Tour de l'Avenir 2011: Chaves su Boily, ribaltone finale - Cattaneo terzo, ad Alba tappa a Barguil

Dopo la bella tappa di Fossano il Tour de l'Avenir è rimasto in Italia per la sua ultima giornata di gara e nella frazione con partenza e arrivo ad Alba abbiamo potuto assistere ad uno spettacolo emozionante con i corridori che si sono dati grande battaglia dal primo all'ultimo chilometro. Alla fine, dopo una lunga battaglia sul filo dei secondi, a sorridere è stata ancora una volta la Colombia che è riuscita a piazzare sul gradino più alto del podio il 21enne Johan Esteban Chaves. Dopo il dominio di Quintana dello scorso anno i sudamericani sono ancora grandi protagonisti e se questi ragazzi avranno la pazienza di non volere tutto subito, tra qualche anno si potrebbe veramente creare un gruppo compatto in grado di primeggiare in tutte le corse più importati: la Colombia es Pasión, formazione che di fatto gestiva la partecipazione all'Avenir, ci sta provando ma la strada da fare è ancora parecchia.

Tra tanti talenti, però, quasi nessuno si sarebbe aspettato di vedere trionfare proprio Chaves anche, e soprattutto, perché in gara c'era anche Nairo Quintana che l'anno scorso vinse due tappe e la classifica e che quest'anno aveva fatto vedere discrete cose anche in corse spagnole di prestigio. Chaves è una grande sorpresa perché prima di questa trasferta francese non vantava grossi risultati che lo rendessero un possibile favorito: nel 2009 si era rivelato vincendo la prima tappa della Vuelta a Cundinamarca (la sua regione visto che è di Bogotá) davanti a corridori forti come Oscar Sevilla, Freddy González e Ivan Parra mentre quest'anno ha fatto registrare un 15° posto in una corsa dura come il Giro dell'Appennino arrivando nel secondo gruppo.

Sulle brevi ma numerose salite piemontesi l'obiettivo di molte nazionali era di rendere la corsa più dura possibile per rendere impossibile la vita al leader David Boily e oltre alla Colombia questo ruolo è stato svolto alla perfezione anche da Italia e Francia. Dopo pochi chilometri era già partita una fuga abbastanza pericolosa di una decina di uomini tra cui il nostro Christian Delle Stelle ed il basco Garikoitz Bravo che si è assicurato così il successo nella classifica dei gran premi della montagna. Questa azione è durata appena una cinquantina di chilometri perché l'andatura del gruppo è sempre stata abbastanza sostenuta e quindi è toccato ai francesi muoversi con Rudy Molard ed in particolare Warren Barguil: la coppia transalpina è arrivata ad avere anche quasi due minuti di vantaggio sul Colle di Valdivilla con Barguil che si sentiva già addosso la maglia gialla.

A quel punto è arrivata la reazione del gruppo e alla fine sono riusciti a sganciarsi sul Colle di Gavello i colombiani Chaves e Rodríguez Galindo, ancora Barguil e pure il nostro Mattia Cattaneo con il gruppo inseguitore, ormai ridotto a meno di venti unità, che non è riuscito stavolta a rintuzzare l'attacco. Vista la situazione i sudamericani hanno spinto a tutta perché gli sarebbe bastato distanziare il gruppo di Boily di appena 8" per aggiudicarsi la corsa. Alla fine i secondi di scarto sulla linea del traguardo sono stati 26 e c'è stata gloria anche per Barguil che ha portato alla Francia il secondo successo di questa edizione dell'Avenir.

È rimasta invece a secco l'Italia ma non si può dire che i nostri ragazzi non ci abbiano provato: dopo il secondo posto di ieri di Fortin è arrivato quello odierno di Cattaneo e c'è sicuramente un po' di rammarico perché una vittoria davanti al nostro pubblico avrebbe avuto un sapore particolare; il terzo posto di Cattaneo nella classifica finale però non va certamente buttato anche perché è un risultato che mancava addirittura dal 1977 quando sullo stesso gradino dei podio ci salì Roberto Visentini; da allora mai più un azzuro è riuscito a entrare nei primi tre dell'Avenir.

Bisogna quindi elogiare Mattia Cattaneo perché dopo tutto quello che ha vinto in stagione (Pesche Nettarine, GiroBio e Capodarco) ha ancora lottato fino all'ultimo metro con il coltello tra i denti per tentare di vincere anche l'Avenir tanto che oggi aveva provato a creare scompiglio in gruppo già a metà tappa: nel panorama internazionale degli Under 23 Mattia sembra uno dei corridori più completi e non è un caso se si parla di ben otto squadre professionistiche, tra cui molte World Tour non solo italiane, interessate al suo ingaggio.