GiroDonne 2011: Marianne inizia col piede giusto - Vos vince a Velletri su Teutenberg e Johansson

Un inizio così sembra persino troppo scontato, ma del resto come poteva Marianne Vos lasciarsi sfuggire l'occasione di conquistare vittoria e prima maglia rosa nella frazione inaugurale di questo GiroDonne 2011? Semmai la domanda che sorge spontanea è dove avrà intenzione di fermarsi con le vittorie la fuoriclasse olandese, la cui marcia inarrestabile dura ormai da settimane senza far sconti a nessuno. Inizio di Giro più favorevole la leader della Nederland Bloeit  che ora, sfruttando la prima frazione impegnativa di domani a Pescocostanzo, ha già l'occasione di mettere tra sè e le proprie avversarie un buon gruzzolo di secondi in cascina.  A tutte le altre non resta che inventarsi il modo per metterla in difficoltà, cercando di attaccarla in ogni occasione possibile e confidando magari che quella tenuta sulle grandi salite, che già lo scorso anno le impedì di essere concretamente in lotta per il successo, tardi ancora ad arrivare. Prima regola non demoralizzarsi quindi, anche se una Vos così non può non incutere un certo timore.

La corsa prende il via dalla splendida cornice delle Terme di Caracalla a Roma e dopo una trentina di chilometri si sale già verso i Castelli Romani, affrontando le prime difficoltà altimetriche di gara. A Castel Gandolfo, celebre residenza estiva papale, è fissato l'unico GPM di giornata e la benedizione alle avversarie arriva da Valentina Scandolara, che supera in volata l'esperta Alessandra D'Ettorre (che sperava così di arrivare nel suo Abruzzo con le insegne di miglior scalatrice) e la promettente sudafricana Ashleigh Moolman. Il percorso da qui in avanti si presenta costantemente nervoso, con tre giri di circuito attorno a Velletri prima dell'ultima tornata in cui è previsto l'arrivo, e la situazione appare quindi ottimale per tentare la fuga. La HTC High Road cerca subito di fare sul serio e sgancia la svedese Fahlin, un' ottima passista. Si accoda a lei un'ancora ottima Valentina Scandolara e l'ex campionessa polacca Malgorzata Jasinska ed insieme pedalano di comune accordo con un vantaggio che sfiora il minuto nei confronti del plotone (48" il loro massimo vantaggio ai -18). A circa 10 chilometri dall'arrivo però le carte si rimescolano e l'andatura particolarmente elevata preannuncia il finale, dove dopo alcune schermaglie (molto attente in testa al gruppo le atlete della Garmin e della MCipollini) incombe il minaccioso spunto della Vos, che puntualmente arriva: sfruttando l'ultimo strappetto in pavè Marianne parte nella sua progressione, levando praticamente le sue avversarie di ruota e concludendo così a braccia alzate, con la maglia di campionessa nazionale in bella vista. Ad 1" giunge Ina Teutenberg davanti ad Emma Johansson ed Elizabeth Armitstead (che conquista così la maglia bianca delle giovani) per un ordine d'arrivo che vede curiosamente ben 4 campionesse nazionali nelle prime 4 posizioni. Judith Arndt è quinta mentre in sesta posizione troviamo nuovamente una bravissima Rossella Callovi, che sul podio indossa la prima maglia blu di miglior atleta italiana. Top-ten completata da Berlato, Guderzo, Leleivyte e Bras, a seguire anche Emma Pooley ed un'altra ventina di atlete (tra cui Luperini, Verbeke, una Bronzini per la quale il finale si è rivelato forse più duro del previsto, Worrack, Zabelinskaya e Antoshina). Costretta invece già ad inseguire la coppia della Diadora - Pasta Zara costituita dalla vincitrice uscente Mara Abbott e Claudia Häusler che paga il frazionamento del plotone nel finale, lasciando così per strada 16" di distacco (nel medesimo gruppo chiudono anche Treier, Cantele, Stevens e Cooke) mentre Van Vleuten e Blaak accusano 24" di ritardo.

Marianne Vos torna così ad indossare la maglia rosa con 5" di vantaggio sulla Teutenberg e 7" su Emma Johansson, in attesa del primo vero esame di questo GiroDonne, dove salendo verso Pescocostanzo potremo già eventualmente capire chi questa corsa forse non la vincerà. Intanto però c'è da fare i conti con una Vos in condizione smagliante e siamo convinti che non si farà sfuggire tanto facilmente la possibilità di conservare questa maglia il più possibile nonchè di incrementare un bottino di successi che, solo per quel che concerne la strada, in questo 2011 ha già superato la ventina di unità.