Coppa delle Nazioni 2011: Molard addenta la vittoria - Gli azzurri quinto, sesto e settimo

dal nostro inviato

 Dopo il Belgio, arriva subito il momento della Francia sulle strade toscane, con i transalpini che così continuano a recitare il ruolo di protagonisti nella Coppa delle Nazioni, challenge in cui dopo le tre prove precedentemente disputate si sono ritrovati in testa alla classifica. Ad esultare sul traguardo di Casciana Alta è infatti Rudy Molard, classe 1989, che nella volata ristretta ha avuto ragione dei 3 compagni d'avventura riusciti ad evadere nel finale e che hanno reso così amara la giornata dell'Italia. I ragazzi di Amadori infatti hanno dominato lo sprint del gruppo ma sono stati costretti nuovamente ad accontentarsi di piazzamenti di rincalzo, nonostante il finale (che ben si addiceva alle caratteristiche dei nostri) abbia rivelato come la tappa odierna si sia in realtà dimostrata meno severa del previsto.

La corsa, scattata da Follonica in provincia di Grosseto, parte subito a spron battuto, con la prima ora di gara che vola via a quasi 50 di media, il che rende molto difficile qualsiasi tentativo d'avanscoperta. Poco quindi da segnalare, se non il traguardo volante di Donoratico vinto dal tedesco Mayer (nuovo leader di specialità) e un tentativo a due del francese Elissonde e del kazako Ayazbayev, esauritosi al novantesimo chilometro dopo aver toccato un vantaggio massimo di 40". Passano poco meno di dieci chilometri e finalmente si registra il primo serio tentativo d'attacco: a portarlo sono il belga Wellens (leader dei Gpm, che transita per primo anche a Lajatico, seconda asperità di giornata) ed il lussemburghese Jungels, ottimo passista che lo scorso anno tra gli juniores si laureò campione del mondo a cronometro. I due viaggiano di buona lena e guadagnano fino ad 1'50" sul gruppo, da cui si registrano sporadici tentativi di allungo. Poco dopo il 120esimo chilometro sui due battistrada si riportano Novikau, Waeytens, il campione europeo Gawronski ed il portoghese Gonçalves ma il gruppo controlla la situazione lasciando al massimo una trentina di secondi di margine. I chilometri che separano i corridori dall'arrivo iniziano a diminuire ed il più convinto nella riuscita del tentativo è il bielorusso Siarhei Novikau, che corre in Italia nelle file della Palazzago, che stacca gli ex compagni di avventura e si invola solitario quando all'arrivo mancano circa 25 chilometri. La sua azione è buona, anche se non supera mai la trentina di secondi di vantaggio ed ha termine all'incirca ai meno dieci. La calma però ha breve durata poichè nell'arco di un paio di chilometri si sviluppa un tentativo con tredici atleti da cui però resta fuori l'Italia, costretta così in questa situazione ad accollarsi l'onere dell'inseguimento: in testa vanno due francesi (Tortelier e Molard), il temibile Van der Sande, il kazako Lutsenko già sul podio ieri oltre a Simon Casulleras, Dzamastagic, Silvestre, Priedler, Ries, Pokidov, Juul-Jensen, Moazemi Goudarzi e Novikau (quest'ultimo rimasto in testa dopo essere stato raggiunto). Drappello variegato e pericoloso che costringe così il gruppo, guidato dai nostri, a cercar di trovare le contromisure il prima possibile ed è con l'approssimarsi del traguardo che la situazione evolve ulteriormente: il gruppo torna compatto ma ai -4 attacca il francese Tortelier, che resiste in testa per un chilometro mentre il gruppo viaggia ad una decina di secondi di distacco; il generoso spagnolo Simon Casulleras ci prova quindi ai -2 portandosi appresso il Lutsenko e poi in seconda battuta Molard e il ceco della Trevigiani Jakub Novak.

È questa l'azione decisiva: i quattro continuano ad andare di comune accordo e all'ultimo chilometro restano imprendibili per il gruppo. Non resta quindi che commentare la volata, dove Molard si dimostra il più fresco di tutti e batte il pur bravissimo Lutsenko che per il secondo giorno consecutivo deve accontentarsi di un posto sul podio diverso dal primo. A pochi secondi giungono Simon Casulleras e Novak mentre a 9" il gruppo viene regolato in successione da Battaglin, Colbrelli e Puccio che con i loro piazzamenti aumentano così i rimpianti per la gestione del finale (gli azzurri si sono infatti impegnati per chiudere sul tentativo dei tredici, trovandosi così sorpresi sulla successiva azione). Completano la top-ten Bardet (che resta così tra i favoriti al successo finale), Tsatevich e Ries, 11esimo il leader De Bie mentre anche Aru termina non lontano dai primi (14esimo) mentre va segnalato il ritiro dell'australiano Jay McCarthy, evidentemente in non buone condizioni fisiche.

In classifica comanda ora il kazako Lutsenko (vincitore da juniores di un titolo asiatico in linea) con 9" sul primo lotto di atleti (tra cui Colbrelli, terzo, e Aru, nono) ma la Lucca-Montecatini di domani col suo percorso insidioso (tra le altre ascese vi sarà il celebre San Baronto) dovrebbe nuovamente rivoluzionare la classifica generale.