Superprestige 2011: A Zonhoven replica di Albert - Nys regge il passo, lontani gli altri
- Superprestige Zonhoven 2011 [1]
- Quickstep Cycling Team 2011 [2]
- Rabobank Continental Team 2011 [3]
- Sunweb - Revor 2011 [4]
- Bart Aernouts [5]
- Bart Wellens [6]
- Jim Aernouts [7]
- Kevin Pauwels [8]
- Klaas Vantornout [9]
- Niels Albert [10]
- Radomir Simunek [11]
- Sven Nys [12]
- Tom Meeusen [13]
- Zdenek Stybar [14]
- Uomini [15]
- Ciclocross [16]
Dopo due fine settimana consecutivi in Repubblica Ceca dedicati alla Coppa del Mondo i big del ciclocross tornano in Belgio per la seconda prova del Superprestige, sull'esigente circuito di Zonhoven.
La giornata è bella e la particolarità del percorso - che vede susseguirsi ripidissime discese e salite - consente al pubblico di riempire numeroso le tribune naturali ai lati del tracciato. Zonhoven del resto è garanzia di spettacolo e, col suo alternarsi di passaggi veloci e tecnici oppure duri e impegnativi, richiede ai ciclisti grande forza ma altrettanta capacità di guidare il mezzo. Non è un caso se ogni anno qui la selezione è netta e i migliori finiscono sempre per ritrovarsi davanti.
Alla partenza è Bart Wellens il più veloce ma presto Zdenek Stybar e Kevin Pauwels lo superano di forza. Il Campione del Mondo però si trova subito in difficoltà su un lungo tratto in terriccio dove le ruote affondano: l'iridato è costretto a mettere piede a terra e a percorrere a piedi un centinaio di metri, fino a raggiungere una sezione più compatta che gli consente di risalire in sella. Nel frattempo però Pauwels, Nys ed Albert hanno preso una manciata di secondi di vantaggio che per il ceco saranno decisivi in negativo.
Albert, partito per una volta meno male del solito (se non altro perché al via del Superprestige ci sono meno ciclisti che non in Coppa del Mondo), dà subito l'impressione di essere quello con più benzina nelle gambe, mettendo alla frusta Pauwels e Nys. Al primo passaggio sotto il traguardo Stybar insegue invece a 10", accompagnato da Tom Meeusen, Bart Aernouts, Bart Wellens e Radomir Simunek.
Al secondo giro la corsa per la vittoria si decide: Albert, pur senza accelerazioni particolari, continua con suo ritmo infernale e per Nys e Pauwels non c'è altra opzione se non lasciarlo andare. Anche Stybar non sembra in grado di riportarsi sui primi, tanto da lasciare ad altri la guida del drappello all'inseguimento. A fine tornata Albert può già contare 15" su Nys e Pauwels, e 30" sul gruppetto del campione del mondo. Il nome del vincitore di giornata sembra ormai certo.
Nella terza tornata Pauwels - dominatore una settimana fa in Coppa - denota qualche segno di cedimento, perdendo la ruota di Nys e dimostrando ancora una volta come la mancanza di continuità sia tuttora il suo maggior limite. Stybar dal canto suo sembra ritrovare energie e ne dà sfoggio sul lungo tratto in terriccio che lo aveva messo in crisi al primo giro. Se ormai è tardi (per quanto manchino ancora sette tornate) per inseguire Albert, la lotta per il podio rimane aperta.
Pauwels continua ad apparire in difficoltà, e del resto il tracciato è di quelli che non concedono scampo: Stybar, Meeusen e Aernouts si riportano su di lui, e paiono pure in procinto di staccarlo. All'inizio del quinto giro però le carte si rimescolano (almeno per le posizioni dalla terza in giù) lungo la ripida e difficile discesa sabbiosa che già aveva visto cadere diversi corridori di secondo piano (fra i quali Thijs van Amerongen e l'altro Aernouts, Jim), con voli spettacolari ma privi di conseguenze.
Nel gruppetto guidato da Stybar è Meeusen a sbilanciarsi e cadere dopo aver compiuto un mezzo salto mortale, ma la botta peggiore è per Aernouts che - frenando istintivamente alle sue spalle - perde aderenza e cade a sua volta, finendo però proprio sulla bici di Meeusen. Se questi riparte subito, il portacolori della Rabobank rimane a terra dolorante e non sembra in grado di proseguire, invece dopo il colpo iniziale si rimette in sella e torna stoicamente in gara, nonostante la classifica sia per lui ormai compromessa.
A metà gara Albert può vantare 25" su Nys e 50" su Pauwels, mentre Stybar - rallentato anche da un problema meccanico - è più indietro, superato pure da Wellens. La seconda parte della prova diventa un preservare la situazione formatasi nei primi giri (pure in considerazione della generale del Superprestige, ancora appetibile per molti), con Albert intento a controllare e gestire il suo vantaggio, evitando qualsiasi rischio di cadute o guai tecnici. Nys non ha la forza per avvicinarsi al più giovane connazionale, e preferisce a sua volta salvaguardare la piazza d'onore.
Pauwels non è in gran giornata, ma grazie alle cadute e ai guai meccanici degli avversari conquista un altro podio importante. Stybar prova ancora una volta a risalire, ma si deve accontentare della quarta posizione, poco davanti a Wellens. Sesto è un Klaas Vantornout mai nel vivo della gara, mentre Meeusen e Aernouts concludono orgogliosamente al settimo e all'ottavo posto.
Per Albert, già vittorioso nella prima prova di Ruddervoorde, la leadership nella challenge è rafforzata, anche se la strada per strappare il titolo a Nys (attualmente distanziato di quattro punti) è ancora lunga, e la sfida si rinnoverà fra due settimane ad Hamme-Zogge.