Drentse 8 e Ronde Van Drenthe 2012: Folletto Hosking anticipa Bronzini - Chloe su Giorgia e Vos. E sabato inizia la CdM

Chloe, lacrime di gioia
«La prima vittoria di un certo livello in corse europee», come la definisce lei, fa letteralmente scoppiare in lacrime Chloe Hosking, 21enne di Bendigo Victoria, Australia, in forza alla Specialized-Lululemon. Uno sprint, quello a cui si assistito al Drentse 8 van Dwingeloo, che dodici mesi fa sorrise a Marianne Vos e che quest'anno ha regalato la prima, vera gioia alla velocista australiana. Battute la nostra Bronzini e Marianne Vos, non due nomi a caso, non le ultime arrivate, gente che ha vinto Mondiali e non solo.

Carretta in fuga per la rinascita
La corsa si svolge attorno a Dwingeloo sulla distanza di 141 chilometri; nessuna difficoltà altimetrica, sole tiepido e parecchi tratti di acciottolato che rendono caratteristiche le gare del Drenthe. Partenza veloce, scatti e controscatti, qualche caduta ma nessuna azione degna di nota. La fuga di giornata vede un'atleta italiana in cerca di rivincita dopo un 2011 da dimenticare: la varesina Valentina Carretta (MCipollini-Giambenini-Gauss) se ne va con Romy Kasper (RusVelo) e Carmen McNellis Small (Selezione Usa). Guadagnano ma il gruppo le tiene d'occhio, non vuole lasciare che questo colpo di mano abbia successo. E una volta riprese le fuggitive parte un attacco micidiale.

Marianne Vos e quell'affondo senza esito
Promotrice Marianne Vos, che gioca in casa e qui punta a ripetersi. La fuoriclasse olandese è seguita da Emma Johansson (bel rientro dopo un incidente ad inizio anno che l'ha costretta all'operazione di due clavicole), Emilia Fahlin, Judith Arndt, ed ancora Carmen McNellis Small. Le tirate della Vos non sono sufficienti a stacare il resto del gruppo, evidentemente le altre non sono interessate ad arrivare e magari nemmeno cogliere il bersaglio grosso. Siamo di nuovo ad una situazione compatta e il traguardo è là davanti.

Tutte pronte per la volata
C'è la MCipollini con Monia Baccaille, la Specialized-Lululemon con Chloe Hosking, la Rabobank che, dopo aver perso Pauline Ferrand-Prévot e Liesbeth De Vocht (ritirate), ha Sarah Düster come pilota per Marianne Vos. La Moberg guida la Johansson allo sprint e la Diadora ha la Bronzini, portata fuori da qualsiasi pericolo da una ritrovata Giada Borgato. La Hosking è un fulmine («Ringrazio Trixi Worrack, Emilia Fahlin e tutta la squadra che ha svolto un lavoro splendido. Sono felice di aver ottenuto questa vittoria che condivido con ognuna di loro») ma Giorgia Bronzini è appena alle sua spalle.

Giorgia Bronzini: «Chiusa nel momento topico»
«È stata una volata convulsa - commenta la due volte iridata. Sono stata chiusa nel momento topico ed ho dovuto rimontare. Non ce l'ho fatta per mezza ruota ma sono comunque molto soddisfatta anche perché in quella rimonta sono riuscita a precedere una che non molla mai come Marianne Vos. Resta un po' di rammarico perché avrei potuto vincere ma l'importante era dimostrare che la squadra è altamente competitiva a livello internazionale».

Ma l'Italia ha anche Baccaille e Borgato
Ottime notizie per i colori italiani che, oltre al secondo posto di Giorgia Bronzini, possono vantare il quarto di Monia Baccaille, giunta davanti ad un'egregia Emma Johansson. Ottima anche la prestazione di Giada Borgato; la patavina, dopo aver lanciato la Bronzini nella volata finale, ha anche trovato le forze per fare il suo sprint e concludere all'ottavo posto.

E sabato inizia la Coppa del Mondo
Se oggi le questioni erano serie, sabato lo saranno ancor di più, visto che la Ronde Van Drenthe quest'anno aprirà la Coppa del Mondo. Stradine, acciottolati e tre passaggi sul VAM Berg, 300 metri per superare questa collina sotto alla quale vi sono rifiuti (VAM sta per Vuil Afvoer Maatschappij, la Compagnia di smaltimento rifuti, appunto). Una gara per sole olandesi o quasi, visto che solo la Johansson nel 2009 ha portato in Svezia il trofeo. Corre in casa e sarà Marianne Vos la donna da battere, con particolare attenzione alle nostre Bronzini e Baccaille, brave a tenere su acciottolati e pendenze morbite per poi buttarsi nello sprint ed uscirne vincitrici. Specialità nella quale oggi Chloe Hosking ha dimostrato di essere un'esperta, nonostante la sua tenera età. È la nuova che avanza, che vince. E che proverà a ripetersi già da sabato.