Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della prima tappa del Tour de France.
Fabian Cancellara (RadioShack)da Letour.fr
«Questa vittoria mi da un sacco di motivazione per quello che deve ancora venire. Dopo quello che ho passato con la caduta di aprile e alcuni mesi difficili non potevo chiedere un inizio migliore di vincere di nuovo nella giornata d'apertura: sono felice e, soprattutto, mi sono tolto un po' di pressione. Io mi sono concentrato solo su me stesso: mi sembrava di essere in un tunnel, non dovevo girarmi a destra o a sinistra o pensare agli altri corridori ed è quello che ho fatto; sono uno specialista nel fare questo e oggi è stata un'altra dimostrazione. Vincere è sempre importante, con il ricordo di otto anni fa forse oggi è ancor apiù speciale: quando hai 23 anni, vieni al Tour e vinci battendo Armstrong è fantastico, mostrare di nuovo otto anni dopo che sei ancora capace di fare ki stessi fa diventare questo un grande giorno».
Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale)da Raisport
«Ho fatto una cronomentro senza risparmiarmi, ho dato tutto: sono partito forte dall'inizio e ho cercato di tenere fino in fondo. Il percorso era abbastanza tecnico, c'erano alcune curve e alcune rotonde in cui bisognava rilanciare l'andatura, io non ho fatto errori e sono soddisfatto così. Io non sono proprio uno specialista su queste distanze ma questa mattina avevamo studiato bene il percorso e più che nelle curve qualche rischio poteva esserci sul pavè. In questo Tour Wiggins sarà l'avversario principale un po' per tutti, io guardo anche Evans perché può anche essere un buon alleato in alcune occasioni».
Peter Sagan (Liquigas-Cannondale)da Raisport
«Non era un prologo per me, ho provato a recuperare un po' e ho rischiato, forse ho rischiato anche un po' troppo ma sono contento di non essere caduto. Però oggi non è andata bene, il primo mi ha dato tanto, non ho perso per pochi secondi. Domani vedremo cosa posso fare: se c'è la gamba, se le sensazioni sono buone posso vincere, altrimenti no perché il finale è duro e uno senza gambe non ci arriva lassù».
Michele Scarponi (Lampre-ISD)da Comunicato stampa
«Soffro in genere in prologhi, immaginavo di poter perdere molti secondi dagli specialisti, ma la mia prova è stata comunque buona. Se devo cercare cosa avrei potuto fare meglio, posso pensare di avere sbagliato nel non spingere a fondo nelle prime due rotonde, quando il vento soffiava in direzione favorevole e in più non ho avuto l'aggressività giusta nell'affrontare le curve sul pavè».
Tejay Van Garderen (BMC Racing)da Letour.fr
«Non mi è capita spesso di essere dalla parte giusta negli arrivi con margini così ridotti quindi non credo fosse destino che accadesse, ero preoccupato che Boasson Hagen ce la facesse ma alla fine sono veramente eccitato di aver preso la maglia bianca. La difesa di questa maglia non è un obiettivo, ne abbiamo uno solo ed è di portare Cadel in giallo a Parigi ma se riuscirò ad aiutarlo bene sulle montagne stando vicino a lui: già domani se sarò vicino a lui nel finale potrei tenere la maglia bianca per un altro giorno. Ho lavorato veramente tanto per un risultato come questo e questo mostra che tutto sta andando bene e che sono pronto a fare il mio lavoro: abbiamo piena fiducia in Evans, ha avuto qualche difficoltà quest'anno ma nonostante ciò ha tre vittorie, il podio del Delfinato e ora sta arrivando la forma e comincia a volare».