Vuelta a Costa Rica 2011: Rojas supera i primi esami - Solo Bonilla e Montaña ancora in lotta: finale il 28

Dopo avervi raccontato cosa è successo nelle prime quattro tappe della Vuelta a Costa Rica non potevamo ovviamente non continuare ad aggiornarvi su quanto sta accadendo nell'unica corsa su strada internazionale di questo ultimo mese del 2012. Ci eravano lasciati con Juan Carlos Rojas in testa alla classifica generale con 3" di vantaggio su Freddy Montaña e il costaricense capitano della Junta de Protección Social è sempre davanti a tutti anche le ultime quattro tappe disputate hanno fatto vedere tanti movimenti: non poteva che essere così visto che si sono disputate due cronometro e una tappa di montagna.

Martedì 20 s'è disputata la prima tappa a cronometro di questa edizione della Vuelta a Costa Rica, 28.8 chilometri con qualche falsopiano e partenza e arrivo a Pococí de Guápiles: Gregory Brenes ha corso a più di 46 orari di media ed ha rifilato distacchi importanti a tutti i rivali per la classifica. Il capitano della Movistar Continental, vincitore della corsa nel 2008, è andato a riprendersi con gli interessi il tempo perduto a Ciudad Quesada ed oltre a vincere la tappa con 27" di vantaggio su Rojas ha conquistato anche la maglia gialla di capoclassifica. Distacchi attorno al minuto e mezzo per tutti gli altri e c'è stato chi, come lo scalatore colombiano Montaña ha lasciato per strada anche 1'45".

Il giorno successivo è arrivato finalmente il primo arrivo a ranghi compatti. Il 20enne Pablo Mudarra è riuscito ad alzare le braccia al cielo per la seconda volta in questa 47a Vuelta a Costa Rica: il portacolori della BCR-Pizza Hut si conferma quindi uno dei talenti più interessanti del paese e chissà che non decida di intraprendere la stessa strada di Andrey Amador nel tentativo di sfondare anche in Europa. Anche questa tappa, però, ha portato dei movimenti in classifica generale: una caduta, infatti, ha messo fuori gioco Henry Raabe che è arrivato a Puerto Limón 6'12" dopo Mudarra; la botta ricevuta ha sicuramente influito ma da queste parti non c'è il Cancellara di turno che blocca la corsa per far rientrare tutti, anzi, spesso succede pure il contrario e si scatena una battaglia ancor più feroce.

Negli ultimi due giorni invece i corridori hanno trovato l'alta montagna sulle strade. Nella settima tappa, sotto una pioggia battente, Juan Carlos Rojas è andato a riprendersi la maglia gialla di leader proprio nel giorno del suo compleanno al termine di una frazione dura ed entusiasmante che ha visto appena una decina di uomini arrivare al traguardo con un distacco inferiore ai dieci minuti. Decisiva è stata la scalata dell'Alto de la Victoria: ad una trentina di chilometri dall'arrivo, infatti, Gregory Brenes ha perso contatto dalla testa della corsa e Rojas ha forzato assieme a Montaña e Bonilla formando un terzetto fortissimo in testa alla corsa. I due costaricensi hanno collaborato a tutta per non far rientrare la maglia gialla e, in un tratto di discesa, sono anche riusciti a staccare Montaña: a Paraíso de Cartago l'accordo è stato dei più classici, tappa a Bonilla e maglia di nuovo a Rojas. In pochi chilometri Montaña è sprofondato a 1'28" mentre Brenes ha chiuso appena nono a 3'26".

Ieri sera, invece, c'è stata la cronoscalata da Pacaya ai 2762 metri di San Juan de Chicuá: 24 chilometri con un primo tratto leggermente vallonato per poi iniziare la lunga salita finale con un dislivello di circa 1000 metri. Visto lo stato di forma di Rojas si poteva temere che questa tappa mettesse la parola fine ai giochi per la classifica finale: invece così non è stato, o almeno non del tutto. Dopo un inizio non particolarmente fortunato è arrivato il riscatto da parte della Boyaca che ha piazzato il suo Freddy Montaña sul gradino più alto del podio che ha preceduto di 39" il solito "Rey" Juan Carlos Rojas; sorprendente il terzo posto di Josué González (a 49") che ha fatto meglio anche del suo capitano alla Citi-Economy José Adrian Bonilla, solo quarto a 1'04".

In classifica generale Juan Carlos Rojas comanda con 1'56" di vantaggio su Bonilla e 2'10" su Montaña: sono i tre che hanno dimostrato di essere i più forti in gara e la lotta per il successo finale è ristretta a loro anche perché il quarto, il colombiano Rodolfo Torres (con un passato da dilettante in Italia) ha già 5'37" da recuperare. Oggi c'è il giorno di riposo ma già domani, proprio il giorno di Natale, i corridori saranno pronti a ritornare in sella per un circuito sulle strade di San José dedicato all'attuale presidente del Costa Rica Laura Chinchilla. Dopo questa frazione in apparenza per velocisti ci sarà il gran finale con le ultime tre tappe che potranno ribaltare completamente la classifica perché una giornata storta sul Cerro de la Muerte può costare davvero molto cara.