Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della tredicesima del Tour de France.
Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale)da Raisport
«Quando ci sono arrivi così sul mare e con il vento è sempre difficile, c'è confusione, tutti vogliono essere davanti e possono esserci dei buchi. Sulla salita io sono rimasto sempre sulle ruote, Evans ci ha provato penso per scremare un po' il gruppo. Sagan ha fatto secondo, purtroppo abbiamo perso Oss che è il suo apripista e io non posso fare molto in certi frangenti anche perché si andava a 70 km/h: Peter comunque è bravo e saprà certamente rifarsi».
Bradley Wiggins (Sky ProCycling)da Letour.fr
«La maggior parte delle volte quando ci sono arrivi così con il vento si fa lo stesso sforzo a rimanere in 30a posizione o a stare davanti a tutti. Non c'è stato nessuno sforzo extra nel fare quel treno e anzi è stato bello aiutare Eddie perché è un vero signore e vorrei essere in grado di ripagarlo in qualche modo. Ma ovviamente Greipel ha dimostrato ancora una volta di essere il più veloce. È sempre difficile ma a volte è meglio quando c'è una salita come quella di oggi perché così rimangono meno persone davanti: la parte più difficile della tappa è stato prendere davanti quella salita perché erano tutti lì. È un altro passo che ci avvicina a Parigi. Dopo la salita è stata molto più facile perché si era in pochi ma è stata una di quelle giornate in cui bisogna stare sempre concentrati al massimo. Ho chiesto a Sean (Yates, ndr) come fosse la situazione con Cav e quando ha risposto che non sarebbe rientrato abbiamo deciso di puntare su Eddie. Domani sulla carta non dovrebbe esserci il rischio di farsi sfuggire la situazione dalle mani: è una tappa da fuga e controlleremo tutti sull'ultima salita ma da lì mancherà ancora molto al traguardo».
André Greipel (Lotto Belisol)da Letour.fr
«Sulla salita mi sono staccato ma sono andato a tutta e proprio in cima ho fatto una volata per rientrare in un piccolo gruppetto, Lars Bak mi ha riportato sotto e poi la squadra ha inseguito Vinokourov e Albasini. Alla fine quando Luis León Sánchez ha attaccato ho pensato che fosse finita ma ero contento che la Sky fosse ancora lì e di essermi potuto giocare questa vittoria perché penso che la squadra se la fosse meritata. È stata davvero una bella vittoria per noi, Jurgen Van den Broeck ha tirato anche lui per riprendere Vinokourov e quindi io posso solo essere felice per questi ragazzi. Io ho scelto la ruota di Boasson Hagen ed è stato uno sprint pazzesco con quell'ultima curva. C'era un po' di vento contrario e Sagan è molto veloce altrimenti non sarebbe in maglia verde: ma la volevamo e la meritavamo perché abbiamo lavorato tantissimo».
Peter Sagan (Liquigas-Cannondale)da Raisport
«Oggi è mancato davvero poco ma devo dire che i Lotto con Greipel sono stati davvero bravi perché hanno tirato tanto per andare a prendere Vinokourov e Albasini quindi oggi la vittoria era sua, è meritata. Noi abbiamo fatto un altro passo avanti per la maglia verde, siamo sempre più vicini a Parigi anche come punti ma bisogna fare sempre tanta attenzione, rimanere calmi perché ci sono ancora tappe dure ed il Tour è ancora lungo. Rispetto a ieri oggi è stato un finale più tranquillo; quando ho visto arrivare Wiggins davanti gli ho detto bravo perché non era rimasto più nessuno a tirare, la Lotto e la Sky hanno fatto un grande lavoro e ci provano sempre ma noi siamo lì».
Michael Christiansen Morkov (Saxo Bank-Tinkoff)da Raisport
«Da quando sono rimasto in testa da solo sono andato a tutta, ho dato tutto e nonostante fossi in difficoltà sulla salita ho provato a restare almeno con il primo gruppo: purtroppo non ce l'ho fatta solo per pochi secondi. Oggi avevo molte emozioni dentro di me perché cinque anni fa è morto mio papà: è lui che mi ha introdotto al ciclismo, che mi ha dato l'ispirazione; adesso sono al Tour de France e so che sarebbe orgoglioso, ho davvero lottato con tutto me stesso per vincere oggi. Chi fa sport sa che quando ci sono emozioni speciali uno può tirare fuori energie incredibili e quando ero la da solo mi sentivo proprio bene».
