Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della ventunesima tappa del Giro d'Italia.
Alberto Contador (Saxo Bank)da Raisport
«È incredibile, sono emozionatissimo, penso sia un finale da sogno con questa piazza piena. Non credo di aver vinto da solo, ha vinto tutta la squadra con me. Io non mi emoziono facilmente ma devo riconoscere che questa volta, a differenza delle altre, sono parecchio emozionato».
Danilo Di Luca (Katusha)da Raisport
«Oggi me la sono presa molto con calma, per me l'importante è stato finire questo Giro d'Italia in crescendo. Per me è stato anche importante ritrovare il pubblico qui a Milano, ho dei ricordi molto belli. Il vero Danilo Di Luca lo rivedremo alla Vuelta, è il mio obiettivo sin dall'inizio della stagione. Ora riposerò un po' e poi cominceremo la preparazione. La classifica della Vuelta? Vedremo, l'importante sarà essere protagonisti. Poi la prossima stagione sicuramente andrà meglio di questa».
David Millar (Garmin-Cérvelo)da Raisport
«Sono molto soddisfatto della mia prova, non pensavo di poter andare così forte oggi. Ovviamente è presto per dire se ho fatto bene perchè attendiamo tutti lo show di Contador (Millar ha parlato prima della partenza dello spagnolo, ndr). Di questo Giro ricorderò sicuramente la tragedia di Weylandt: spero che tutti abbiamo imparato qualcosa da questa vicenda, specialmente gli organizzatori».
Vincenzo Nibali (Liquigas)da Raisport
«Sono contento alla fine, a distanza di un anno sono riuscito a centrare tre podi. È stato uno scontro bellissimo con Scarponi, l'anno scorso ho battuto lui, quest'anno lui ha battuto me, però sono contento lo stesso. Due giornate sono andate un po' storte, quella di ieri, dove son partito che stavo bene e poi nel finale ho accusato un po', e quella del Gardeccia, però ho 26 anni, posso ancora migliorare e sperare di far meglio in futuro. Questo Giro mi è servito molto a capire quali sono i limiti da migliorare. Il Contador di quest'anno secondo me è stato il più forte di sempre. Al Tour de France non ci vado perchè voglio andarci più fresco: il Giro d'Italia di quest'anno è stato duro, anche più duro di quello dell'anno scorso. Ho sprecato tante energie anche prima dell'inizio del Giro. Infine c'è Ivan Basso che lo sta preparando veramente bene. Però voglio tornarci, è la corsa che mi ha lanciato e ci tengo particolarmente. Comunque ne riparleremo dopo i campionati italiani».
Mikel Nieve (Euskaltel)da Raisport
«Ero venuto a questo Giro per lavorare per Antón, è andata diversamente. Torniamo a casa decisamente contenti per le due tappe che ci portiamo».
MIchele Scarponi (Lampre-ISD)da Raisport
«Io e Nibali abbiam combattuto fino ad oggi e penso che ne usciamo entrambi soddisfatti. Personalmente dopo l'Etna ho accusato un po' il colpo ed ho corso come mi veniva meglio. Questa è una grandissima annata, per il momento riposo un po'».
«È incredibile, sono emozionatissimo, penso sia un finale da sogno con questa piazza piena. Non credo di aver vinto da solo, ha vinto tutta la squadra con me. Io non mi emoziono facilmente ma devo riconoscere che questa volta, a differenza delle altre, sono parecchio emozionato».
«Oggi me la sono presa molto con calma, per me l'importante è stato finire questo Giro d'Italia in crescendo. Per me è stato anche importante ritrovare il pubblico qui a Milano, ho dei ricordi molto belli. Il vero Danilo Di Luca lo rivedremo alla Vuelta, è il mio obiettivo sin dall'inizio della stagione. Ora riposerò un po' e poi cominceremo la preparazione. La classifica della Vuelta? Vedremo, l'importante sarà essere protagonisti. Poi la prossima stagione sicuramente andrà meglio di questa».
«Sono molto soddisfatto della mia prova, non pensavo di poter andare così forte oggi. Ovviamente è presto per dire se ho fatto bene perchè attendiamo tutti lo show di Contador (Millar ha parlato prima della partenza dello spagnolo, ndr). Di questo Giro ricorderò sicuramente la tragedia di Weylandt: spero che tutti abbiamo imparato qualcosa da questa vicenda, specialmente gli organizzatori».
«Sono contento alla fine, a distanza di un anno sono riuscito a centrare tre podi. È stato uno scontro bellissimo con Scarponi, l'anno scorso ho battuto lui, quest'anno lui ha battuto me, però sono contento lo stesso. Due giornate sono andate un po' storte, quella di ieri, dove son partito che stavo bene e poi nel finale ho accusato un po', e quella del Gardeccia, però ho 26 anni, posso ancora migliorare e sperare di far meglio in futuro. Questo Giro mi è servito molto a capire quali sono i limiti da migliorare. Il Contador di quest'anno secondo me è stato il più forte di sempre. Al Tour de France non ci vado perchè voglio andarci più fresco: il Giro d'Italia di quest'anno è stato duro, anche più duro di quello dell'anno scorso. Ho sprecato tante energie anche prima dell'inizio del Giro. Infine c'è Ivan Basso che lo sta preparando veramente bene. Però voglio tornarci, è la corsa che mi ha lanciato e ci tengo particolarmente. Comunque ne riparleremo dopo i campionati italiani».
«Ero venuto a questo Giro per lavorare per Antón, è andata diversamente. Torniamo a casa decisamente contenti per le due tappe che ci portiamo».
«Io e Nibali abbiam combattuto fino ad oggi e penso che ne usciamo entrambi soddisfatti. Personalmente dopo l'Etna ho accusato un po' il colpo ed ho corso come mi veniva meglio. Questa è una grandissima annata, per il momento riposo un po'».