Tre Giorni di La Panne 2012: A Koksijde vale il fattore K - Kittel in volata, Kristoff in maglia
- VDK-Driedaagse De Panne-Koksijde 2012 [1]
- Accent.jobs - Willems Veranda's 2012 [2]
- Astana Pro Team 2012 [3]
- FDJ - Big Mat 2012 [4]
- Katusha Team 2012 [5]
- Landbouwkrediet - Euphony 2012 [6]
- Liquigas - Cannondale 2012 [7]
- SpiderTech powered by C10 2012 [8]
- Team Argos - Shimano 2012 [9]
- Unitedhealthcare Pro Cycling Team 2012 [10]
- Alexander Kristoff [11]
- André Greipel [12]
- Andy Cappelle [13]
- Arnaud Démare [14]
- Assan Bazayev [15]
- Boy Van Poppel [16]
- Bradley White [17]
- Brian Bach Vandborg [18]
- Christopher Jones [19]
- Daniele Righi [20]
- Dirk Bellemakers [21]
- Jacopo Guarnieri [22]
- Jonathan Breyne [23]
- Kenny Robert Van Hummel [24]
- Kurt Hovelynck [25]
- Leonardo Giordani [26]
- Lieuwe Westra [27]
- Luke Durbridge [28]
- Maciej Bodnar [29]
- Marcel Kittel [30]
- Niki Terpstra [31]
- Pengda Jiao [32]
- Peter Sagan [33]
- Steve Chainel [34]
- Stijn Devolder [35]
- Sylvain Chavanel [36]
- Yauheni Hutarovich [37]
- Uomini [38]
Di volata annunciata si parlava e volata annunciata è stata, non senza qualche - centrale e praticamente ininfluente - piccolo colpo di scena. Si può riassumere così la Zottegem-Koksijde, seconda tappa della Tre Giorni di La Panne: 216.1 km con cinque muri (il Kemmelberg, simbolo della Gand-Wevelgem, il più rappresentativo a circa 100 km dal traguardo) che non hanno fatto la differenza per la classifica generale, ma che qualcosa hanno pur detto.
Intanto hanno detto che Peter Sagan entra di diritto nella schiera dei calcolatori. Un male? Un bene? Lo scopriremo. Intanto non possiamo non annotare il fatto che lo slovacco s'è praticamente disinteressato del totale svolgimento della corsa, correndo sempre nelle retrovie e trovatosi, ad una settantina di km dalla conclusione, intruppato in un secondo gruppo inseguitore senza patemi né pensieri.
Poi hanno detto che Marcel Kittel continua ad essere un nome importante degli sprint di gruppo e che la Project 1T4i è stata brava e fortunata a trovare questo successo a poco meno di 72 ore dall'annuncio della nuova maglia e - soprattutto - del nuovo sponsor. Una vittoria che sta come una ciliegina su una bella torta.
Ma cerchiamo di andare con ordine. Stamattina non partono O'Grady (GreenEDGE) e Ricci Bitti (Farnese Vini), Sylvain Chavanel (Omega Pharma) è il primo a forare e Greipel (Lotto) è il secondo. Al km 35 provano la fuga Bazayev (Astana), Giordani (Farnese Vini) e White (UnitedHealthcare), ma il loro tentativo dura soltanto poche pedalate.
La fuga buona la propone al km 50 il belga Breyne (Landbouwkrediet), che due chilometri più tardi viene raggiunto da Vandborg (Spidertech), Cappelle (Accent.jobs) e dal compagno di squadra Bellemakers, che poi si rialza al km 75, quando la fuga è già lanciata a 5'15" di vantaggio e il contrattaccante Pengda (Champion System) ha già desistito dai propositi di ricongiungimento.
I tre vanno d'amore e d'accordo, raggiungono i 6'45" di vantaggio massimo al km 125 e sanno che vivranno la loro giornata di gloria finché potranno.
Il Kemmelberg passa via piuttosto liscio, con Liquigas, Omega Pharma e Astana - in cui un pimpante Guarnieri in maglia vedere si fa notare nelle prime posizioni - a controllare il distacco dai fuggitivi e, allo stesso tempo, eventuali tentativi di contrattacco. È la discesa, come al solito, del Kemmelberg a fare qualche danno: è Hovelynck (Landbouwkrediet) ad avere la peggio, ma nonostante il grande spavento riesce a ripartire senza grossi danni.
