«Essere in maglia rosa è una sensazione stupenda. La squadra è stata meravigliosa. Sono alla Garmin da un solo anno eppure oggi i ragazzi mi hanno aspettato, mi hanno protetto. Sono molto felice della maglia rosa conquistata, non c'è che dire».
Taylor Phinney (BMC)da Raisport
«Oggi è stata una giornata schifosa per me, una delle peggiori da quando corro in bici. I miei compagni sono stati meravigliosi, mi hanno dovuto aspettare un paio di volte, voglio ringraziarli ad uno ad uno. Ho sbagliato quella curva e sono finito fuori strada, per fortuna non sono caduto, ma mi dispiace. Non so se le condizioni della mia caviglia abbiano influito ma ringrazio la squadra che mi ha aspettato; avrebbro potuto anche lasciarmi lì ma non l'hanno fatto».
Joaquim Rodríguez Oliver (Katusha)da Twitter
«Oggi i miei compagni di squadra sono stati spettacolari! Non avremmo potuto fare meglio neanche di un secondo! Sono molto felice di aver guadagnato secondi su tutti gli altri favoriti, ciò mi dà una grande motivazione e fa bene al morale».
Valerio Piva (ds Katusha)da Twitter
«Oggi il nostro obiettivo era non perdere troppi secondi dalle altre squadre e siamo dietro alla Garmin-Barracuda di soli 5", è fantastico! La cronosquadre è una questione di concentrazione, mentalizzazione, motivazioni. Possiamo addirittura migliorare in quest'esercizio anche se abbiamo dato prova di essere quasi al top. Questo secondo posto è comunque totalmente inaspettato, i ragazzi sono stati straordinari, voglio davvero ringraziarli».
Ivan Basso (Liquigas-Cannondale)da Comunicato stampa Liquigas-Cannondale
«Possiamo archiviare questa prova con soddisfazione sia per la nostra performance sia per il risultato ottenuto in confronto con le squadre degli altri pretendenti alla maglia rosa. Non era facile da interpretare, e lo sapevamo. L'ordine di arrivo ha detto che i valori in campo sono quelli che ci aspettavamo. È un nuovo passo avanti: la speciale classifica degli uomini per la generale non si è praticamente mossa. Solo Rodríguez ha guadagnato un buon numero di secondi. Parliamo sempre di distacchi contenuti però: non è questo il momento di fare bilanci sulla classifica, dobbiamo solo concentrarsi sulla tappa seguente e costruire la nostra corsa mattone dopo mattone».
«La nostra prestazione è molto buona, basti considerare che con 12" di meno saremmo giunti sul podio. Ottima la prova della Katusha, mentre le altre squadre dei corridori di alta classifica hanno fatto segnare tempi simili ai nostri. Nella prima parte del percorso abbiamo chiesto a Pietropolli, Bono, Spezialetti e Righi di dare il massimo, anche a rischio di staccarsi poi dal treno. In salita Scarponi ha scandito il ritmo, poi un immenso Malori ha condotto la squadra ad altissima velocità fino al traguardo. Quasi nessuna sbavatura, ottima armonia, ne consegue un risultato che ci soddisfa e ci proietta belle prospettive nella seconda fase del nostro Giro».
Alessandro Ballan (BMC Racing)da Raisport
«Taylor è un ragazzo umile, crescerà molto dopo aver disputato questo Giro d'Italia. Stamane ho visto com'era ridotta la sua caviglia e non credevo potesse partire. Ha corso, ci credeva, ma non era il Taylor della prima tappa o quello visto al Giro del Trentino. Siamo andati al massimo delle nostre possibilità, abbiamo avuto un po' di sfortuna ma speriamo che ritorni il Ttaylor di inizio Giro strada facendo. Quanto a me sto bene, le sensazioni sono ottime. Ho vinto il Giro di Toscana, sarà da vedere quale tappa più mi si addice ma da domani in poi ogni tappa sarà buona per me. Assisi può essere adatta alle mie caratteristiche ma tengo a precisare che abbiamo Pinotti che può essere il nostro uomo di classifica, quindi lavoreremo molto per lui».
