Giro delle Valli Cuneesi 2011: Papok il fuggitivo sui titoli di coda - Aru è il vincitore della classifica generale
- Giro delle Valli Cuneesi nelle Alpi del mare 2011 [1]
- Palazzago Elledent Rad Logistica - MCipollini [Dilettanti] 2011 [2]
- Team Hopplà - Truck Italia - Mavo Infissi - Valdarno Project [Dilettanti] 2011 [3]
- Alessio Taliani [4]
- Andrea Manfredi [5]
- Andrea Vaccher [6]
- Daniele Aldegheri [7]
- Davide Villella [8]
- Enrico Battaglin [9]
- Fabio Aru [10]
- Francesco Sedaboni [11]
- Giacomo Berlato [12]
- Luca Ferrario [13]
- Matteo Marcolin [14]
- Mattia Pozzo [15]
- Mirko Tedeschi [1987] [16]
- Oleksandr Polivoda [17]
- Patrick Facchini [18]
- Ricardo Pichetta [19]
- Siarhei Papok [20]
- Stefano Locatelli [21]
- Pianeta giovani [22]
Si conclude con una fuga in porto il Giro delle Valli Cuneesi, come accadde l'anno scorso sull'identico percorso: tappa finale Cuneo-Terme di Vinadio, 146 km col circuito di Borgo San Dalmazzo da affrontare 5 volte e l'ascesa finale, molto irregolare, del Santuario delle Terme. Sul circuito di Borgo va via una fuga di una quindicina di uomini tra i quali il meglio messo in classifica è Marcolin, della Zalf, 14° a 6'28", accompagnato da Vaccher. È rappresentata in forze la Mantovani, con Aldegheri, Polivoda e il primo anno Berlato, 2° nella relativa classifica. Le altre coppie le formano gli Hopplà Papok-Taliani e i Viris Pozzo-Mirko Tedeschi. Poi ci sono anche 2 uomini forti come Villella (Colpack) e Facchini (Trevigiani) un po' sottotono in questa corsa e in cerca di riscatto, e il secondo anno Sedaboni (Lucchini).
Il gruppetto viaggia con un vantaggio massimo di 2'30" sul plotone che lascia fare ma non troppo. Dopo il circuito, sul lungo falsopiano che porta alle Terme, l'accordo finisce e Polivoda rompe gli indugi: scatta ai -25 e al suo inseguimento vanno Papok e Tedeschi, che si ritrovano con 20" di ritardo all'approccio della salita. Gli altri fuggitivi non trovano più il ritmo e vengono presto riassorbiti dal gruppo, mentre Polivoda inizia la salita con 1'30" di vantaggio dal gruppo.
Ai -3 Papok stacca Tedeschi e va verso Polivoda, mentre il gruppo comincia a rinvenire molto forte; più di un atleta vuol portar a casa la tappa, uno su tutti Battaglin che su questi arrivi va a nozze e deve rendere positiva la corsa della Zalf. Papok riesce a raggiungere Polivoda e a staccarlo a un chilometro e mezzo dalla fine, col gruppo ormai a ridosso, staccato di 12".
Ma l'ultimo km tende a scendere e dunque Papok riesce a mantenere il suo margine ed alzare le braccia, precedendo di una manciata di secondi Battaglin, Locatelli, Aru e tutto ciò che rimane del gruppo di testa, ovvero una ventina di uomini molto sgranati.
Chiusura festante dunque per l'Hopplà, che porta a casa l'ultima tappa e la maglia di leader della classifica dei giovani, conquistata da Andrea Manfredi, un primo anno finito tra i primi 15 in classifica. Aru fa sua anche classifica GPM e a punti, mentre Mirko Tedeschi vince l'Intergiro, Luca Ferrario (Podenzano) i traguardi volanti, Klimiankou (Palazzago) la classifica degli stranieri. La generale resta immutata ed è dunque Aru a salire sul gradino più alto del podio, vincendo la prima corsa a tappe della sua carriera, su un bravo Pichetta e su uno sfortunato Locatelli che cercherà di rifarsi al Valle D'Aosta.