Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine dell'ottava tappa del Tour de France.
Christopher Froome (Sky ProCycling)da Eurosport
«È un giorno in meno per arrivare a Parigi. Vero che ho perso la maglia a pois ma l'obiettivo della squadra è la maglia gialla, la classifica dei Gpm era solo un di più per me. Domani ci sarà la cronometro e sicuramente è un esercizio nel quale io e Bradley ci troviamo molto bene».
Bradley Wiggins (Sky ProCycling)da Letour.fr
«Il piano era di provare a far andare la fuga e di tenere la maglia, ma è stata una giornata molto intensa e la squadra è stata fantastica. In una discesa come quella sapevamo che Nibali ci avrebbe provato a mettere in difficoltà, è un grande discesista ma siamo riusciti a rimanere lucidi. Un altro giorno del Tour è passato e sono molto felice: è stato un test impegnativo ma la squadra ha controllato bene il gruppo; sull'ultima salita non siamo rimasti in tanti e sono rimasto un po' sorpreso, ora possiamo pensare alla cronometro di domani. Non so se l'inseguimento a Evans nel finale sia stata un'anticipazione di cosa sarà domani, ma la cronometro non è tutta dritta, ci sono tratti molto tecnici e sarà una bella gara. Adesso aspettiamo e vedremo se potremo guadagnare terreno sui nostri rivali nella cronometro: si tratterà di andare la e fare quello che abbiamo sempre fatto, dovrò stare concentrato sulla mia corsa e se starò bene spero di guadagnare qualcosa. Però sarà molto impegnativa e tutti vorranno alzare il livello della sfida».
Thibaut Pinot (FDJ-Big Mat)da Letour.fr
«Sono stati i 10 km più lunghi della mia vita: quando ho visto che il gruppo mi doveva recuperare 50" in 10 km sono quasi andato nel panico. Devo molto di questa vittoria a Jérémy Roy, quando ha attaccato da solo mi ha permesso di rimanere coperto e quando l'abbiamo ripreso mi ha aiutato tantissimo, ha dato tutto. Dopo l'ultima salita non sentivo più le gambe, mi hanno spinto le grida dei tifosi, solo al Tour de France può accadere. Inizialmente avrei dovuto fare la Vuelta ma ho insistito con Marc Madiot e forse ora l'ho convinto che avevo ragione... Ieri ho tenuto il mio passo ma se volevo una vittoria di tappa era adesso o mai più. Abbiamo fatto vedere che ogni giorno la squadra prova a fare qualcosa, siamo contenti che sia arrivata questa splendida ricompensa».
Peter Sagan (Liquigas-Cannondale)da Raisport
«Oggi è stata molto dura, pensavo di provare a prendere dei punti ma sono andati via in tanti e non ce l'ho fatta. Nel finale ho provato a tenere duro insieme ad altri ma ero molto affaticato e sull'ultima salita mi sono staccato. Domani speriamo che Vincenzo possa andare forte, oggi è stato molto bravo a rimanere davanti e a non perdere secondi dagli altri: io domani devo solo recuperare per le prossime tappe».
Vincenzno Nibali (Liquigas-Cannondale)da Raisport
«Sapevo che era difficile andare via in discesa perché era corta e in più c'erano tanti chilometri per andare all'arrivo: ho provato perché avevo visto che Wiggins era rimasto solo con Froome. Negli ultimi chilometri poi avevamo il vento contro ed era dura anche solo pensare un allungo. All'inizio pensavamo di fare la tappa con Peter e ci siamo messi davanti per tenere un ritmo che stesse bene a noi, non troppo forte, poi sull'ultima salita i due della Lotto hanno accelerato e siamo rimasti solo un bel gruppetto. Nella mia testa ovviamente c'era anche la cronometro di domani, il mio pensiero era anche di salvare un po' di energie per domani perché sarà una tappa lunga e importante».
«È un giorno in meno per arrivare a Parigi. Vero che ho perso la maglia a pois ma l'obiettivo della squadra è la maglia gialla, la classifica dei Gpm era solo un di più per me. Domani ci sarà la cronometro e sicuramente è un esercizio nel quale io e Bradley ci troviamo molto bene».
«Il piano era di provare a far andare la fuga e di tenere la maglia, ma è stata una giornata molto intensa e la squadra è stata fantastica. In una discesa come quella sapevamo che Nibali ci avrebbe provato a mettere in difficoltà, è un grande discesista ma siamo riusciti a rimanere lucidi. Un altro giorno del Tour è passato e sono molto felice: è stato un test impegnativo ma la squadra ha controllato bene il gruppo; sull'ultima salita non siamo rimasti in tanti e sono rimasto un po' sorpreso, ora possiamo pensare alla cronometro di domani. Non so se l'inseguimento a Evans nel finale sia stata un'anticipazione di cosa sarà domani, ma la cronometro non è tutta dritta, ci sono tratti molto tecnici e sarà una bella gara. Adesso aspettiamo e vedremo se potremo guadagnare terreno sui nostri rivali nella cronometro: si tratterà di andare la e fare quello che abbiamo sempre fatto, dovrò stare concentrato sulla mia corsa e se starò bene spero di guadagnare qualcosa. Però sarà molto impegnativa e tutti vorranno alzare il livello della sfida».
«Sono stati i 10 km più lunghi della mia vita: quando ho visto che il gruppo mi doveva recuperare 50" in 10 km sono quasi andato nel panico. Devo molto di questa vittoria a Jérémy Roy, quando ha attaccato da solo mi ha permesso di rimanere coperto e quando l'abbiamo ripreso mi ha aiutato tantissimo, ha dato tutto. Dopo l'ultima salita non sentivo più le gambe, mi hanno spinto le grida dei tifosi, solo al Tour de France può accadere. Inizialmente avrei dovuto fare la Vuelta ma ho insistito con Marc Madiot e forse ora l'ho convinto che avevo ragione... Ieri ho tenuto il mio passo ma se volevo una vittoria di tappa era adesso o mai più. Abbiamo fatto vedere che ogni giorno la squadra prova a fare qualcosa, siamo contenti che sia arrivata questa splendida ricompensa».
«Oggi è stata molto dura, pensavo di provare a prendere dei punti ma sono andati via in tanti e non ce l'ho fatta. Nel finale ho provato a tenere duro insieme ad altri ma ero molto affaticato e sull'ultima salita mi sono staccato. Domani speriamo che Vincenzo possa andare forte, oggi è stato molto bravo a rimanere davanti e a non perdere secondi dagli altri: io domani devo solo recuperare per le prossime tappe».
«Sapevo che era difficile andare via in discesa perché era corta e in più c'erano tanti chilometri per andare all'arrivo: ho provato perché avevo visto che Wiggins era rimasto solo con Froome. Negli ultimi chilometri poi avevamo il vento contro ed era dura anche solo pensare un allungo. All'inizio pensavamo di fare la tappa con Peter e ci siamo messi davanti per tenere un ritmo che stesse bene a noi, non troppo forte, poi sull'ultima salita i due della Lotto hanno accelerato e siamo rimasti solo un bel gruppetto. Nella mia testa ovviamente c'era anche la cronometro di domani, il mio pensiero era anche di salvare un po' di energie per domani perché sarà una tappa lunga e importante».