Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della diciannovesima tappa del Giro d'Italia.
Paolo Tiralongo (Astana)da Raisport
«Sono felicissimo, l'ho cercata e voluta tutti i giorni e finalmente la squadra mi ha concesso un giorno di libertà. Ho provato in tutti i modi, sto bene, la condizione migliora tappa dopo tappa: è stata proprio una vittoria di squadra. Questo successo è per tutti i miei tifosi e per mia moglie che mi sta sempre a fianco e mi supporta: dopo una vita da gregario a tirare per gli altri finalmente ho ottenuto il mio obiettivo. Quando sono scattato ho fatto finta di tirare a tutta come se avessi un compagno alle spalle anche se agli ultimi 2 km ero già al limite. Con Alberto siamo molto amici e c'è grande rispetto: è stato lui che a 6 km dall'arrivo mi ha detto che era il momento buono per scattare e quando mi ha ripreso mi ha affincato, mi ha incitato e mi ha fatto un po' rifiatare: per il legame che c'è tra noi sapevo che in volata non mi avrebbe sorpassato; fortuna che mi ha preso solo nel finale perché sennò non sarei riuscito a tenerlo. Ringrazio davvero tanto Alberto, è un fuoriclasse importantissimo per il ciclismo».
Alberto Contador (Saxo Bank)da Raisport
«È stata una tappa incredibile e sono molto contento perché anche oggi c'era un pubblico incredibile. Oggi la gamba era molto buona e quando ci sono delle buon opportunità bisogna sempre cercare di approfittarne: oggi davanti avevo un grande amico e sono più contento che abbia vinto Paolo piuttosto che l'avessi fatto io; per lui è una vittoria importantissima, l'anno scorso ha lavorato tantissimo per me, era un corridore imprescindibile anche al Tour. Certo, ora che ha vinto una tappa al Giro costerà molto di più (ride), però se ce ne sarà la possibilità mi piacerebbe correre di nuovo con lui».
Danilo Di Luca (Katusha)da Raisport
«Oggi le abbiamo provate tutte per vincere la tappa, peccato per Joaquím che non c'è riuscito ma per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto perché per la prima volta ho avuto le sensazioni giuste, finalmente buone: siamo alla 19a tappa e penso che questo sia proprio un bel segnale».
Michele Scarponi (Lampre-ISD)da Raisport
«Siamo al Giro d'Italia ed è normale che tutti vogliano attaccare: poi siamo alla terzultima tappa quindi mi aspettavo che sarebbe stata una tappa molto tirata. Nel finale mi sono staccato e ho perso qualche secondo, non è stata una buona giornata. Oggi ho pensato solo alla tappa di oggi e da domani penserò a quella di domani: ora però sono stanco».
Vincenzo Nibali (Liquigas)da Raisport
«Quella di Tiralongo è stata una vittoria meritata e importante; Contador ha dimostrato ancora una volta di essere il più forte. Io sono riuscito a rosicchiare qualche secondo ma ancora non basta per il secondo posto. Domani? Più o meno come oggi».
Stefano Garzelli (Acqua & Sapone)da Raisport
«La maglia verde è molto importante per me ma oggi non è andata bene visto tutto il lavoro che ha fatto la squadra. Domani ci sarà una tappa lunga e con tanti punti in palio: è un Giro un po' pazzo perché con la pianura all'inizio tutti vogliono andare in fuga, andrà anche domani ma spero non dopo 190 km. Adesso dipenderà molto da come si evolve la corsa perché normalmente Contador non fa gli sprint per i gpm ma lo costringeranno a stare davanti sarà difficile per me. Oggi negli ultimi 10 km ho cercato di recuperare un po' in vista di domani perché le forze sono poche e bisogna gestirle bene: oggi siamo andati forte tutto il giorno, abbiamo preso tanta acqua, c'è stanchezza e domani anche nei 5 km del Sestriere potrebbe succedere di tutto».
Massimo Codol (Acqua & Sapone)da Raisport
«Oggi ho sofferto molto, siamo partiti a tutta a abbiamo dovuto chiudere subito su una fuga perché eravamo rimasti fuori; poi è andata via un'altra fuga e abbiamo di nuovo lavorato noi per avvicinarci, in pianura però c'è stata una caduta e il gruppo s'è spezzato. Sul Mottarone Stefano è stato bravo a rientrato ma alla fine è stato un peccato perché abbiamo fatto tanta fatica solo per pochi punti».
Eros Capecchi (Liquigas)da Raisport
«Oggi è stata una giornata molto difficile anche per il maltempo: io non sto benissimo, mi sento un po' raffreddato e sicuramente ho pagato anche il grande sforzo di ieri. Sul Mottarone ho provato a tenere duro per stare vicino a Vincenzo ma quando ho visto che facevo troppo fatica mi sono rialzato per cercare di risparmiare qualche energia per domani: non troppe comunque anche perché ci siamo staccati presti e siamo dovuti venire al traguardo a tutta».
