Volta a Catalunya 2012: Questo Albasini non si ferma più - Cataldo 2°, Cunego ottimo 4° dopo aver attaccato in discesa
- Volta Ciclista a Catalunya 2012 [1]
- Garmin - Sharp 2012 [2]
- Lampre - ISD 2012 [3]
- Movistar Team 2012 [4]
- Omega Pharma - Quick Step 2012 [5]
- Orica - GreenEDGE 2012 [6]
- Alejandro Valverde Belmonte [7]
- Bradley Wiggins [8]
- Cyril Bessy [9]
- Damiano Cunego [10]
- Daniel Martin [11]
- Dario Cataldo [12]
- Jordi Simon Casulleras [13]
- Julián Sánchez Pimienta [14]
- Matteo Carrara [15]
- Michael Albasini [16]
- Nairo Alexander Quintana Rojas [17]
- Rigoberto Urán Urán [18]
- Sergio Pardilla Bellón [19]
- Tejay Van Garderen [20]
- Uomini [21]
"V" come Valverde, o come vendetta, ché oggi l'unico verde ad esultare non è Val ma ancora il GreenEDGE Albasini, già vincitore ieri e capoclassifica.
Così, mettendo un attimo da parte il bel tentativo del terzetto Daniel Martin-Matteo Carrara-Damiano Cunego, si può riassumere la seconda frazione della Volta a Catalunya.
Tutto pareva doversi decidere sull'ultimo Gpm, l'Alt dels Angels, prima categoria ed a ridosso del traguardo di Girona. Invece la corsa entra nel vivo ben prima, quando Valverde, al rifornimento, si trova davanti alla ruota una borraccia. L'impatto è inevitabile, la caduta pure.
La squadra lo attende e, dopo un momento di stordimento, riparte. Siamo quasi ai piedi dell'Alt de la Ganga, un colle di terza categoria, e l'Omega Pharma QuickStep, memore delle tirate della Movistar nella penultima tappa della Parigi-Nizza, quando a cadere fu Levi Leipheimer, si mette in testa al gran completo.
Ventre a terra, gli uomini di Leipheimer alzano notevolmente l'andatura, tant'è che i fuggitivi vengono subito ripresi. Finisce così l'avventura di Jordi Simón, Julián Sánchez e Cyril Bessy, in fuga dal mattino.
Tutta la Movistar tranne Pardilla resta il suo capitàno per permettergli di rientrare, ma l'operazione non è per nulla agevole. L'Omega Pharma, aiutata anche da Caja Rural e Sky, tira il collo al primo gruppo e così all'imbocco dell'Alt dels Angels il ritardo di Valverde è di 50".
Quintana (che nel mentre ha pure forato) prova a riportare sotto il murciano ma davanti non cala il ritmo ed alla fine Alejandro pagherà 2'10" dai primi. La corsa per lui è davvero compromessa. Ma chi c'è nel primo gruppo? Tutti i migliori o quasi, compresi i nostri Damiano Cunego e Matteo Carrara.
Sull'Alt dels Angels Van Garderen prova ad accelerare ma la velocità imposta ora dagli uomini Garmin è troppo elevata per provare ogni allungo. Si staccano in parecchi e non tutti rientreranno nella discesa seguente (Albasini ce la farà, Basso e Van Garderen rimarranno attardati). Ed allora basta saper aspettare lo scollinamento: così accade che tre coraggiosi discesisti - Cunego, Carrara e Daniel Martin - si avvantaggino sul gruppo.
Non di molto, anche perché la discesa è veloce m aper nulla tecnica, ma quegli 8" iniziali divengono 10" alla fine della picchiata. Qui ci sono due fattori che impediscono la buona riuscita della fuga: l'immissione su uno stradone che favorisce i rientranti e Bradley Wiggins che si mette a scandire il ritmo per Rigoberto Urán.
Il sogno di Cunego, Martin e Carrara si esaurisce in poche pedalate e la volata, seppur molto ristretta (solo 31 gli uomini davanti, in quel di Girona), è pronta. Tira Wiggins fino all'ultimo, sempre per Rigoberto Urán, ma sulla sinistra se ne va una maglia bianca con due righe verdi.
Il tempo di capire che si tratta del leader Michael Albasini ed ecco che lo svizzero mette tutti nel sacco anche oggi, prevalendo sul nostro Dario Cataldo e su Rigoberto Urán.
«Ero venuto in Catalogna per provare a vincere una tappa, le due vittorie di ieri ed oggi unitamente alla maglia di leader ripagano il duro lavoro dei miei compagni», dichiarerà Albasini a fine gara. Cunego ottimo quarto, ha sfiorato la piccola impresa e ci riproverà. Valverde, invece, giunge al traguardo con 2'10".
Ora nella classifica, che vede Albasini davanti a Hesjedal e Cherel di 1'32", il murciano dista 4'01". Se non è chiusa, la sua Volta a Catalunya, poco ci manca.
Potrebbe riaprirla domani, con l'arrivo in salita di Port-Ainé. Saranno 210 km con quattro Gpm, due di 1a categoria e due hors categorie. Spazio per attaccare, specie per chi è ormai con un piede fuori dalla classifica ce n'è. In fondo Valverde cos'avrebbe da perdere?