Campionati Nazionali WE 2011: Vos, Johansson e le nuove maglie - Il resoconto delle prove femminili

C'è chi compie l'impresa e chi alle imprese ormai ha abituato i più. C'è chi voleva far l'asso pigliatutto e chi, un tempo cannibale, questa corsa non riesce più a vincerla. Non solo tante bandiere colorate a ricoprire esili o robusti corpi, a far luce in mezzo al gruppo. I Campionati Nazionali femminili hanno regalato momenti di spettacolo puro, con vittorie più che pronosticate e pronosticabili alternate ad altre molto sorprendenti.

Regala un'impresa la Valchiria di Svezia, Emma Johansson, che sui 133 km di Sollerön va in fuga subito, dopo i primissimi chilometri. Alla fine risulteranno 130 km di fuga di cui 110 in solitaria. La Johansson, recentemente vincitrice dell'ultima tappa del Giro del Trentino in quel di Cles, si conferma Campionessa Svedese davanti a Jennie Stenerhag, staccata di 1'16". Terza la vincitrice della prova a crono, Emilia Fahlin.

Chi arriva da sola, ancora una volta, senza più stupire, è Marianne Vos. Sola aveva vinto la prova a crono, Marianne, sola decide di chiudere senza patemi la gara in linea. Non s'era messa molto bene, a dirla tutta, la corsa olandese, perché Irene Van den Broeck e Chantal Blaak, entrambe della AA Drink - Leontien.nl, l'avevano bell'e messa in mezzo. Scattava una, Marianne la riprendeva e via subito l'altra. Tattica perfetta in teoria. Irene Van den Broeck ad un certo punto se ne va, allunga, guadagna. Vos sembra alle corde: sembra, appunto. Con una Blaak passiva a ruota, Marianne va a riprendere la Van den Broeck, quindi si mette in testa con il suo ritmo infernale. Bastano due curve ad angolo retto per farle guadagnare terreno sulle due avversarie, nemmeno troppo basite. Arriva a braccia alzate sul traguardo, molto più di un bis. Una scena che si ripete, tra l'impotenza delle avversarie.

Spostandoci in Germania, a Neuwied, c'è una Campionessa che si riprende il titolo Nazionale, dopo averlo lasciato a Charlotte Becker nel 2010. Il suo nome è Ina-Yoko Teutenberg, professione sprinter, ma non solo. Nella crono vinta da Judith Arndt e con il podio interamente occupato dall'HTC - Highroad (Arndt, Becker, Teutenberg) aveva dato conferma di avere una gran forma. Nella prova in linea la compagna Arndt tenta il bis ma Ina-Yoko la relega al secondo posto. La notizia è che la terza classificata non appartiene all'HTC - Highroad (Hanka Kupfernagel corre per l'Horizon Fitness Racing Team).

Se la Teutenberg fa suo il terzo titolo germanico dopo un anno di digiuno, più a Nord c'è una gallese che ha vinto dieci Campionati Nazionali, ininterrottamente Regina della Gran Bretagna dal 2001 al 2009. Nicole Cooke avrebbe fatto impallidire Queen Elizabeth II. Dodici mesi fa fu la Pooley a toglierle la corona grazie ad un gioco di squadra perfetto: tre Cervélo contro Nicole. Pooley, Armitstead e Laws strinsero nella loro tenaglia la gallese di Swansea, non poco contrariata a fine gara. Quest'anno la regina d'Inghilterra fa proprio Elizabeth di nome, Armitstead di cognome. Professione: passista veloce, un avvenire da Campionessa. Nicole Cooke, mai ancora in palla in questo 2011, si inginocchia ai piedi del trono di Elizabeth I (è alla primo titolo britannico).

C'è poi chi fa la doppietta crono-gara in linea, come Grete Treier in Estonia e chi in Francia ci va vicina, come la giovane 52enne Jeannie Longo. Prima a crono davanti a fior di ragazzine, seconda dietro una Christel Ferrier-Bruneau che, dall'alto dei suoi trentadue anni, pare una pivella al confronto con Jeannie.

C'è tutto un Mondo di giovinezza e freschezza, come quello lituano che dà a Rasa Leleivyte il giusto premio (seconda la sempre più brava Inga Cilvinaite), quello sloveno che conferma la crescita veloce di Polona Batagelj, quello russo, dove tra una ventiduenne vincente come Aizhan Zhaparova ed un bronzo promettente come quello della ventenne Larisa Pankova (già sugli scudi e vincitrice del tappone alla Gracia Orlová) si infila l'esperta 38enne Svetlana Bubnenkova, per tutto il gruppo "Bouba".

Al di là dell'Oceano Atlantico la canadese Clara Hughes conferma l'ottimo momento di forma a crono (nella gara in linea vince però Véronique Fortin) mentre negli States l'ottima Evelyn Stevens vince la crono al fotofinish su Amber Neben (le due sono separate da appena due decimi di secondo). Nella gara in linea a stelle e strisce è la Robin Farina che non t'aspetti ad imporsi. Classe '77, ha girato il Mondo ma quasi sempre corso negli U.S.A. Trentatrè anni ed una carriera poco più che onesta per imporsi in una gara di un certo rilievo.

Non solo bandiere che sfilano su e giù per il gruppo, quindi, ma grandi emozioni, sfide appassionanti, simili alle gare di paese, talvolta, ma con una valenza ben più importante. Non saranno i Mondiali, su questo conveniamo, ma perché sminuire il valore di queste vittorie, la tenacia di queste ragazze? Siano Campionesse, buoni corridori o illustri sconosciute sono salite lassù, sul gradino più alto del podio, rincorrendo il sogno di una stagione, il sogno di una vita.

C'è una svedese, un'olandese, una tedesca, una britannica e tante altre ancora. Basterà guardardarle negli occhi, vedere la fame di vittorie che hanno, per capire che non si tratta affatto di una barzelletta.