«Sono felicissimo, l'ho cercata e voluta tutti i giorni e finalmente la squadra mi ha concesso un giorno di libertà. Ho provato in tutti i modi, sto bene, la condizione migliora tappa dopo tappa: è stata proprio una vittoria di squadra. Questo successo è per tutti i miei tifosi e per mia moglie che mi sta sempre a fianco e mi supporta: dopo una vita da gregario a tirare per gli altri finalmente ho ottenuto il mio obiettivo. Quando sono scattato ho fatto finta di tirare a tutta come se avessi un compagno alle spalle anche se agli ultimi 2 km ero già al limite. Con Alberto siamo molto amici e c'è grande rispetto: è stato lui che a 6 km dall'arrivo mi ha detto che era il momento buono per scattare e quando mi ha ripreso mi ha affincato, mi ha incitato e mi ha fatto un po' rifiatare: per il legame che c'è tra noi sapevo che in volata non mi avrebbe sorpassato; fortuna che mi ha preso solo nel finale perché sennò non sarei riuscito a tenerlo. Ringrazio davvero tanto Alberto, è un fuoriclasse importantissimo per il ciclismo».
«È stata una tappa incredibile e sono molto contento perché anche oggi c'era un pubblico incredibile. Oggi la gamba era molto buona e quando ci sono delle buon opportunità bisogna sempre cercare di approfittarne: oggi davanti avevo un grande amico e sono più contento che abbia vinto Paolo piuttosto che l'avessi fatto io; per lui è una vittoria importantissima, l'anno scorso ha lavorato tantissimo per me, era un corridore imprescindibile anche al Tour. Certo, ora che ha vinto una tappa al Giro costerà molto di più (ride), però se ce ne sarà la possibilità mi piacerebbe correre di nuovo con lui».
«Oggi le abbiamo provate tutte per vincere la tappa, peccato per Joaquím che non c'è riuscito ma per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto perché per la prima volta ho avuto le sensazioni giuste, finalmente buone: siamo alla 19a tappa e penso che questo sia proprio un bel segnale».
«Siamo al Giro d'Italia ed è normale che tutti vogliano attaccare: poi siamo alla terzultima tappa quindi mi aspettavo che sarebbe stata una tappa molto tirata. Nel finale mi sono staccato e ho perso qualche secondo, non è stata una buona giornata. Oggi ho pensato solo alla tappa di oggi e da domani penserò a quella di domani: ora però sono stanco».
«Quella di Tiralongo è stata una vittoria meritata e importante; Contador ha dimostrato ancora una volta di essere il più forte. Io sono riuscito a rosicchiare qualche secondo ma ancora non basta per il secondo posto. Domani? Più o meno come oggi».
«La maglia verde è molto importante per me ma oggi non è andata bene visto tutto il lavoro che ha fatto la squadra. Domani ci sarà una tappa lunga e con tanti punti in palio: è un Giro un po' pazzo perché con la pianura all'inizio tutti vogliono andare in fuga, andrà anche domani ma spero non dopo 190 km. Adesso dipenderà molto da come si evolve la corsa perché normalmente Contador non fa gli sprint per i gpm ma lo costringeranno a stare davanti sarà difficile per me. Oggi negli ultimi 10 km ho cercato di recuperare un po' in vista di domani perché le forze sono poche e bisogna gestirle bene: oggi siamo andati forte tutto il giorno, abbiamo preso tanta acqua, c'è stanchezza e domani anche nei 5 km del Sestriere potrebbe succedere di tutto».
«Oggi ho sofferto molto, siamo partiti a tutta a abbiamo dovuto chiudere subito su una fuga perché eravamo rimasti fuori; poi è andata via un'altra fuga e abbiamo di nuovo lavorato noi per avvicinarci, in pianura però c'è stata una caduta e il gruppo s'è spezzato. Sul Mottarone Stefano è stato bravo a rientrato ma alla fine è stato un peccato perché abbiamo fatto tanta fatica solo per pochi punti».
«Oggi è stata una giornata molto difficile anche per il maltempo: io non sto benissimo, mi sento un po' raffreddato e sicuramente ho pagato anche il grande sforzo di ieri. Sul Mottarone ho provato a tenere duro per stare vicino a Vincenzo ma quando ho visto che facevo troppo fatica mi sono rialzato per cercare di risparmiare qualche energia per domani: non troppe comunque anche perché ci siamo staccati presti e siamo dovuti venire al traguardo a tutta».