GP Carnaghese 2012: È un Diego Ulissi in forma Mondiale - In volata precede Andrea Palini e Daniel Oss

Alza il dito verso il cielo, come a dire 'sono il numero uno'. Così Diego Ulissi, 23enne di Cecina in forza da tre stagioni alla Lampre, festeggia la vittoria in quel di Carnago, al GP Industria Commercio Artigianato. Regola il pari età Andrea Palini, reduce da un'altra piazza d'onore sabato alla Tre Valli Varesine, dove soltanto Veilleux fece meglio del portacolori del Team Idea, ed un Daniel Oss che cercava il risultato pieno e che di questo podio può essere soddisfatto ma fino ad un certo punto.

Rompe un'astinenza, Ulissi, che durava da 153 giorni; era il 23 marzo scorso quando il ragazzo di Cecina che sta per diventare papà vinse a Pavullo la quarta tappa della Settimana Coppi e Bartali, ripetendo così il risultato di ventiquattr'ore prima. In mezzo un Giro d'Italia corso da gregario di lusso per Michele Scarponi, il Giro di Slovenia, l'Eneco Tour (nella tappa clou della corsa, con conclusione a Geraardsbergen dopo ripetuti passggi sul Kapelmuur, Diego ha chiuso sesto) ed una Clásica San Sebastián disputata con il coltello tra i denti, con una decima piazza finale che faceva ben sperare. Ed a ragione, se è vero che la forma c'era ed oggi ne abbiamo avuto la riprova a Carnago.

Una fuga davanti, diversi minuti di vantaggio sul gruppo e nessuna squadra che s'è voluta sobbarcare l'onere dell'inseguimento poteva essere una situazione imbarazzante. Diego Ulissi è convinto di poter vincere: «La condizione è ottima ed il finale è adatto a me». Per questo il ragazzo di Cecina piazza la Lampre ad inseguire ed un avolta riportatosi in testa chiude su chiunque finché arriva lo sprint, e pure lì non lascia spazio.

La cronaca. Sotto un caldo leggermente attenuato dal nubifragio notturno abbattutosi sul varesotto si parte con davanti 199.7 km da percorrere. Un tratto in linea di 14.3 km e nel finale il circuito di 20.6 km da ripetere 9 volte. Come detto, parte una fuga di cinque uomini: Elia Favilli (Farnese Vini-Selle Italia), Oleg Berdos (Utensilnord Named), Pirmin Lang (Atlas), Alexandre Shushemoin (Continental Astana) e Mauro Abel Richeze (Team Nippo).

Fino a quasi 10' guadagnati sul gruppo che non trova una sola squadra in grado di lavorare per ricucire. Si arriva così nelle fasi finali con i cinque che hanno ancora un buon vantaggio. Favilli e Shushemoin provano ad avvantaggiarsi ed in effetti si ritrovano in testa da soli. Ci rimarranno sino alla fine mentre dietro la Lampre di Ulissi si danna l'anima per riportarsi sui battistrada. Il vantaggio infatti cala e Favilli, in cerca della prima vittoria da professionista, allunga sul kazako Shushemoin, ormai provato dalla lunga fuga.

La pedalata di Favilli, anche lui come Ulissi classe '89, anche lui nativo di Cecina, sembra invece ancora buona. Il portacolori della Farnese Vini-Selle Italia viene però ripreso dal gruppo tirato a tutta dalla Lampre quando al traguardo di Carnago mancano 2 km. Un peccato per la formazione di Scinto. Il finale sarà dunque in volata ma alla flamme rouge è il colombiano José Serpa a provarci, ad attaccare, ad allungare il gruppo. Gli va dietro, neanche a dirlo, Diego Ulissi, che negli ultimi metri lancia una volata molto lunga. Finisce per avere la meglio, vincendo quasi per distacco su Palini ed Oss. Seguono Rebellin, Serpa, Stefano Locatelli ed Enrico Barbin, che cogli un interessante settimo posto. Luca Mazzanti, Emanuele Sella e Gabriele Bosisio chiudono la top ten.

Terzo centro stagionale e settimo da professionista per un Diego Ulissi convinto dei suoi ottimi mezzi, che anno dopo anno si stano manifestando, e raggiante dopo la conclusione: «Sono davvero contento di esser tornato al successo oggi. Sono in buon periodo di forma come ho già dimostrato nelle precedenti corse e speravo di poterlo sfruttare al meglio. Siamo riusciti a tenere le redini della gara grazie al grande lavoro dei miei compagni. Poi nel finale Serpa ha provato ad anticipare tutti, ma abbiamo lanciato una lunga volata nella quale ho avuto una grande gamba e sono riuscito a resistere bene. Spero che questa condizione continui a sorreggermi sino al finale di stagione perché so che posso ancora fare bene in questo 2012».

E il finale di stagione offre, insieme a Classiche come il Giro di Lombardia, un Mondiale a cui Diego Ulissi potrebbe prendere parte e per il quale sta sicuramente facendo la gamba. Perché il finale di Valkenburg, con il Cauberg che tira così all'insù e gli ultimi metri in cui serve essere veloci, è roba da Ulissi. Bettini starà prendendo nota...