Sei Giorni di Fiorenzuola 2011: Viviani-Guarnieri subito in vetta - Tanti big di scena sull'anello di Fiorenzuola
- Liquigas - Cannondale 2011 [1]
- Alois Kankovsky [2]
- David Muntaner Juaneda [3]
- Elia Viviani [4]
- Franco Marvulli [5]
- Jacopo Guarnieri [6]
- Jan Dostal [7]
- Jiri Hochmann [8]
- Leif George Lampater [9]
- Martin Blaha [10]
- Unai Elorriaga Zubiaur [11]
- Walter Fernando Pérez [12]
- Uomini [13]
- Pista [14]
Le Sei Giorni sono un tipico spettacolo invernale ma l'Italia può vantarsi, e può farlo davvero, di avere l'unica Sei Giorni estiva: una grande festa di ciclismo sull'anello scoperto di 396 metri di Fiorenzuola in provincia di Piacenza. La Sei Giorni delle Rose di Fiorenzuola è ormai una tradizione che si ripete da 14 edizioni e che ha portato nella cittadina piacentina decine di grandi specialisti che hanno fatto la storia di queste manifestazioni: da Bruno Risi a Juan Llaneras, da Matthew Gilmore a Silvio Martinello, da Marco Villa a Joan Curuchet. L'ultima edizione, quella del 2010, è stata vinta dalla fenomenale coppia danese formata da Alex Rasmussen (secondo nella cronometro finale del Giro d'Italia per soli 7 secondi e per colpa di una foratura all'ultimo chilometro) e Michael Morkov: quest'anno i Danish Dynamite prendono il via ma non mancano certo i nomi di grande rilievo.
La coppia numero 1 con la maglia verde della ACEF è rappresentata dai Campioni Europei e vice Campioni del Mondo dell'Americana, i cechi Martin Blaha e Jiri Hochmann, la coppia numero 2 con la maglia rosa della Rossetti Market è formata da due dei più grandi specialisti del parco delle Sei Giorni, lo svizzero Franco Marvulli (vincitore 4 volte sul Velodromo di Fiorenzuola) e il tedesco Leif Lampater, la coppia numero 3 con la maglia nera della Pulinet è quella formata dagli italiani della Liquigas Elia Viviani (già 3 vittore all'attivo quest'anno, l'ultima qualche giorno fa in Slovenia) e Jacopo Guarnieri residente proprio nella cittadina che ospita la manifestazione. Ovviamente ci sono anche altri grandi nomi al via, dal Campione Olimpico Walter Pérez agli spagnoli Muntaner ed Unai Elorriaga, dall'ex Campione del Mondo dell'Omnium Alois Kankovsky al Campione Europeo della stessa specialità negli Under23 Jan Dostal (entrambi della Repubblica Ceca).
Il programma degli Élite si è aperto con la Corsa a Punti su 40 giri, traguardo ogni 5 giri, ed è stata vinta da Jacopo Guarnieri ed Elia Viviani che si sono aggiudicati anche lo sprint inaugurale: il due portacolori della Liquigas Cannondale, che qui vestono la maglia della Pulinet, sono usciti veramente in forma dal Giro di Slovenia e saranno, con molta probabilità, la coppia faro di tutta la Sei Giorni.
La seconda e la terza gara della serata sono state lo Scratch e l'Eliminazione vinti rispettivamente dal ceco Jiri Hochmann e dallo svizzero Franco Marvulli: il primo autore di un'impressionante progressione nell'ultimo giro, dopo che alcune coppie avevano tentato di sganciarsi dal gruppo principale, il secondo al fotofinish su Elia Viviani che, trovandosi in testa già ai 200 metri, nulla ha potuto contro il recupero dello svizzero di Zurigo.
Viviani e Guarnieri si impongono anche nella quarta gara, il Giro Lanciato, con il tempo di 21"49: si tratta di una prestazione notevole se si pensa che gli specialisti sudafricani Dean Edwards e Nolan Hoffmann concludono il loro giro a 22"15. Questa vittoria permette così alla coppia italiana di indossare la prima maglia di leader della Siderpighi dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia: guidano la classifica con 46 punti davanti a Marvulli-Lampater con 32.
La prima serata di gara si è però conclusa con l'Americana, valevole per la classifica del giorno successivo: pochissimi tentativi di caccia, quello più importante e durato circa 4 giri, è stato portato dai Campioni Italiani Angelo Ciccone e Fabio Masotti, ma è stato recuperato proprio durante lo sprint intermedio. La vittoria è andata ai cechi Campioni Europei Martin Blaha e Jiri Hochmann per un solo punto sui danesi Marc Hester e Jens-Erik Madsen.