Durango-Durango 2011: Sempre Spagna, ancora Vos - E da giovedì comincia l'Emakumeen Bira
- Durango-Durango Emakumeen Saria WE 2011 [1]
- GP CIUDAD DE VALLADOLID WE 2011 [2]
- Iurreta-Emakumeen Bira WE 2011 [3]
- Diadora - Pasta Zara [Donne] 2011 [4]
- Garmin - Cervélo [Donne] 2011 [5]
- MCipollini - Giambenini [Donne] 2011 [6]
- Nederland Bloeit [Donne] 2011 [7]
- Annemiek Van Vleuten [8]
- Ashleigh Moolman-Pasio [9]
- Christel Ferrier-Bruneau [10]
- Claudia Häusler Lichtenberg [11]
- Emma Johansson [12]
- Emma Pooley [13]
- Fabiana Luperini [14]
- Judith Arndt [15]
- Marianne Vos [16]
- Polona Batagelj [17]
- Rossella Callovi [18]
- Trixi Worrack [19]
- Ciclismo femminile [20]
Chi scrive, dodici mesi fa aveva composto il seguente periodo: «L'avevamo lasciata domenica, dopo il GP Ciudad de Valladolid, vestita del primato di Coppa del Mondo [...] Marianne Vos però non ha perso tempo e così si è imposta in una volata senza storia nella Durango-Durango». Un anno dopo non manca certo la creatività, manca una variazione di scenario. Marianne Vos ha vestito nuovamente la maglia di leader domenica, in quel di Valladolid, peraltro vincendo (nel 2010 la corsa fu di Charlotte Becker), e ieri ha bissato la vittoria dell'anno scorso nella Durango-Durango Emakumeen Saria.
Stessa spiaggia, stesso mare, sebbene la costa disti un'ora d'auto da Durango. Stessa vincitrice, la Vos, stessa piazzata, Emma Johansson. Una vera Poulidor del ciclismo femminile, la Campionessa svedese. Non ha fatto neanche in tempo a festeggiare la centesima vittoria in gare UCI (ma avrà festeggiato?), Marianne, che ha voluto aggiungere in fretta e furia un "1".
Regola la Johansson, come già detto, quindi la Arndt, qui quarta nel 2010, ed una Pooley che pare già in forma per la piccola corsa a tappe basca che inizierà domani. Dopo una fuga iniziale di una ventina di ragazze ci sono stati vari tentativi di evasione.
Solo sull'ultima e più aspra salita è esplosa davvero la corsa. Sale la strada ed è Emma Pooley a scattare. La Vos è instancabile ed instaccabile, così la segue. Johansson e Arndt non sono da meno, questo quartetto giungerà al traguardo. Dietro hanno provato ad inseguire in cinque: Trixi Worrack, Christel Ferrier-Bruneau, Polona Batagelj, Ashleigh Moolman e la nostra Rossella Callovi. Rimarranno staccate dalle prime di 21".
Oggi riposo attivo per il gruppo, quindi giovedì si riparte con la prima tappa dell'Emakumeen Bira. Semplice, un solo Gpm e probabilità di piogge (come ieri a Durango, del resto). La seconda frazione partirà ed arriverà a Lekeitio, quattro salite un po' più adatte alle scaltrici. Nel quarto giorno di gare si disputerà la classica cronoscalata che decide da qualche anno a questa parte la corsa a tappe basca (7,6 km all'insù da Elorrio a Kanpazar) ed una tappa in linea, mossa ma non troppo, nel pomeriggio. Gran finale domenica, 125 km con partenza ed arrivo ad Orduña.
Nel 2010 fu Claudia Häusler ad imporsi nell'Emakumeen Bira, sfruttando una défaillance proprio nell'ultima tappa della maglia gialla Judith Arndt. Quest'anno la tedesca dell'HTC - Highroad è come sempre in forma mentre la bavarese della Diadora - Pasta Zara non pare ai livelli di annate passate. C'è una Pooley che giunge qui relativamente riposata rispetto alle altre, dopo la sosta forzata a causa dell'infortunio alla clavicola.
L'Italia ripone le sue speranze in Elena Berlato, tornata più in forma che mai dopo un mese di allenamenti in altura a Livigno mentre la MCipollini - Giambenini di una Callovi pimpantissima e di una Luperini che si nasconde ma è sempre lì davanti virerà in direzione Trentino. Judith Arndt pare in grande spolvero, la Johansson spera in qualcosa di più del solito, amarissimo piazzamento.
Infine c'è una Nederland Bloeit con Van Vleuten (seconda nella generale nel 2010) e quella Marianne Vos che, con la condizione palesata tra Valladolid e Durango, pare capace di tutto. Anche di vincerla, l'Emakumeen Bira. Soprattutto di vincerla. Del resto per lei non sarebbe altro che un bellissimo déjà vu.