Tour de Pologne 2011: Sagan, Zakopane per i tuoi denti - Un'altra netta vittoria per lo slovacco
- Tour de Pologne 2011 [1]
- Lampre - ISD 2011 [2]
- Liquigas - Cannondale 2011 [3]
- Vacansoleil - DCM Pro Cycling Team 2011 [4]
- Albert Timmer [5]
- Daniel Martin [6]
- Diego Ulissi [7]
- Enrico Gasparotto [8]
- Giampaolo Caruso [9]
- Heinrich Haussler [10]
- Ion Izagirre Insausti [11]
- Luca Paolini [12]
- Marco Marcato [13]
- Marek Rutkiewicz [14]
- Mateusz Taciak [15]
- Michael Matthews [16]
- Michele Scarponi [17]
- Miguel Mínguez Ayala [18]
- Peter Kennaugh [19]
- Peter Sagan [20]
- Rinaldo Nocentini [21]
- Romain Feillu [22]
- Ruslan Pidgornyy [23]
- Simon Spilak [24]
- Valerio Agnoli [25]
- Vasili Kiryienka [26]
- Vincenzo Nibali [27]
- Wouter Poels [28]
- Uomini [29]
È ancora Peter Sagan a tenere banco al Giro di Polonia: nella quinta tappa, a Zakopane, lo slovacco vince per il secondo giorno consecutivo, rafforzando coi 10" di abbuono la sua maglia gialla di leader della classifica e ribadendo che l'ipotesi di vincere la corsa non è così peregrina: delle due tappe più complicate, una è passata oggi e abbiamo visto com'è finita; l'altra, domani a Bukowina, sarà decisamente la più dura del Giro: 11 Gpm (ma anche oggi ce n'erano ben 10...), e un arrivo che sarà senz'altro più impegnativo dei due su cui si è imposto il corridore della Liquigas.
Con l'aiuto della squadra (vista anche oggi lavorare molto bene), Sagan potrebbe comunque riuscire a superare indenne anche quest'ostacolo. Ma se anche non ci riuscisse, gli resterebbero comunque due belle vittorie di tappa (con quella odierna siamo a 10 successi in stagione).
Tappa che, visto il disegno tutto su saliscendi, invitava alla fuga, e infatti dopo circa 30 km son partiti in 5, Taciak, Pidgornyy, Kiryienka, Timmer e Minguez. L'azione ha superato i 6' di vantaggio massimo e ha permesso a Pidgornyy di fare il pieno di punti Gpm, visto tra l'altro che il corridore della Vacansoleil ha poi proseguito da solo quando gli altri compagni di fuga si sono arresi al susseguirsi di salitelle e all'avvicinarsi del gruppo.
Pidgornyy ha invece tenuto duro, e si è visto raggiungere a 40 km dal traguardo da Ulissi e Spilak, che avevano orchestrato un bell'attacco di squadra per la Lampre, attacco a cui il solo Giampaolo Caruso si è accodato. Ma il margine del quartetto non è andato mai oltre i 40", e quando il plotone da dietro si è avvicinato, l'olandese Poels è scattato e si è riportato sui primi, tentando successivamente (ai 30 km) un contrattacco solitario. Ma il gruppo ha ripreso tutti, spegnendo sul nascere le speranze di una classifica riscritta nella tappa di Zakopane.
Né è valso a troppo l'attacco di Marek Rutkiewicz, che è rimasto al vento dai -20 ai -10, guadagnando poco più di 10" prima di essere ripreso. Inutile dire che gli scatti, da lì al traguardo, si sono sprecati: tra gli altri visti in azione, anche Scarponi (un breve forcing ai 5 km) e Gasparotto (che ha tentato un attacco con Jon Izagirre ai 4 km), mentre Nibali si è curato di tenere un buon ritmo (così come gli altri Liquigas, da Agnoli in giù) per tenere la corsa chiusa in attesa dell'assolo di Sagan.
E in effetti l'assolo di Peter, così come ieri, è giunto puntuale. Sentendosi forse inferiore in un testa a testa sullo strappetto dell'arrivo, Romain Feillu ha tentato un anticipo, partendo benissimo ai 400 metri, distanziando tutti, ma non sapendo resistere al prepotente ritorno di Sagan, che sull'ultima curva ha affiancato il francese, e poi l'ha superato nettamente, trascinandosi dietro i piazzati di giornata (Matthews secondo, Haussler terzo, poi Marcato e Kennaugh ad anticipare Feillu che ha chiuso sesto. Nono e decimo, Paolini e Nocentini. Nella generale Sagan precede Marcato di 15", Feillu di 17", Daniel Martin di 20" e Paolini di 23", e domani assisteremo sicuramente a un bello spettacolo per la conquista di una maglia gialla che è ancora tutta da assegnare.