Giro d'Italia 2011: Da qui la corsa si fa su Scarponi - Maglia rosa ipotecata, si lotta solo per il secondo posto
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- Igor Antón Hernández [12]
- Joaquim Rodríguez Oliver [13]
- John Gadret [14]
- José Humberto Rujano Guillén [15]
- Michele Scarponi [16]
- Mikel Nieve Ituralde [17]
- Roman Kreuziger [18]
- Vincenzo Nibali [19]
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Salita per tutti quest'oggi da Belluno a Nevegal, ma nel bilancio di fine tappa qualcuno sale e qualcuno scende. Le cronoscalate forse fanno emergere i reali valori dei corridori fotografando la condizione di chi lotta per una posizione migliore in classifica. E allora cosa ci hanno detto i 7,3 km di salita all'8% tra Caleipo e l'arrivo di Nevegal? Qualora avesse avuto bisogno di conferme, Contador sta correndo il suo miglior GT di sempre e forse non è mai stato così forte in salita. E oggi il madrileno infliggendo nel tratto in salita 47" a Nibali, 42" a Scarponi e 33" a Rujano ha dato una dimostrazione di forza più netta di quelle ammirate sull'Etna o sul Grossglockner. Mentre sul traguardo i suoi avversari lottavano sul filo dei secondi, lui è andato a infliggere distacchi importanti scendendo sotto il muro dei 29 minuti e andando oltre i 26 km/h di media.
E gli altri? Chi tra i big e i pretendenti al podio ha dato segnali importanti? I nostri Nibali e Scarponi hanno dato continuità ai valori espressi durante l'ultimo terribile week-end. I due vanno ancora molto forte: Vincenzo è costante, Michele invece sta tirando fuori tutta la sua classe per sopperire a un fisiologico calo di forma. I due insomma si equivalgono e, deposte anche nelle dichiarazioni le armi per contrastare Contador, si attaccheranno in quest'ultima settimana nel tentativo di conquistare un secondo posto quanto mai onorevole quest'anno. Nibali ha dalla sua il vantaggio dell'ultima crono piatta di Milano ma nelle prossime tappe sarà necessario andare a limare quei 47" di ritardo dal capitano blu-fucsia, magari a colpi di abbuono.
L'unico che può ancora mettersi in mezzo tra i due italiani è solo José Rujano. Il venezuelano oggi ha dimostrato di aver recuperato bene le fatiche del fine settimana piazzandosi quanto nella crono ma facendo segnare il secondo miglior tempo nel tratto in salita. Lasciando a parte Contador, quando la strada sale, è ancora il corridore dell'Androni il più forte? Sembra di si e qualora José volesse abbandonare il progetto di rivincere una tappa o la maglia verde, dedicandosi solo alla conquista del podio, ne vedremo davvero delle belle. Il terzo gradino del podio è a poco più di 3 minuti e mezzo e chissà se quella tappa del Finestre farà tornare in mente al venezuelano l'inatteso terzo posto del 2005. Sarebbe un vero e proprio miracolo finire sul podio a Milano e per fare ciò si deve solo attaccare. Qui entra in gioco anche l'atteggiamento del padrone della corsa che in base a come si muoverà potrà dettare le strategie di chi lotta per il secondo posto.
Guardando alla prestazione di Gadret sembra invece a rischio il suo quarto posto a favore di Rujano che così potrebbe quanto meno far bissare alla sua squadra la posizione conquistata lo scorso anno con Scarponi. Invece si fa interessante anche la lotta per entrare nella lusinghiera Top 5. Al momento ci sono 4 corridori in 30" tutti in odore di 5^ piazza. La corsa si fa su Rujano, ma anche su Gadret (che conserva 1'35" sul venezuelano) autore oggi di una prestazione non all'altezza della cronoscalata di Plan de Corones. Dunque Nieve, Menchov e Kreuziger possono ancora dare un gran contributo alla spettacolarità di questo Giro. Lo spagnolo però oggi ha fatto vedere di non aver smaltito affatto le tossine della lunga giornata di domenica e forse subirà il ritorno degli altri due corridori apparsi oggi quanto mai solidi. Una eventuale flessione di Nieve darebbe però via libera a qualche bell'azione di Anton che è a soli 100 secondi dalla Top 5. Ma i giochi di classifica per questi corridori potrebbero anche essere accantonati a favore di un successo parziale. Joaquin Rodriguez, venuto al Giro con altre velleità, sicuramente preferirà tornare a casa con la vittoria di una tappa che con un quinto posto tuttavia ancora alla portata. I due obiettivi però possono coincidere. Non solo per lui ma anche per gli altri quindi non c'è da sorprendersi se nei prossimi giorni le squadre di questi corridori tenteranno di tenere cucita la corsa dando una mano a quella Saxo Bank che senza problemi né clamori scorterà il proprio capitano in quest'ultima settimana del Giro. La teoria dell'imboscata, tanto invocata la scorsa settimana, sembra un'ipotesi quanto mai lontana. Semmai potrà essere applicabile ai danni del secondo in classifica in giù.