Roman Kreuziger (Astana)da Raisport
«La squadra è stata spettacolare, sono stati tutti perfetti. Non so ancora che tempi abbiano fatto segnare i Lampre ma vedo ora che abbiamo fatto meglio, e la Lampre era una delle squadre su cui facevamo la corsa. Bene così».
Domenico Pozzovivo (Colnago-CSF Inox)da Raisport
«Abbiamo fatto la nostra buona prova. Non era facile, abbiamo corso una crono a gran velocità, non è stato semplice per me. Il giro è lungo ed inizia qui per me. Era importante arrivare in fondo a questa prova sani e salvi, non contavo certo di guadagnare sui diretti avversari. Ci siamo difesi, spero di guadagnare un po' di margine in salita».
Enrico Gasparotto (Astana)da Raisport
«Qui a Verona l'abbraccio del pubblico ti dà una grandissima carica. Correre in Danimarca è stato pure bello ma la differenza con l'Italia è grande. Il Giro è il Giro, questa è l'emozione che dà la corsa rosa. Un mio futuro in Rabobank o Vacansoleil? Io non ne so niente, davvero. Sono qui per aiutare Roman Kreuziger a vincere il Giro, del resto non m'interessa».
«L'altro ieri mi sono trovato Cavendish davanti a me, in terra. L'ho saltato e son riuscito a passarlo con un mix di istinto e fortuna. È successso tutto in un millesimo di secondo, sono stato bravo e fortunato, anche se credo di averlo sfiorato con la ruota di dietro».
Elia Viviani (Liquigas-Cannondale)da Raisport
«Ogni volta che il Giro passa da Verona il pubblico reagisce così, in questa maniera stupenda. Fa piacere sapere di praticare uno sport che qui piace così tanto. Ivan Basso ha dalla sua di poter correre il Giro e voler fare il tris. Penso che la squadra forte in salita possa davvero far la differenza. Certo, Purito ha passato queste quattro tappe più che bene, direi. Complimenti a lui».
«Essere in maglia rosa è una sensazione stupenda. La squadra è stata meravigliosa. Sono alla Garmin da un solo anno eppure oggi i ragazzi mi hanno aspettato, mi hanno protetto. Sono molto felice della maglia rosa conquistata, non c'è che dire».
«Oggi è stata una giornata schifosa per me, una delle peggiori da quando corro in bici. I miei compagni sono stati meravigliosi, mi hanno dovuto aspettare un paio di volte, voglio ringraziarli ad uno ad uno. Ho sbagliato quella curva e sono finito fuori strada, per fortuna non sono caduto, ma mi dispiace. Non so se le condizioni della mia caviglia abbiano influito ma ringrazio la squadra che mi ha aspettato; avrebbro potuto anche lasciarmi lì ma non l'hanno fatto».
«Oggi i miei compagni di squadra sono stati spettacolari! Non avremmo potuto fare meglio neanche di un secondo! Sono molto felice di aver guadagnato secondi su tutti gli altri favoriti, ciò mi dà una grande motivazione e fa bene al morale».
«Oggi il nostro obiettivo era non perdere troppi secondi dalle altre squadre e siamo dietro alla Garmin-Barracuda di soli 5", è fantastico! La cronosquadre è una questione di concentrazione, mentalizzazione, motivazioni. Possiamo addirittura migliorare in quest'esercizio anche se abbiamo dato prova di essere quasi al top. Questo secondo posto è comunque totalmente inaspettato, i ragazzi sono stati straordinari, voglio davvero ringraziarli».
