Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della ventesima tappa del Giro d'Italia.
Vasili Kiryienka (Movistar)da Raisport
«Oggi è stato un gran giorno per me ma anche per la mia squadra, volevamo assolutamente ricordare il nostro compagno di squadra Xavi Tondo: ho vinto bene e in una tappa molto difficile; sono sicuro che se Tondo fosse stato qui avrebbe provato a vincere nello stesso modo. Tre anni fa ho vinto un'altra tappa ed ero al mio primo Giro e oggi ho visto tanta gente che mi incitava e che si aspettava una fuga e una vittoria: sono arrivato al traguardo molto emozionato, un po' anche triste però sono contento di quello che ho fatto. Come squadra abbiamo preferito restare al Giro e questa vittoria è stato il miglior modo per ricordare Xavi».
Alberto Contador (Saxo Bank)da Raisport
«Oggi è stata un'altra giornata piuttosto difficile e faticosa: la fuga davanti era molto numerosa e abbiamo dovuto difenderci. Sono soddisfatto, la vittoria era anche possibile, ma nel finale ho preferito controllare gli avversarsi, soprattutto Nibali e Scarponi. È difficile dire con certezza la forma che si ha: io so solo che non sono mai stato bene come ora. Domani sarà un'altra grande giornata, Nibali non è molto contento che abbiano accorciato la cronometro, dal canto mio cercherò di non rischiare niente per non compromettere la corsa che ho fatto fino ad ora».
Gianluca Brambilla (Colnago-CSF)da Raisport
«Mi sono stupito da solo, sono molto contento, ho fatto un po' l'elastico finché questo elastico non si è rotto. Stare con i più forti al mondo è stato difficile, ho tenuto duro: in discesa non ho mollato un metro e anche nell'ultima salita sono salito a tutta. Ho concluso con un bel piazzamento e un distacco limitato: la cosa che mi rende più felice è quella di avere ancora una buona condizione alla terza settimana e mi fa sperare bene per il futuro».
Michele Scarponi (Lampre-ISD)da Raisport
«Oggi è stata durissima, è stato uno sforzo davvero importante, la tappa era lunghissima e la Liquigas ha fatto un forcing notevole: per domani invece della cronometro era meglio una passerella».
Vincenzo Nibali (Liquigas)da Raisport
«Se la cronometro di domani fosse più lunga sarebbe sicuramente meglio per me: oggi è stata una tappa dura, abbiamo sofferto tutti; ho provato a giocarmi la tappa nel finale ma Scarponi è andato meglio oggi di ieri. Alberto è andato veramente forte a questo Giro ma io e Scarponi ce le siamo suonate di santa ragione. Stamattina, dopo la prima ora di corsa c'è stato un rallentamento in gruppo e un ragazzo della Rabobank mi è caduto vicino mentre stavo bevendo; per un'ora e mezza m'ha fatto male il polpaccio e non mi sono accorto che s'era rotto il freno davanti, l'ho notato solo quando mi sono portato davanti nella discesa dal Colle delle Finestre. Non avevo studiato attacchi per la discesa perché sapevo che dopo c'era ancora da scalare il Sestriere ed è una di quelle salite in cui si fa velocità quando si è in due o tre ma da soli è veramente difficile arrivare al traguardo».
Stefano Garzelli (Acqua & Sapone)da Raisport
«Oggi sono stato fortunato, è andata bene che ieri abbiamo fatto un bel lavoro che mi ha permesso di raccimolare qualche punto. Oggi è stata una giornataccia però è positivo che arriviamo alla fine del Giro con la Maglia Verde che è un ottimo risultato anche se non è arrivata la vittoria di tappa. Non ho rimpianti perché io ho fatto il massimo, vincere al Giro non è mai facile e nella tappa del Gardeccia ho trovato un Nieve molto forte. Ho vinto la Maglia Verde nel Giro del Centenario e nel Giro dei 150 anni dell'Unità d'Italia sono certamente bei ricordi che mi porterò dietro: ho un contratto con l'Acqua e Sapone anche per il 2012, in questo Giro ho dimostrato di essere ancora all'altezza e quindi farò ancora il prossimo anno e poi saluterò tutti».
Joaquím Rodríguez (Katusha)da Raisport
«Ho provato molte volte a cercare di vincere una tappa a questo Giro, ma mi è sempre mancato qualcosa. La cosa importante è che io stavo bene e che abbiamo lavorato bene: domani sarà un'altra corsa, ci sarà da fare una grande crono per difendere la quinta posizione che sarebbe un grande risultato per tutta la squadra».
Bjarne Riis (tm Saxo Bank)da Raisport
«Il fatto che Contador vada forte non è una sorpresa, ha fatto un grande Giro e sono molto contento. L'obiettivo ora è il Tour, abbiamo lavorato per preparare prima il Giro e poi il Tour: non so se sarà questo l'anno in cui Alberto tenterà di vincere tutti e tre i Grandi Giri; ora siamo ancora al Giro e per il resto c'è tempo. Oggi avevamo pensato che vincere qui a Sestriere sarebbe stato bello, ma Kiryenka è andato veramente forte là davanti e non è facile chiudere 5 minuti, in più non c'è stata bagarre tra i favoriti e questo ha avvantaggiato il bielorusso. Mi sembra ingiusto parlare oggi se il Tour può rifiutare o no Contador, il regolamento dice che lui è libero di correre e può correre».
