Giro della Valle d'Aosta 2011: Vince Dombrowski, riaperto il Giro - Aru deve recuperare 30" nella cronoscalata
- Giro Ciclistico della Valle d'Aosta Mont Blanc 2011 [1]
- Team Colpack [Dilettanti] 2011 [2]
- Trevigiani Dynamon Bottoli [Dilettanti] 2011 [3]
- Antoine Lavieu [4]
- Davide Orrico [5]
- Fabio Aru [6]
- Joseph Lloyd Dombrowski [7]
- Kenny Elissonde [8]
- Mario Sgrinzato [9]
- Mattia Cattaneo [10]
- Nikita Novikov [11]
- Patrick Facchini [12]
- Pianeta giovani [13]
La quinta tappa era la frazione più attesa del Giro della Val d'Aosta e lo spettacolo non s'è fatto attendere: l'americano Joseph Dombrowski, con un attacco sulla salita finale che portava a Torgnon, ha conquistato la vittoria per distacco, lasciando uno dei favoriti di oggi, Kenny Elissonde, a 37 secondi.
Il tappone di oggi, che da Châtillon ha portato la carovana del Giro a Torgnon, misurava in tutto 162 km ma prevedeva ben quattro salite (l'ultima era l'arrivo): il breve Perloz dopo poco più di 50 km dalla partenza e poi di seguito all'altra il Col Tsecore, il Col Saint Pantaleon e l'arrivo, per un dislivello totale di più di 4000 metri.
La corsa prende il via intorno al mezzogiorno e dopo circa 15 km si forma subito la fuga che caratterizzerà la prima parte della tappa: è formata da 16 uomini Clement Koretsky (Avc Aix En Provence) il vincitore della prima tappa e primo leader del Giro, Mario Sgrinzato e Patrick Facchini(Trevigiani), Matteo Marcolin (Zalf Desiree Fior), Richard Lang (Jayco Ais), Brecht Dhaene (Vl Technics Abutriek), Lawrence Warabasse Lawrence e Gavin Mannion (Usa National Team), Alban Cormier (C.C. Nogent Oise), Gianluca Mengardo (Bata), Steve Bekaert (Omega Pharma Lotto Davo), Eliot Lietaer (Efc Quick Step), Yoann Michaud (Equipe De France), Davide Orrico (Team Colpak) e Matteo Grava e Mattia Pozzo (Viris), quest'ultimo intenzionato a conservare la maglia di leader degli Sprint Cash.
I 16 attaccanti raggiungono un vantaggio massimo intorno ai 4 minuti e mezzo proprio ai piedi del primo importante GPM, il Col Tsecore, lungo più di 17 km e sulle rampe della lunga salita, con il forcing di Patrick Facchini, il gruppetto si riduce a sole 9 unità: quando manca un chilometro allo scollinamento inizia lo show degli Stati Uniti con l'attacco di Lawrence Warabasse (Mannion si erà già staccato lungo la salita) che passa per primo in cima al GPM ma in discesa viene raggiunto da Davide Orrico e Mario Sgrinzato che poi fanno il vuoto. Anche la Trevigiani oggi ha corso in modo egregio anche se non ha raccolto il massimo dei frutti di quanto seminato durante la tappa.
Terminata la prima lunga discesa è il momento di scalare il Saint Pantaleon e ad Orrico e Sgrinzato si ricongiunge Warabasse, mentre il gruppo, controllato dagli uomini della maglia gialla Nikita Novikov, comincia inesorabilmente a ricucire lo svantaggio. Dopo alcuni chilometri di salita sul terzetto davanti si porta anche l'altro atleta della Trevigiani Patrick Facchini che prova a sua volta a contrattaccare, ma trova ancora pronto Lawrence Warabasse che rilancia l'azione.
Il plotone è sempre più vicino e da quello si sgancia Mattia Cattaneo, il vincitore del GiroBIO e del Giro delle Pesche Nettarine: 4 km di salita e Cattaneo si riporta nettamente in testa alla corsa, raggiungendo Warabasse e scollinando insieme in cima al Saint Pantaleon.
Nella discesa Patrick Facchini si ricongiunge al duo di testa, ma si possono già contare le vittime di questa tappa terribile: della Top10 sono staccati sia Squire che Pichetta per non parlare di Stefano Locatelli che, purtroppo, ha deluso ancora una volta sul suo terreno nonostante il bel piazzamento di ieri.
L'inizio dell'ultima salita che porta a Torgnon è però fatale anche a Facchini che è costretto a lasciarsi sfilare e a farsi raggiungere dal gruppo Maglia Gialla ormai arrivato ad un solo minuto dal duo di testa: a 10 km dall'arrivo capita però quello che non ti aspetti. Nikita Novikov rimasto senza gregari comincia a perdere terreno mentre la coppia davanti guadagna secondi e il vantaggio comincia a toccare i 2 minuti. Ad inseguire i primi rimangono solo Fabio Aru, Antoine Lavieu, Kenny Elissonde e Joseph Dombrowski: per Mattia Cattaneo è il momento di provarle tutte per conquistare anche la terza corsa a tappe di stagione. Il suo scatto lascia sul posto Lawrence Warabasse.
Warabasse viene raggiunto dai 4 contrattaccanti, ma quando mancano 3 km all'arrivo c'è nuovamente una sorpresa, Mattia Cattaneo ha una crisi improvvisa e non riesce a rispondere al recupero di Joseph Dombrowski, il leader della classifica degli Under21 e da oggi anche di quella a Punti, che scatenato va anche a vincere una tappa meritata anche grazie al lavoro del team americano; Cattaneo viene superato anche da Elissonde, Aru e Lavieu e ottiene un buon quinto posto.
Chi non è morto è però il russo Nikita Novikov che con le unghie e con i denti arriva a 2'12" dal vincitore e riesce a mantenere le insegne di leader con solo 30" di vantaggio su Fabio Aru, 53" su Antoine Lavieu e 1'18" su Joseph Dombrowski: sarà quindi la cronoscalata finale di domani a decidere chi sarà il vincitore di questa edizione del Giro di Val d'Aosta. Lo scorso anno, sulla stessa salita Fabio Aru diede a Novikov più di 2 minuti, ma non si trattava di una cronoscalata e Novikov non partiva per ultimo.