Giro di Toscana WE 2012: Inga, così vince una gran gregaria - Cilvinaite a Capannori. E Jasińska ha la corsa in pugno

Ventiquattr'ore fa eravamo a festeggiare la prima vittoria di rilievo della polacca Małgorzata Jasińska, condita da una maglia rosa di capoclassifica che quasi le consegnava il Giro di Toscana con due tappe d'anticipo. Oggi siamo a celebrare la prima vittoria di peso di Inga Cilvinaite, gregaria votata al gregariato, motore superbo e grinta dqa vendere. Si trova in un gruppo di 17 atlete, Inga, e le sorprende in volata, anticipando tutte.

Lei, Campionessa della Lituania, che al GP Liberazione di Crema aveva sfiorato la vittoria (entrò nella fuga di tre con Cantele e Confalonieri, fu seconda alle spalle della Be Pink di Arcisate), è una ragazza che sa quanto e come lavorare, specialemte per le compagne. Come nel caso della Jasińska, Inga Cilvinaite aveva sì vinto un paio di Campionati Nazionali (nel 2005 e nel 2012) ma non aveva ancora trovato la grande affermazione internazionale. Eccola arrivata, forse più inaspettata che mai, ma da qualche parte questa classe '86 che porta i colori della Diadora-Pasta zara doveva pur incominciare. 

La frazione di Capannori avrebbe sicuramente riservato attacchi, con quattro passaggi sul Segromigno in Monte e la salita finale di Valgiano a scremare nel finale il gruppo, semmai ciò non fosse accaduto in precedenza. La MCipollini-Gambenini-Gauss della maglia rosa Małgorzata Jasińska s'impegna nelle prime ascese a tenere la corsa cucita e così è. Il grande dispendio di forze sin dalla partenza di Segromigno in Piano continua per le quattro ascese ma sulla salita finale di prima categoria di Valgiano sono inevitabili gli scatti.

Ci si mette anche la Rabobank di Annemiek Van Vleuten a tirare; persa la maglia dopo il solo prologo e la possibilità di riconquistarla (l'olandese in classifica ha più di 3' dalla Jasińska), è giusto per le ragazze guidate da Jeroen Blijlevens puntare ad una tappa. Sul Valgiano se ne vanno Luperini, il cui attacco era previsto e prevedibile, e Guarnier. Le segue la Jasińska in persona, come a dire che anche senza la squadra ad aiutarla la polacca sa aiutarsi da sé. Da dietro si aggiungono alle tre battistrada Annemiek Van Vleuten e Natalia Boyarskaya. Tiffany Cromwell e Rossella Ratto, insieme alla statunitense Lauren Hall, si riportano sulle prime quando si è quasi allo scollinamento.

Il gruppo si trova lontano pochi secondi, tant'è che nella discesa le battistrada vengono raggiunte da altre atlete in cerca di gloria. Si forma un gruppetto di 17 ragazze, tra queste c'è Inga Cilvinaite. Filano di comune accordo sino al traguardo, ormai lontano meno di dieci chilometri. Laddove nel 2011 vinse in solitaria Trixi Worrack si disputerà una volata e le ruote veloci si tengono d'occhio l'una con l'altra, si succhiano le scie, si guardano.

Inga Cilvinaite di volate vincenti in vita sua non ne ha piazzate moltissime, ad essere sinceri, ma di sprint ne ha fatti vincere eccome. Basti soltanto pensare che la Cilvinaite è una delle gregarie più fidate di Giorgia Bronzini, ma ha lavorato anche per Andruk (domani all'ultima corsa della vita prima di appendere la bici al chiodo, a soli 25 anni), Olds, Leleivyte. Insomma, quando la Diadora-Pasta Zara deve ricucire in pianura tutte guardano Inga, perché è normale che sia lei a svolgere il lavoro che sa far meglio. Tornando a Capannori, alle 17 ragazze, alla volata ristretta, ne troviamo alcune di veramente abili: Rossella Ratto, quella volpe da Mondiali di Nicole Cooke, Megan Guarnier, Annemiek Van Vleuten. Insomma, il controllo è ampio, quasi massivo.

È lì che parte spedita Inga. Anticipa tutte ed alcune stanno semplicemente a guardare la sparata della lituana, altre, come la Guarnier o la Cooke, tentano senza successo di raggiungerla. Vince la sua prima corsa importante con almeno tre biciclette di vantaggio e tutto il tempo di alzare le braccia al cielo ed esultare per una vittoria forse fin troppo sospirata. Alle spalle della Cilvinaite Megan Guarnier e Nicole Cooke, quindi Annemiek Van Vleuten, Tiffany Cromwell, la 19enne olandese Sabrina Stultiens, Romy Kasper, Lauren Hall e Flavia Oliveira. Jennifer Fiori, in forma smagliante, è decima, la prima delle italiane di giornata, mentre Rossella Ratto chiude con una 12a piazza. Al 17° posto, utlima del gruppetto andato via sul Valgiano, Fabiana Luperini. 

Małgorzata Jasińska mantiene la maglia rosa e la più pericolosa rivale della polacca è la statunitense Lauren Hall, a 49". È una grande attaccante, l'ha dimostrato e le MCipollini faranno bene a tenerla d'occhio. Terzo posto per Romy Kasper a 1'32", scala di una posizione Valentina Bastianelli, quarta a 2'06". Seguono Megan Guarnier a 2'59", Annemiek Van Vleuten a 3'07", Rossella Ratto a 3'17", Tiffany Cromwell a 3'23", Amanda Miller a 3'31" e Fabiana Luperini a 3'32".

Domani ultima frazione del 17° Giro della Toscana. Da Lucca a Firenza, 98.8 km sul percorso dei Mondiali 2013. Nessuna asperità di rilievo per una tappa che potrebbe prevedere sia la volata finale che la fuga delle atlete "scontente" del loro Toscana. Ambedue le situazioni farebbero comodo a Małgorzata Jasińska, saldamente in rosa e sul punto di gridare 'vittoria!' a tutta gola, nel centro di Firenze.