelerazione della statunitense che porta così a casa la quarta gara di Coppa su cinque disputate.
Nash e Vos, che lascia a metà una comunque buona rimonta, chiudendo a 50" dalla vincitrice, completano il podio. Wyman, Harris, Van Paassen (la costante Sanne lascia altri punti per strada in ottica generale), Chainel-Lefevre, Lechner, Cant, Ferrier-Bruneau e Meredith Miller completano la top ten.
Davvero molto buona la prova dell'altoatesina Eva Lechner; la portacolori della Colnago Farbe Sudtirol, in gara con la Nazionale di Fausto Scotti, peggiora sì di due posizioni il 6° posto ottenuto qui nel 2011 ma resta comunque nelle prime dieci, a testimonianza che le nostre ragazze, in attesa della crescita ulteriore della diciottenne Alice Maria Arzuffi, in campo internazionale possono essere veramente competitive soltanto con la biker di Appiano.
La classifica generale di Coppa del Mondo vede Katie Compton sempre più in testa con 290 punti, mentre Sanne Van Paassen insegue a quota 210. Nikki Harris è a 205 e la connazionale Helen Wyman a 188, ormai entrambe tagliate fuori dalla lotta.
Anche perché la Compton non dà affatto segni di cedimento e dopo il secondo posto di Tabor in Coppa quest'anno non ha più perso un colpo. Continuerà la sua marcia anche a Zolder, nel giorno di Santo Stefano, o troverà una Vos più attenta e competitiva? Non ci resta che attendere pochi giorni per scoprirlo.