Tour de l'Avenir 2012: Pöstlberger vola. Fuga e vittoria - Ad Annemasse l'austriaco su Breen e Jungels. Enrico Barbin 11°
- Tour de l'Avenir 2012 [1]
- Andrea Fedi [2]
- Angélo Tulik [3]
- August Jensen [4]
- Bob Jungels [5]
- Daniil Fominykh [6]
- Danny Van Poppel [7]
- Davide Villella [8]
- Enrico Barbin [9]
- Fernando Orjuela Gutiérrez [10]
- Gianfranco Zilioli [11]
- Jasper Stuyven [12]
- Klemen Stimulak [13]
- Lukas Pöstlberger [14]
- Mattia Cattaneo [15]
- Nathan Brown [16]
- Nathan Wilson [17]
- Pierre Paolo Penasa [18]
- Ruben Zepuntke [19]
- Silvan Dillier [20]
- Sven Erik Bystrøm [21]
- Toms Skujins [22]
- Vegard Breen [23]
- Pianeta giovani [24]
Cambia ancora paese il vincitore della terza tappa del Tour de l'Avenir e, dopo Australia, Svizzera ed Olanda, è la volta dell'Austria con Lukas Pöstlberger che regola in volata il norvegese Vegard Breen e il lussemburghese Bob Jungels. I tre si erano avvantaggiati sul gruppo dopo il GPM della Côte de Frangy a poco più di 20 km dall'arrivo.
L'austriaco Lukas Pöstlberger è l'attuale Campione Nazionale austriaco degli Élite, titolo che ha conquistato il 24 giugno scorso a Judendorf con un arrivo in solitaria con 6" di vantaggio sul resto del gruppo. Pöstlberger è un discreto corridore anche a cronometro ed è infatti arrivato quarto tra gli Élite e secondo tra gli Under 23; da Junior ha praticato ciclocross a buoni livelli laureandosi anche campione nazionale.
La tappa di oggi aveva un percorso molto adatto agli attacchi, visto l'inserimento di un GPM di terza categoria, seguito da un percorso molto vallonato, a 24 km dal traguardo. Infatti attacchi ce ne sono stati diversi ma purtroppo l'Italia, in una tappa che sembrava quasi disegnata per i nostri Villella e Barbin, non è riuscita ad inserirsi in nessuna fuga, se si esclude un tentativo di Andrea Fedi nella prima fuga di giornata che però non è andato a buon fine ed è stato ripreso dal gruppo.
La partenza da Pont-d'Ain è stata data all'una e si è registrato il primo ritiro del gruppo: infatti, per tre giorni nessuno si era ancora ritirato nonostante la caduta di ieri a 1.5 km dall'arrivo che ha coinvolto una decina di atleti. Il primo nome ad essere tolto dall'elenco è quello del lettone Andris Vosekalns, che a modo suo ha trovato un motivo per essere ricordato in questo Tour de l'Avenir. Nei primi chilometri si susseguono i tentativi di caccia, ma nessuno ha il via libera del gruppo che raggiunge la Côte de Bettant (4a categoria) compatto: Davide Villella passa per primo e con i 3 punti ottenuti potrà indossare la Maglia a Pois anche domani, quando cominceranno le vere salite. Una volta scollinati riprendono gli attacchi: i primi a provarci sono Angelo Tulik (Francia), Toms Skujins (Lettonia) con gli azzurri Andrea Fedi e Davide Villella ma tutto per loro si conclude con un nulla di fatto. Ci provano subito dopo Nathan Brown (USA), Sven Erik Bystrom (Norvegia) e Klemen Stimulak (Slovenia); sembra l'attacco giusto perché dopo poco hanno già 35", ma al 40esimo chilometro anche loro vengono ripresi.
La fuga più importante parte quando mancano 107 km all'arrivo e ne fanno parte corridori di tutto rispetto come il belga Jasper Stuyven, il norvegese August Jensen, il kazako Daniil Fominykh, lo statunitense Nate Wilson e il colombiano Fernando Orjuela Gutierrez (a questi 5 tentano subito di accodarsi Andrea Fedi e il tedesco Ruben Zepuntke ma senza successo): i 5 di testa continueranno di comune accordo per diversi chilometri arrivando ad ottenere un vantaggio massimo di 2'50" su un gruppo sempre controllato dalla Svizzera del leader Silvan Dillier, dall'Olanda e dalla Francia. Il clima di questa terza tappa non è stato molto clemente con i corridori, che più volte hanno incontrato la pioggia sul loro cammino verso Annemasse.
Quando i 5 di testa iniziano ad affrontare la Côte de Frangy Wilson e Orjuela vanno subito in crisi e si staccano dagli altri 3 che proseguono la loro azione che però non è destinata a durare oltre lo scollinamento perché il gruppo è ormai alle loro spalle. Jasper Stuyven prende i 5 punti in palio al GPM di terza categoria, ma subito dopo saranno ripresi dall'austriaco Lukas Pöstlberger uscito al contrattacco. L'austriaco rimane pochissimo con i 3 fuggitivi e subito riparte da solo, per gli altri tre non rimane che farsi raggiungere dal gruppo ormai vicino e dal quale escono anche il norvegese Vegard Breen e il lussemburghese Bob Jungels. In poco tempo raggiungono l'austriaco in testa e riescono ad ottenere quel vantaggio costante sui 30" che permette loro di arrivare al traguardo. Lukas Pöstlberger batte in volata i due compagni di fuga, mentre lo sprint del gruppo è vinto dall'olandese Danny Van Poppel davanti al francese Angelo Tulik, uno di quelli che aveva tentato la fuga ad inizio tappa.
Domani si dirà definitivamente addio alla pianura, entrati nella zona delle Rhone Alpes, il gruppo partirà da Seyssel e arriverà a Valloire, proprio sotto al Galibier, dopo 157.6 km: il plotone dovrà affrontare tre salite importanti: il Col du Frêne (3a categoria) al km 61.7, la Côte de Saint-Georges-des-Hurtières (3a categoria) al km 95.1, il Col du Télégraphe (1a categoria) al km 154, quando mancheranno solamente 3.6 km all'arrivo, posto in discesa a Valloire. La giornata di domani vedrà, quindi, per la prima volta, impegnati gli scalatori del Tour de l'Avenir, con le nostre speranze riposte in Mattia Cattaneo, Gianfranco Zilioli e Pierre Paolo Penasa.