Giro del Trentino WE 2011: Ina d'Arco brucia tutte - Teutenberg prima sulla compagna Visser
- Giro del Trentino Alto Adige - Südtirol WE 2011 [1]
- Garmin - Cervélo [Donne] 2011 [2]
- Gauss [Donne] 2011 [3]
- HTC Highroad Women [Donne] 2011 [4]
- MCipollini - Giambenini [Donne] 2011 [5]
- Top Girls Fassa Bortolo [Donne] 2011 [6]
- Adrie Visser [7]
- Alona Andruk [8]
- Amber Neben [9]
- Chloe Hosking [10]
- Elena Berlato [11]
- Emma Johansson [12]
- Emma Pooley [13]
- Evelyn Stevens [14]
- Francesca Faustini [15]
- Ina-Yoko Teutenberg [16]
- Julia Martisova [17]
- Kristin Armstrong [18]
- Lucy Martin [19]
- Luisa Tamanini [20]
- Malgorzata Jasinska [21]
- Marianne Vos [22]
- Martine Bras [23]
- Nicole Cooke [24]
- Noemi Cantele [25]
- Rochelle Gilmore [26]
- Rossella Callovi [27]
- Svetlana Bubnenkova [28]
- Valentina Scandolara [29]
- Ciclismo femminile [30]
Ad Arco ci sono nubi e pioggia, come dodici mesi fa a Mozambano. Sempre Giro del Trentino, sempre volata, sempre Ina-Yoko Teutenberg. Non aveva accolto di buon grado il secondo posto come miglior piazzamento, nonché il palcoscenico rubatole alle pur poche volate dell'Emakumeen Bira da parte di Marianne Vos, la possente velocista di Düsseldorf.
Oggi Ina s'è rifatta con gli interessi, in una stagione che l'ha vista sì già trionfare per nove volte ma senza grandissimi acuti né vittorie eclatanti. Vittoria netta, decisa, quasi scontata. Vittoria che dà morale, che fa capire che la Teutenberg sta trovando la gamba in prospettiva Giro. Là i traguardi per velociste non saranno molti ma Ina sa reinventarsi, correre con la fantasia restando ben incollata alla realtà, chiedere alla squadra o, all'occorrenza, arrangiarsi.
Oggi ha contato la squadra, un'HTC-Highroad che occupa i primi due posti di classifica e di giornata con Teutenberg e Visser. Partenza da Dimaro, che della Val di Sole ha soltanto il nome, considerate le condizioni meteo tutt'altro che radiose.
Subito il Passo Campo Carlo Magno, Svetlana Bubnenkova vi transita per prima. Domani vestirà la maglia verde di leader dei Gpm. Dietro non ci si annoia, se è vero che la Pooley testa la gamba su queste rampe, per poi risedersi e rientrare nel gruppo. Gruppo che conduce e controlla la discesa dal Campo Carlo Magno verso Arco di Trento.
L'asfalto viscido, bagnato ed insidioso, tende un tranello alla tanto bella quanto sfortunata Francesca Faustini: la bresciana della Forno d'Asolo - Colavita è vittima di una bruttissima caduta che non dovrebbe portare con sé conseguenze troppo gravi, al massimo qualche dolore.
La Bubnenkova transita per prima anche sul secondo Gpm di giornata, quello di Comano Terme, quindi ci si avvia verso il finale di gara. Tira aria di volata, tira l'HTC-Highroad, che oltre all'ottima prestazione di oggi in Trentino sta gareggiando sul fronte statunitense, al Nature Valley Grand Prix, con Stevens e Neben seconda e quarta ad una ventina di secondi da Kristin Armstrong e Chloe Hosking sempre a podio.
Torniamo in Trentino. La volata è imbandita ma c'è chi dice no. La vincitrice del Giro del Trentino 2009, Nicole Cooke, Elena Berlato e Noemi Cantele. Se ne vanno, cercano di anticipare il plotone, di prenderlo in contropiede. Nulla da fare, oggi l'HTC-Highroad ha deciso che bisogna vincere: tutte per Ina, Ina per tutte.
La volata non ha storia, Teutenberg anticipa la compagna di squadra, Adrie Visser e l'altra olandese, Martine Bras. Gilmore e Martisova chiudono la top five, seguite dalla miglior giovane della corsa, Lucy Martin. Valentina Scandolara, giovane anche lei e già vicina alla grande impresa nell'ultima frazione dell'Emakumeen Bira, è la prima delle italiane con il suo settimo posto. L'atleta della Gauss si mette alle spalle una Campionessa come Emma Johansson e due mine vaganti quali Malgorzata Jasinska ed Alona Andruk. «Ai 250 metri ero terza - dirà a fine gara Ina-Yoko Teutenberg - ed allora ho lanciato la volata. Il finale è stato molto veloce ma mi è andata bene. Ero addirittura davanti sulla salita di Campo Carlo Magno. Non è il mio terreno, essere stata nelle prime posizioni in salita è un buon segno per me».
Domani si cambia musica, un po' di rock. Soli 86 km ma decisamente più impegnativi. Si partirà da Mattarello, paese natale di Luisa Tamanini, costretta al forfait a causa di una polmonite, per arrivare a Termon di Campodenno, a casa di Rossella Callovi. In mezzo la doppia ascesa a Cuneva, 575 metri s.l.m., che stuzzicherà la fantasia di parecchie atlete in cerca della gamba migliore da esibire per il Giro.
Quasi certamente la maglia ciclamino della Teutenberg cambierà proprietario, con buona probabilità Rossella Callovi non vincerà a casa sua, un sogno per la ventenne della MCipollini - Giambenini e per i suoi sostenitori. Domani la favorita per la vittoria sarà Emma Pooley ma se la dovrà sudare. Come da copione, come sempre. Altrimenti non si chiamerebbe ciclismo, altrimenti non si chiamerebbe salita.