«Quando ci sono arrivi così sul mare e con il vento è sempre difficile, c'è confusione, tutti vogliono essere davanti e possono esserci dei buchi. Sulla salita io sono rimasto sempre sulle ruote, Evans ci ha provato penso per scremare un po' il gruppo. Sagan ha fatto secondo, purtroppo abbiamo perso Oss che è il suo apripista e io non posso fare molto in certi frangenti anche perché si andava a 70 km/h: Peter comunque è bravo e saprà certamente rifarsi».
«La maggior parte delle volte quando ci sono arrivi così con il vento si fa lo stesso sforzo a rimanere in 30a posizione o a stare davanti a tutti. Non c'è stato nessuno sforzo extra nel fare quel treno e anzi è stato bello aiutare Eddie perché è un vero signore e vorrei essere in grado di ripagarlo in qualche modo. Ma ovviamente Greipel ha dimostrato ancora una volta di essere il più veloce. È sempre difficile ma a volte è meglio quando c'è una salita come quella di oggi perché così rimangono meno persone davanti: la parte più difficile della tappa è stato prendere davanti quella salita perché erano tutti lì. È un altro passo che ci avvicina a Parigi. Dopo la salita è stata molto più facile perché si era in pochi ma è stata una di quelle giornate in cui bisogna stare sempre concentrati al massimo. Ho chiesto a Sean (Yates, ndr) come fosse la situazione con Cav e quando ha risposto che non sarebbe rientrato abbiamo deciso di puntare su Eddie. Domani sulla carta non dovrebbe esserci il rischio di farsi sfuggire la situazione dalle mani: è una tappa da fuga e controlleremo tutti sull'ultima salita ma da lì mancherà ancora molto al traguardo».
«Sulla salita mi sono staccato ma sono andato a tutta e proprio in cima ho fatto una volata per rientrare in un piccolo gruppetto, Lars Bak mi ha riportato sotto e poi la squadra ha inseguito Vinokourov e Albasini. Alla fine quando Luis León Sánchez ha attaccato ho pensato che fosse finita ma ero contento che la Sky fosse ancora lì e di essermi potuto giocare questa vittoria perché penso che la squadra se la fosse meritata. È stata davvero una bella vittoria per noi, Jurgen Van den Broeck ha tirato anche lui per riprendere Vinokourov e quindi io posso solo essere felice per questi ragazzi. Io ho scelto la ruota di Boasson Hagen ed è stato uno sprint pazzesco con quell'ultima curva. C'era un po' di vento contrario e Sagan è molto veloce altrimenti non sarebbe in maglia verde: ma la volevamo e la meritavamo perché abbiamo lavorato tantissimo».
«Oggi è mancato davvero poco ma devo dire che i Lotto con Greipel sono stati davvero bravi perché hanno tirato tanto per andare a prendere Vinokourov e Albasini quindi oggi la vittoria era sua, è meritata. Noi abbiamo fatto un altro passo avanti per la maglia verde, siamo sempre più vicini a Parigi anche come punti ma bisogna fare sempre tanta attenzione, rimanere calmi perché ci sono ancora tappe dure ed il Tour è ancora lungo. Rispetto a ieri oggi è stato un finale più tranquillo; quando ho visto arrivare Wiggins davanti gli ho detto bravo perché non era rimasto più nessuno a tirare, la Lotto e la Sky hanno fatto un grande lavoro e ci provano sempre ma noi siamo lì».
«Da quando sono rimasto in testa da solo sono andato a tutta, ho dato tutto e nonostante fossi in difficoltà sulla salita ho provato a restare almeno con il primo gruppo: purtroppo non ce l'ho fatta solo per pochi secondi. Oggi avevo molte emozioni dentro di me perché cinque anni fa è morto mio papà: è lui che mi ha introdotto al ciclismo, che mi ha dato l'ispirazione; adesso sono al Tour de France e so che sarebbe orgoglioso, ho davvero lottato con tutto me stesso per vincere oggi. Chi fa sport sa che quando ci sono emozioni speciali uno può tirare fuori energie incredibili e quando ero la da solo mi sentivo proprio bene».