I tre fuggitivi passano indenni i cinque muri di giornata, con Vanborg e Cappelle che si spartiscono i passaggi (3 a 2 per il danese) e Breyne che è un po' più passivo alla ruota dei due. Ai meno 75 km dall'arrivo però il vantaggio dei tre cala vertiginosamente perché qualcosa che somiglia ad un ventaglio ha rotto il gruppo in due troconi: davanti tira soprattutto la Omega Pharma, coadiuvata dalla FDJ, mentre dietro la formazione più attiva è la Vacansoleil, con la Lotto a dare manforte. In questo caso, curioso comportamento della Katusha con un uomo davanti al primo gruppo e uno davanti al secondo. Chissà.
Intanto Sagan e Greipel sono staccati, così come Devolder e Westra. I due gruppi non si allontanano mai più di 30" l'uno dall'altro, ma la FDJ di Hutarovich e Démare prova a tagliare fuori Greipel dai giochi di tappa. Il tentativo viene vanificato proprio dalla Lotto una decina di chilometri più avanti (ai meno 60).
Vandborg si stacca dalla testa dalla corsa (-52 km all'arrivo) e lo stesso succede a Breyne mille metri più avanti. Cappelle si trova così tutto solo in testa con ancora 50 km da percorrere e un vantaggio che è sceso a 4'20". Cinque chilometri più in là il vantaggio scende addirittura a 3'36", visto che un altro ventaglio spezza di nuovo il gruppo a metà: Sagan, manco a dirlo, è sempre dietro, mentre stavolta la Lotto è stata attenta e tira con forza davanti per favorire André Greipel.
Katusha, Europcar, Project 1T4i e Omega Pharma sembrano prendere in mano la situazione, mentre Topsport Vlaanderen e Team NetApp sono le squadre che più faticano per ricucire lo strappo e ci riescono a 33 km dalla conclusione.
Da lì all'arrivo non succede praticamente più niente, se non il solito Cappelle che passa in testa le prime tre volte che i corridori tagliano il traguardo di Koksijde con 1'21" la prima volta (e qui Chainel guadagna 2" d'abbuono con una discreta furbata), 36" la seconda (con Bodnar che imita Chainel) e 5" la terza. Ai meno 11, difatti, 300 metri dopo lo striscione d'arrivo, Champion System, Spidertech e Team Type1 piombano sulle ruote di Cappelle e vanificano tutti i suoi sforzi (anche se domani il belga partirà con la maglia blu di leader dei traguardi volanti).
La preparazione dello sprint vede protagoniste la Katusha, la FDJ, l'Omega Pharma, ancora la Katusha e l'Astana, che però è un po' troppo lunga visto che a tremila metri dal traguardo ha già Guarnieri in terza ruota. Nel frattempo si stacca ancora Sagan, che saluta la telecamera con la mano. Il Fiandre è vicino e lo slovacco non vuole rischiare, ma un leader di una corsa che si fa staccare così a cuor leggero... non sappiamo in Belgio quanta simpatia potrà suscitare questa - seppur comprensibile, visto che gli sprint comportano sempre un sacco di rischi - scelta.
Ai meno 2 km dall'arrivo una caduta di Righi (Lampre), Durbridge (GreenEDGE) e Chris Jones (UnitedHealtcare) non scompagina i piani dei velocisti visto che accade a centro gruppo. Poi le fasi concitate non evidenziano un team che prenda veramente in mano la situazione, così Kristoff (Katusha) decide di partire lungo sulla sinistra della sede stradale (con Napolitano accanto, ma il siciliano finirà solo 23esimo), mentre alle sue spalle le carte si mischiano più volte. Soltanto ai 100 metri, al centro della strada, Kittel (Project 1T4i) accelera e si capisce che non ce ne sarà per nessuno. Sul lato destro della carreggiata Greipel (Lotto) arranca e viene scavalcato anche da Van Poppel (UnitedHealthcare), ben coperto alle spalle del norvegese della Katusha e Van Hummel, che di slancio chiude al 4° posto. Soltanto 6° Jacopo Guarnieri (Astana), che non riesce a vestire la maglia di leader della classifica generale soltanto per il gioco dei piazzamenti (4° e 2° per Kristoff, 2° e 6° per l'ex Liquigas).
Così Kristoff e Guarnieri hanno 1" e 2" di vantaggio sulla coppia Liquigas formata da Bodnar e Sabatini e 4" su Chainel, unica consolazione per una FDJ che dopo tanto lavoro ha colto soltanto un 24esimo e un 28esimo posto con Démare e Hutarovich. Poi a 6" c'è una schiera di 43 corridori che lotteranno con i primi quattro nelle due semitappe di domani per aggiudicarsi la corsa, mentre Sagan scivola a 1'37" dalla vetta.