«Possiamo archiviare questa prova con soddisfazione sia per la nostra performance sia per il risultato ottenuto in confronto con le squadre degli altri pretendenti alla maglia rosa. Non era facile da interpretare, e lo sapevamo. L'ordine di arrivo ha detto che i valori in campo sono quelli che ci aspettavamo. È un nuovo passo avanti: la speciale classifica degli uomini per la generale non si è praticamente mossa. Solo Rodríguez ha guadagnato un buon numero di secondi. Parliamo sempre di distacchi contenuti però: non è questo il momento di fare bilanci sulla classifica, dobbiamo solo concentrarsi sulla tappa seguente e costruire la nostra corsa mattone dopo mattone».
«La nostra prestazione è molto buona, basti considerare che con 12" di meno saremmo giunti sul podio. Ottima la prova della Katusha, mentre le altre squadre dei corridori di alta classifica hanno fatto segnare tempi simili ai nostri. Nella prima parte del percorso abbiamo chiesto a Pietropolli, Bono, Spezialetti e Righi di dare il massimo, anche a rischio di staccarsi poi dal treno. In salita Scarponi ha scandito il ritmo, poi un immenso Malori ha condotto la squadra ad altissima velocità fino al traguardo. Quasi nessuna sbavatura, ottima armonia, ne consegue un risultato che ci soddisfa e ci proietta belle prospettive nella seconda fase del nostro Giro».
«Taylor è un ragazzo umile, crescerà molto dopo aver disputato questo Giro d'Italia. Stamane ho visto com'era ridotta la sua caviglia e non credevo potesse partire. Ha corso, ci credeva, ma non era il Taylor della prima tappa o quello visto al Giro del Trentino. Siamo andati al massimo delle nostre possibilità, abbiamo avuto un po' di sfortuna ma speriamo che ritorni il Ttaylor di inizio Giro strada facendo. Quanto a me sto bene, le sensazioni sono ottime. Ho vinto il Giro di Toscana, sarà da vedere quale tappa più mi si addice ma da domani in poi ogni tappa sarà buona per me. Assisi può essere adatta alle mie caratteristiche ma tengo a precisare che abbiamo Pinotti che può essere il nostro uomo di classifica, quindi lavoreremo molto per lui».
«La squadra è stata spettacolare, sono stati tutti perfetti. Non so ancora che tempi abbiano fatto segnare i Lampre ma vedo ora che abbiamo fatto meglio, e la Lampre era una delle squadre su cui facevamo la corsa. Bene così».
«Abbiamo fatto la nostra buona prova. Non era facile, abbiamo corso una crono a gran velocità, non è stato semplice per me. Il giro è lungo ed inizia qui per me. Era importante arrivare in fondo a questa prova sani e salvi, non contavo certo di guadagnare sui diretti avversari. Ci siamo difesi, spero di guadagnare un po' di margine in salita».
«Qui a Verona l'abbraccio del pubblico ti dà una grandissima carica. Correre in Danimarca è stato pure bello ma la differenza con l'Italia è grande. Il Giro è il Giro, questa è l'emozione che dà la corsa rosa. Un mio futuro in Rabobank o Vacansoleil? Io non ne so niente, davvero. Sono qui per aiutare Roman Kreuziger a vincere il Giro, del resto non m'interessa».
«L'altro ieri mi sono trovato Cavendish davanti a me, in terra. L'ho saltato e son riuscito a passarlo con un mix di istinto e fortuna. È successso tutto in un millesimo di secondo, sono stato bravo e fortunato, anche se credo di averlo sfiorato con la ruota di dietro».
«Ogni volta che il Giro passa da Verona il pubblico reagisce così, in questa maniera stupenda. Fa piacere sapere di praticare uno sport che qui piace così tanto. Ivan Basso ha dalla sua di poter correre il Giro e voler fare il tris. Penso che la squadra forte in salita possa davvero far la differenza. Certo, Purito ha passato queste quattro tappe più che bene, direi. Complimenti a lui».