Tour of Qatar 2012: La Garmin vince, Boonen si difende - Cronosquadre, Liquigas quinta
- Tour of Qatar 2012 [1]
- BMC Racing Team 2012 [2]
- Garmin - Sharp 2012 [3]
- Katusha Team 2012 [4]
- Liquigas - Cannondale 2012 [5]
- Lotto Belisol Team 2012 [6]
- Omega Pharma - Quick Step 2012 [7]
- Orica - GreenEDGE 2012 [8]
- Rabobank Cycling Team 2012 [9]
- RadioShack - Nissan 2012 [10]
- Sky ProCycling 2012 [11]
- Davide Appollonio [12]
- Denis Galimzyanov [13]
- Francesco Chicchi [14]
- Gert Steegmans [15]
- Johan Vansummeren [16]
- Mark Cavendish [17]
- Nikolas Maes [18]
- Peter Sagan [19]
- Ramunas Navardauskas [20]
- Robert Hunter [21]
- Thomas Dekker [22]
- Tom Boonen [23]
- Tyler Farrar [24]
- Uomini [25]
Nel vuoto del deserto del Qatar, una cronosquadre dà un effetto ancora più straniante del solito per chi è abituato a un ciclismo fatto di folle (o quantomeno di un po' di pubblico); per di più, nel giorno in cui questo sport è profondamente scosso dalla sentenza di condanna per Alberto Contador, il tutto perde ulteriormente una parte di senso. Ma tant'è, si corre comunque, e chi è sceso in strada per coprire gli 11 km della prova contro il tempo si è di certo impegnato.
Meglio di tutti la Garmin-Barracuda, che ha vinto la tappa grazie a una prestazione precisa e pulita: non una novità, visto quanto la formazione americana sappia eccellere in questa specialità (si è imposta anche a Les Essarts all'ultimo Tour, per dire il primo precedente che ci viene in mente). Farrar e compagni hanno fermato i cronometri sul tempo di 12'38", a una media di 53,7 km/h, ma hanno dovuto aspettare fino alla fine per capire se avevano effettivamente vinto, visto che l'ultima squadra a prendere il via era la Omega Pharma, e Boonen&compagni si sono piazzati al secondo posto di giornata a soli 7" dai primi.
7" di grande rilievo, va detto, visto che erano proprio il vantaggio che lo stesso Tom aveva su Farrar: aggancio riuscito in classifica per quest'ultimo, ma maglia gialla di leader rimasta sulle spalle del belga, che l'ha difesa per appena pochi centesimi di secondo.
Terza di giornata la Sky di Mark Cavendish, a 9" dai vincitori, e quarta - col medesimo ritardo - la Katusha di Galimzyanov. Al quinto posto una Liquigas che ha probabilmente buttato via il risultato grosso in alcune (troppe) fasi che hanno visto i suoi uomini disunirsi rispetto a un andamento ottimale della prova: certe trenate di Sagan hanno messo in difficoltà alcuni compagni, oltre ad aver sottoposto il ritmo degli uomini di Amadio a notevoli strappi.
Sesta la RadioShack a 14" dalla Garmin, settima la GreenEDGE a 16", poi BMC (sempre a 16"), Lotto (a 17") e Rabobank (idem) a completare la top ten.
Inevitabile, in una classifica così corta, che gli uomini Garmin abbiano popolato le prime posizioni: alle spalle di Boonen e Farrar troviamo Vansummeren, Navardauskas, Dekker e Hunter a 3" di distacco, quindi gli Omega Pharma che completano la top ten (Maes settimo, Chicchi nono e Steegmans decimo) sono inframezzati dalla presenza di Davide Appollonio, ottavo a 10" da Boonen, e lanciato dalla buona prova della Sky.
Domani si torna a sprintare nella terza tappa (da Dukhan all'Al Gharafa Stadium), 146 km al termine dei quali - se non ci saranno sconvolgimenti dovuti magari al vento - vedremo ancora Boonen e Farrar duellare, magari con l'inserimento nella contesa di un Cavendish che dovrebbe essere in leggera ripresa dalla febbre dei giorni scorsi.