Tre Valli Varesine 2011: Infinito Rebellin!!! - Davide a 40 anni trionfa a Campione d'Italia su Pozzovivo e Pinot

Ti aspetti Sagan, il giovane rampante, e invece è un fior di quarantenne (traguardo raggiunto proprio poco più di una settimana fa), Davide Rebellin, a far sua la Tre Valli Varesine, corsa già finita nel suo carniere nientemeno che tredici anni fa.

Una rivincita in grande stile per il campione veronese, tornato alle gare da poco più di tre mesi dopo la squalifica per i fatti di Pechino e che ha dato una volta di più, dopo aver sfiorato la vittoria già in qualche occasione nelle scorse settimane, dimostrazione della sua classe che gli sta permettendo di essere sulla breccia da oltre tre lustri. C'è da riflettere anche sul fatto che la corsa varesina è stata con tutta probabilità l'impegno più prestigioso del calendario della Miche-Guerciotti, e quindi divenuto per forza di cose l'obiettivo numero uno per la stagione del veneto che non si è fatto trovare impreparato all'appuntamento.

Sin da subito si è capito che la formazione faro della corsa sarebbe stata la Liquigas. I biancoverdi, oggi guidati da Alberto Volpi, hanno messo un uomo, Finetto, nella fuga di giornata cominciata al chilometro 13 a cui hanno preso parte anche Rocchetti (staccatosi però dopo una novantina di chilometri) e il russo Brutt. È stato così compito dell'Astana di Gasparotto tenere sotto controllo i fuggitivi che hanno presto raggiunto un vantaggio di 6', che è andato scemando regolarmente fino a circa quaranta dall'arrivo, quando sono stati ripresi. In gruppo la situazione si è vivacizzata lungo la salita verso Dumenza con l'accelerazione prima di Contoli con lo stagista Lampre Tedeschi, poi con l'allungo di un quintetto con Sella, Torosantucci, Muraglia e Clarke marcati a vista da un Basso che si è schierato al via sulle strade di casa calandosi perfettamente nel ruolo del più umile dei gregari. Anche Nibali poco dopo fa intendere che oggi il capitano unico è Sagan e si fa provare pronto a tamponare un tentativo in discesa di Stangelj e Ratti, proprio nei frangenti in cui si esaurisce la fuga di Finetto e Brutt.

Per Damiano Cunego non sarà giornata: il veronese scollina in ritardo ed è costretto ad inseguire e, pur riuscendo nell'intento, non entrerà mai nel vivo della corsa. La Liquigas è quanto mai decisa a portare Sagan nelle condizioni migliori ai piedi della rampa di tre chilometri verso l'arrivo di Campione d'Italia. Tutti e sette i compagni del campione slovacco sono a sua disposizione e in fila indiana non permettono nessuna evasione da un gruppo che marcia velocissimo verso l'enclave italiana situata in territorio svizzero. La presenza di un paio di uomini Farnese fa pensare a un Visconti voglioso di provarci e le prime pendenze ci mostrano anche un Di Luca particolarmente reattivo veleggiare nelle prime 4-5 posizioni del gruppo che ora è condotto da Agnoli. Basso rileva il testimone dal compagno laziale e tampona con poche pedalate il tentativo di Giampaolo Caruso prima e di Gianluca Brambilla poi tra i meno due e l'ultimo chilometro. Proprio sotto l'arco con il triangolo rosso Nibali prova ad allungare per quel che sembra un preludio per l'entrata in scena di Sagan, ma lo slovacco è tra quelli che soffrono l'accelerazione del siciliano che, di fatto, ottiene l'effetto contrario.

Ne approfitta infatti Canuti che prepara il terreno per un bell'allungo di Pozzovivo. Ai Colnago si accoda Rebellin, l'unico a riuscire a reggere il ritmo dello scalatore lucano che fa l'andatura fino ai duecento metri finali. Per Rebellin, a questo punto, è tutto semplice, lo spunto è ancora quello dei giorni migliori e gli permette di arrivare tutto solo sul traguardo, mentre Pozzovivo, punta di diamante di una Colnago sempre molto attiva nelle ultime settimane, deve accontentarsi di un altro secondo posto, dopo quello di dodici mesi fa dietro Daniel Martin. Da dietro rinviene forte il giovanissimo Pinot che, con il podio odierno conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di essere tra i transalpini da tenere d'occhio nelle prossime stagioni, mentre Gasparotto (nome da tenere d'occhio alla Vuelta, soprattutto in chiave iridata) e il suo compagno Clarke completano la top-5.

Per diversi dei protagonisti di oggi la rivincita è fissata già per domani alla Coppa Agostoni sul traguardo di Lissone, mentre il giorno seguente, a Legnano, saranno più verosimilmente protagoniste le ruote veloci, come da tradizione più recente.