John Gadret (Ag2r La Mondiale)da Raisport
«Mi restano da fare solo 30 km in questo Giro e mi devo attaccare a tutto quello che ho: io e Rodriguez ci somigliamo molto a cronometro e vedremo come sarà domani. Nell'attacco di oggi ho pensato solo a difendere la mia posizione, non ho pensato a Rodriguez, non ho pensato al podio, ho pensato però a Marco Pantani perchè io sono un attaccante».
«Oggi è stato un gran giorno per me ma anche per la mia squadra, volevamo assolutamente ricordare il nostro compagno di squadra Xavi Tondo: ho vinto bene e in una tappa molto difficile; sono sicuro che se Tondo fosse stato qui avrebbe provato a vincere nello stesso modo. Tre anni fa ho vinto un'altra tappa ed ero al mio primo Giro e oggi ho visto tanta gente che mi incitava e che si aspettava una fuga e una vittoria: sono arrivato al traguardo molto emozionato, un po' anche triste però sono contento di quello che ho fatto. Come squadra abbiamo preferito restare al Giro e questa vittoria è stato il miglior modo per ricordare Xavi».
«Oggi è stata un'altra giornata piuttosto difficile e faticosa: la fuga davanti era molto numerosa e abbiamo dovuto difenderci. Sono soddisfatto, la vittoria era anche possibile, ma nel finale ho preferito controllare gli avversarsi, soprattutto Nibali e Scarponi. È difficile dire con certezza la forma che si ha: io so solo che non sono mai stato bene come ora. Domani sarà un'altra grande giornata, Nibali non è molto contento che abbiano accorciato la cronometro, dal canto mio cercherò di non rischiare niente per non compromettere la corsa che ho fatto fino ad ora».
«Mi sono stupito da solo, sono molto contento, ho fatto un po' l'elastico finché questo elastico non si è rotto. Stare con i più forti al mondo è stato difficile, ho tenuto duro: in discesa non ho mollato un metro e anche nell'ultima salita sono salito a tutta. Ho concluso con un bel piazzamento e un distacco limitato: la cosa che mi rende più felice è quella di avere ancora una buona condizione alla terza settimana e mi fa sperare bene per il futuro».
«Oggi è stata durissima, è stato uno sforzo davvero importante, la tappa era lunghissima e la Liquigas ha fatto un forcing notevole: per domani invece della cronometro era meglio una passerella».
«Se la cronometro di domani fosse più lunga sarebbe sicuramente meglio per me: oggi è stata una tappa dura, abbiamo sofferto tutti; ho provato a giocarmi la tappa nel finale ma Scarponi è andato meglio oggi di ieri. Alberto è andato veramente forte a questo Giro ma io e Scarponi ce le siamo suonate di santa ragione. Stamattina, dopo la prima ora di corsa c'è stato un rallentamento in gruppo e un ragazzo della Rabobank mi è caduto vicino mentre stavo bevendo; per un'ora e mezza m'ha fatto male il polpaccio e non mi sono accorto che s'era rotto il freno davanti, l'ho notato solo quando mi sono portato davanti nella discesa dal Colle delle Finestre. Non avevo studiato attacchi per la discesa perché sapevo che dopo c'era ancora da scalare il Sestriere ed è una di quelle salite in cui si fa velocità quando si è in due o tre ma da soli è veramente difficile arrivare al traguardo».
«Oggi sono stato fortunato, è andata bene che ieri abbiamo fatto un bel lavoro che mi ha permesso di raccimolare qualche punto. Oggi è stata una giornataccia però è positivo che arriviamo alla fine del Giro con la Maglia Verde che è un ottimo risultato anche se non è arrivata la vittoria di tappa. Non ho rimpianti perché io ho fatto il massimo, vincere al Giro non è mai facile e nella tappa del Gardeccia ho trovato un Nieve molto forte. Ho vinto la Maglia Verde nel Giro del Centenario e nel Giro dei 150 anni dell'Unità d'Italia sono certamente bei ricordi che mi porterò dietro: ho un contratto con l'Acqua e Sapone anche per il 2012, in questo Giro ho dimostrato di essere ancora all'altezza e quindi farò ancora il prossimo anno e poi saluterò tutti».
«Ho provato molte volte a cercare di vincere una tappa a questo Giro, ma mi è sempre mancato qualcosa. La cosa importante è che io stavo bene e che abbiamo lavorato bene: domani sarà un'altra corsa, ci sarà da fare una grande crono per difendere la quinta posizione che sarebbe un grande risultato per tutta la squadra».
«Il fatto che Contador vada forte non è una sorpresa, ha fatto un grande Giro e sono molto contento. L'obiettivo ora è il Tour, abbiamo lavorato per preparare prima il Giro e poi il Tour: non so se sarà questo l'anno in cui Alberto tenterà di vincere tutti e tre i Grandi Giri; ora siamo ancora al Giro e per il resto c'è tempo. Oggi avevamo pensato che vincere qui a Sestriere sarebbe stato bello, ma Kiryenka è andato veramente forte là davanti e non è facile chiudere 5 minuti, in più non c'è stata bagarre tra i favoriti e questo ha avvantaggiato il bielorusso. Mi sembra ingiusto parlare oggi se il Tour può rifiutare o no Contador, il regolamento dice che lui è libero di correre e può correre».
«Mi restano da fare solo 30 km in questo Giro e mi devo attaccare a tutto quello che ho: io e Rodriguez ci somigliamo molto a cronometro e vedremo come sarà domani. Nell'attacco di oggi ho pensato solo a difendere la mia posizione, non ho pensato a Rodriguez, non ho pensato al podio, ho pensato però a Marco Pantani perchè io sono un attaccante».