Superprestige Zonhoven 2012: Albert-Nys, duello all'ultima curva - Niels cede a Sven solo nel finale. Bart Aernouts 3°

Proprio come un anno fa, cambia solamente il protagonista. Nel 2011 il Superprestige che venne vinto da Sven Nys vide le prime due prove, quella di Ruddervoorde e qualla di Zonhoven, andare a Niels Albert. Quest'anno è stato invece Nys, assistito da una forma divina (e da una discreta fortuna, almeno ultimamente), a vincere prima a Ruddervoorde, quindi oggi, a Zonhoven, dopo un emozionante testa a testa durato da metà gara sino all'ultima curva con Niels Albert. E chi sennò?

Così, mentre gli occhi dei più erano concentrati sul GP di Abu Dhabi, dove Alonso e Vettel si giocavano il titolo di Formula Uno, tutto il Belgio era sintonizzato verso Zonhoven, dove pure Nys ed Albert si sono presi a sportellate, da leali avversari.

Sabbia e fango, questa la sintesi del circuito di Zonhoven. Una scrosciata poco prima della partenza bagna spettatori e campo di gara, quindi il via. Parte fortissimo, come di consueto, il 21enne Lars Van der Haar, che dovrebbe correre ancora con gli Under 23 ma ha voluto fare il grande salto con un anno d'anticipo. Per ora ne sta traendo solamente giovamento ed in futuro non può che migliorare; sicuramente un purosangue. È il più veloce al colpo di pistola ma subito il diligente Klaas Vantornout si porta in testa; Kevin Pauwels ha intenzione di fare la corsa se manda il suo primo gregario a fare il forcing.

Nel primo giro restano in testa, leggermente avvantaggiati, Vantornout, Albert, Peeters e Van der Haar. Nys, Pauwels e compagnia inseguono. Nel secondo giro Vantornout accelera ma Van der Haar, giovane ed incosciente, non lo lascia andare; così il 30enne belga ed il classe '91 olandese si ritrovano in testa. Meeusen, Albert e Simunek inseguono ma Pauwels rientra subito. Più indietro invece Sven Nys.

L'acuto di Vantornout, rimasto nel frattempo da solo in testa, dura fino al terzo giro, quando è Albert a riportarsi sul portacolori della Sunweb e ad allungare. Vantornout, Pauwels ed un Van der Haar attivissimo provano a ricucire sull'iridato mentre il gruppo Nys viaggia con un ritardo di 18" dal battistrada. Nella quarta tornata Sven Nys rompe ogni indugio ed insieme a Kevin Pauwels si porta all'inseguimento di Niels Albert. L'iridato chiude il giro da solo ma con i due avversari a 6" di distanza, troppo pochi per pensare di mantenerli sino alla fine. Anche perché, rispetto a Pauwels, Nys dà l'idea di gestire le forze ed averne ancora abbastanza per il finale di gara. L'impressione si rivelerà più che giusta.

La quinta tornata taglia fuori un protagonista, che come accaduto ad Oudenaarde risponde al nome di Kavin Pauwels. In testa c'è ancora Albert quando Sven Nys capisce che per riportarsi sull'iridato lui e Pauwels dovranno forzare il ritmo. Scendendo da una duna però Pauwels cade e perde diverso tempo rispetto a Nys, che invece si ricongiunge ad Albert proprio sul traguardo. Inizia perciò un'altra corsa, con Nys ed Albert a condurre mentre Van der Haar, Peeters, Aernouts e Taramarcaz inseguono a 26"; Pauwels e Wellens son ancora più indietro.

Davanti Nys allunga spesso ma Albert è sempre bravo a richiudere sul Cannibale di Baal. A quattro tornate dalla fine i due battistrada vedono alle loro spalle il giovane Van der Haar, che in un giro si porta dapprima a 15" dalla testa della corsa, quindi si congiunge a Nys ed Albert. Taramarcaz, Aernouts e Pauwels sono i primi inseguitori a 22". Nys capisce di trovarsi in una situazione critica ed a tre giri dalla fine allunga nuovamente. Albert aggredisce la duna e dà tutto per riportarsi su Nys, Van der Haar, forse stanco dopo aver chiuso sui due crossisti più in forma del momento, cede e si lascia riprendere dagli inseguitori.

Albert viaggia a 4" da Nys per un giro ma sul traguardo i due si ritrovano insieme; mancano un paio di tornate al termine. Nys ed Albert precedono di una ventina di secondi Van der Haar, Pauwels ed Aernouts (Taramarcaz ha ceduto qualcosa). Come al Koppenbergcross, tutto si decide all'ultimo giro: Nys tenta di allungare ad ogni curva, Albert è vigile e non concede un metro al fuoriclasse. All'uscita dalle dune ecco che Albert infila Nys all'interno, con il Campione del Belgio che, correndo, tenta invano di chiudere la strada all'iridato. Dopo le sportellate, Albert prosegue in testa fino a due curve dal termine e lì forse commette l'errore di pensare di aver già vinto.

Ecco infatti che Nys, in pratica con una piccola volata, lo affianca e lo supera, affrontando l'ultima curva a tutta velocità e trovandosi in testa sul rettilineo d'arrivo. Albert non può più rientrare e, forse stanco dopo il cross vinto ieri a Dottignies, conclude senza nemmeno tentare la rimonta. Al terzo posto Bart Aernouts paga 12" ma regala il primo podio della stagione alla AA Drink mentre alle sue spalle troviamo Kevin Pauwels (a 29", termina la gara in crescendo. Chissà se non fosse caduto...) e l'instancabile Lars Van der Haar (a 42"). Flessioncina per Julien Taramarcaz nel finale, sesto a 51" da Nys, con Rob Peeters, Bart Wellens, Klaas Vantornout ed il tedesco Philipp Walsleben a chiudere la top ten.

Dopo due prove, entrambe vinte da Sven Nys, il Cannibale di Baal guarda tutti dall'alto in basso nella classifica generale del Superprestige; per lui 30 punti mentre il secondo, Niels Albert, insegue con 28 punti. Terzo Kevin Pauwels, che vanta 25 punti, mentre Lars Van der Haar e Bart Aernouts hanno collezionato soltanto 20 punti.

Tra le ragazze, dopo la vittoria europea della britannica Helen Wyman, festeggia oggi Sanne Cant, che si impone in solitaria. La Campionessa belga precede di 23" la forte ed esperta tedesca Hanka Kupfernagel mentre al terzo posto troviamo l'atleta della Rabobank Sabrina Stultiens, distanziata di un minuto netto.

La terza delle otto tappe del Superprestige giungerà già domenica prossima, con il cross di Hamme-Zogge. È ancora presto per consegnare il 12° Superprestige a Sven Nys ma di sicuro se il Campione belga continuerà a correre con questo passo e questa forma la rimonta per Niels Albert e Kevin Pauwels non sarà per nulla cosa semplice.