Giro di Svizzera 2011: Hushovd ritrova l'iridescenza - Thor sbaraglia Sagan, Marcato e gli altri a Huttwil
- Tour de Suisse 2011 [1]
- Liquigas - Cannondale 2011 [2]
- Omega Pharma - Lotto 2011 [3]
- Team Garmin - Cervélo 2011 [4]
- Bauke Mollema [5]
- Cesare Benedetti [6]
- Daryl Impey [7]
- Enrico Gasparotto [8]
- Eros Capecchi [9]
- Greg Van Avermaet [10]
- Jakob Fuglsang [11]
- Jan Bakelants [12]
- Jaroslaw Marycz [13]
- Jens Voigt [14]
- José Joaquín Rojas Gil [15]
- Leopold Konig [16]
- Lloyd Mondory [17]
- Marco Marcato [18]
- Peter Sagan [19]
- Sergey Lagutin [20]
- Sylvain Chavanel [21]
- Thor Hushovd [22]
- Tom Boonen [23]
- Zdenek Stybar [24]
- Óscar Freire Gómez [25]
- Uomini [26]
Per battere Peter Sagan sugli arrivi a lui più congeniali bisogna essere degli autentici campioni. Campioni del mondo, per l'esattezza: Thor Hushovd conquista il suo primo successo in maglia iridata a Huttwil, dopo una prima parte di stagione nella quale ha raccolto meno di quanto meritasse effettivamente. Il temerario slovacco, vincente ieri, è stato battuto di mezza bicicletta, poi un vuoto di 2" prima di trovare al terzo posto un buon Marcato.
Dopo i fuochi d'artificio di ieri, la tappa è scivolata via tranquilla, con una fuga a 3 di Sylvain Chavanel (Quickstep), Lloyd Mondory (AG2R) e Cesare Benedetti (Team NetApp) che ha caratterizzato tutta la corsa. Il trio non ha mai suscitato particolari preoccupazioni, guadagnando al massimo sei minuti e venendo ripreso, sotto l'azione delle squadre dei velocisti (in particolare l'Omega Pharma) ben lontano dalla conclusione, a 18 km dal termine. Il finale un po' mosso, con un Gpm a 13 km dall'arrivo e diversi saliscendi, ha un po' reso vivace la corsa e tagliato fuori dallo sprint conclusivo Mark Cavendish, arresosi sull'ultimo dentello.
Il Gpm di Ruppiswil è stato il trampolino di lancio per Sergey Lagutin (Vacansoleil), subito tallonato dall'instancabile Bakelandts in versione stopper e da Eros Capecchi (Liquigas). Il gruppo riesce a tenere l'azione a vista e a controllarla. Un inoffensivo contropiede di Leopold Konig (Team NetApp) lancia anche pezzi grossi come Mollema, Fuglsang ed Hesjedal, oltre che Jaroslaw Marycz (Saxo Bank), ma subito i 5 si rendono conto che non possono andare molto lontano e tirano i remi in barca. L'ultimo tentativo serio è di Jens Voigt (Leopard Trek) che prova ad andarsene in discesa ai -4. Sono i Liquigas, negli ultimi 10 km, a controllare la situazione, fiduciosi di un bis per Sagan: l'ultimo km tira all'insù, sono questi gli arrivi nei quali lo slovacco ha dimostrato di poter dare il meglio di sè.
È Burghardt a lanciare lo sprint; Sagan contrattacca di potenza sulla destra, rimanendo scoperto forse un po' troppo presto, ai -200. Solo Thor però riesce a incollarsi alla sua ruota e a scartarlo, con molta fatica, superandolo sul traguardo di mezza bicicletta. Segue Marcato, con Rojas Gil e Freire alle sue spalle. Buon 6° per Gasparotto, Van Avermaet finisce settimo, segue il duo Quickstep Stybar-Boonen (il ceco sembra districarsi bene, tra i professionisti). Chiude la top ten Impey che è al ritorno nel circuito europeo, dopo essersi accasato in Sudafrica alla MTN Qhubeka in seguito al fallimento della Pegasus nella prima parte di stagione, e aver raggiunto il Team NetApp nelle scorse settimane.
In classifica generale la situazione non varia (Cunego è saldamente in giallo con 54" su Soler e 1'16" su Mollema) e non varierà nemmeno domani: c'è una tappa per sprinter e può darsi che finalmente vedremo il tanto atteso duello Cavendish-Greipel, fino ad ora rinviato.