Trofeo Binda 2012: In effetti Binda avrebbe fatto così - Spettacolo Vos, Guderzo seconda
- TROFEO ALFREDO BINDA - COMUNE DI CITTIGLIO WE 2012 [1]
- AA Drink - Leontien.nl Cycling Team [Donne] 2012 [2]
- Diadora - Pasta Zara [Donne] 2012 [3]
- Hitec Products - Mistral Home Cycling Team [Donne] 2012 [4]
- MCipollini Giambenini [Donne] 2012 [5]
- Orica - AIS [Donne] 2012 [6]
- Rabobank Women Team [Donne] 2012 [7]
- Annemiek Van Vleuten [8]
- Claudia Häusler Lichtenberg [9]
- Elisa Longo Borghini [10]
- Emma Johansson [11]
- Emma Pooley [12]
- Evelyn Stevens [13]
- Giorgia Bronzini [14]
- Judith Arndt [15]
- Kristin Armstrong [16]
- Loes Gunnewijk [17]
- Luisiana Pegoraro [18]
- Marianne Vos [19]
- Pauline Ferrand-Prévot [20]
- Polona Batagelj [21]
- Tatiana Guderzo [22]
- Trixi Worrack [23]
- Ciclismo femminile [24]
dal nostro inviato
Era nell'aria, la terza vittoria al Trofeo Binda di Marianne Vos. La tensione della partenza, la preparazione della tattica di gara con una squadra fortissima, che ha tenuto la corsa il più cucito possibile. Arriva da sola, la leader di Coppa; rallenta ed i 50" che aveva agli 800 metri si trasformano in 34".
Non stupisce più la Vos («non importa contro chi vinco e dove vinco», risponde quando le chiediamo se tenga in modo particolare a battere le italiane in casa loro), meraviglia invece Tatiana Guderzo, alla vigilia colpita da un virus intestinale («Come sto? Oggi è una bella giornata di sole, mettiamola così...», scherzava poco prima della partenza) eppure seconda, staccando di alcuni metri il gruppo.
«Ho provato a partire pur se debilitata - afferma la ragazza di Marostica - e Luisiana Pegoraro mi induceva a non forzare se non mi fossi sentita bene. Eppure con il passare dei chilometri le gambe giravano sempre meglio. All'ultimo giro le ragazze sono state stupende, hanno tirato con l'AA Drink, di comune accordo, per portarmi il più avanti possibile. Hanno fatto un lavoro perfetto, sono io la prima incredula di questo secondo posto. Se dopo ogni virus devono arrivare questi risultati sono disposta pure a sacrificarmi...».
Si parte alle 13, scendendo verso il lago; via volante dato a Laveno, sono 163 le atlete a prendere il via (Eneritz Iturriagaechevarria non è alla partenza). Gruppo compatto al primo passaggio da Cittiglio, si va verso Luino per poi tornare su, verso la Grantola.
Lì il plotone si fraziona in due parti: il vantaggio delle prime è di 47" al secondo passaggio da Cittiglio, quando siamo all'imbocco del circuito di Orino. Da segnalare una Rossella Ratto in coda al secondo gruppo, non terminerà la gara: paga lo scotto dei suoi 18 anni e del fuso orario, dopo la bella prova del Salvador.
Alla seconda ascesa di Orino (siamo ai -44) scatti e controscatti: la GreenEDGE prova a sparigliare le carte con Claudia Häusler prima, quindi con Loes Gunnewijk: si lavora per Judith Arndt, questo è chiaro («abbiamo una tattica, ma è top secret», avevano dichiarato stamane le ragazze del team australiano).
La Gunnewijk resta in testa con 35" di vantaggio, gap che successivamente sale e si attesterà sui 50". Al passaggio al Gpm Gunnewijk davanti di 22" su Elisa Longo Longo Borghini ed Evelyn Stevens a seguire. Ai 35 km dal traguardo (due giri da percorrere) l'olandese della GreenEDGE ha ancora 1'08" sul gruppo. Colpo a sorpresa? Ma quando mai...
Sulla penultima ascesa inizia la gara di Marianne Vos: in testa al gruppo delle inseguitrici, porta via un drappello e riprende l'amica e connazionale. Si forma una situazione con 11 ragazze in testa: Cantele, Longo Borghini, Vos, Kupfernagel, Ferrand-Prévot, Van Vleuten, Gunnewijk, Arndt, Johansson, Moolman ed Armstrong.
Hanno 20" sul gruppo che, tirato da AA Drink e MCipollini, si riporta presto sulle fuggitive. Sull'ultima ascesa verso Orino Marianne Vos accelera ed è un allungo perentorio e definitivo. Prende 10", poi 20", continua a guadagnare sul tratto in piano ed ancora incrementa in discesa.
Dietro la Guderzo sta bene «e nell'ultimo giro ho detto alle ragazze di tirare a tutta, collaborando anche con le AA Drink della Pooley». Così fanno le ragazze guidate da Luisiana Pegoraro ed otterranno il secondo posto con Tatiana, la prima delle umane. Vos che vince per la terza volta in quel di Cittiglio, ma per la prima presentandosi sul rettilineo di Via Valcuvia con la maglia arcobaleno di leader di Coppa ed in completa solitudine.
Rallenta, la fuoriclasse olandese, si gode tutti gli applausi del numeroso pubblico di Cittiglio e subito dopo il traguardo l'abbraccio va alle compagne, Van Vleuten e Ferrand-Prévot in special modo, autrici di prestazioni maiuscole («ma tutta la squadra ha svolto una grandissima corsa»).
La Guderzo si accontenta del secondo posto tra l'incredulità sua e di Luisiana Pegoraro, terza una brillante Trixi Worrack. A seguire Arndt, Johansson e Cantele, autrice di una prova maiuscola che dà continuità a quanto di buono mostrato in Salvador.
Emma Pooley, al vero esordio stagionale (in precedenza aveva corso solo qualche criterium), ottiene un buon ottavo posto che fa ben sperare per il futuro e per il vero obiettivo della britannica: le Olimpiadi di Londra, dove a crono può fare più che bene (diciamo che molto probabilmente andrà a medaglia).
Buoni segnali anche da Giorgia Bronzini, che domani partirà per Melbourne per correre i Campionati del Mondo su pista; doveva fare presenza, lavorare per la Batagelj, regola invece il secondo gruppetto, piazzandosi in dodicesima posizione.
Corsa per due terzi molto piatta, poi, quando la Vos ha aperto il gas, non c'è più stata storia. L'olandese, dopo due prove di Coppa vinte (su due disputate) è naturalmente in testa alla classifica di Coppa del Mondo, seguita ad 88 punti di distanza da Trixi Worrack ed Emma Johansson e con la Guderzo quarta a 100 punti da Marianne.
«Quest'anno Marianne ha perso ancora qualche chilo rispetto al 2011, ma non troppi. Comunque vedo in lei dei miglioramenti netti. Anno dopo anno va sempre più forte», aveva dichiarato stamane alla partenza il suo ds, Jeroen Blijlevens.
E contro una Vos che diventa sempre più forte con il passare degli anni, come un buon vino che migliora "invecchiando", cosa mai potranno inventarsi le avversarie?