Coppi e Bartali 2011: Belletti allo sprint, Androni al tic-tac - Sella leader dopo la prima giornata
- Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2011 [1]
- Androni Giocattoli - C.I.P.I. 2011 [2]
- Colnago - CSF Inox 2011 [3]
- Liquigas - Cannondale 2011 [4]
- Alessandro Vanotti [5]
- Andrea Grendene [6]
- Diego Ulissi [7]
- Domenico Pozzovivo [8]
- Emanuele Sella [9]
- José Humberto Rujano Guillén [10]
- José Rodolfo Serpa Pérez [11]
- Manuel Belletti [12]
- Uomini [13]
Quando si pensa all'Androni Giocattoli e alle squadre di Gianni Savio la prima caratteristica che viene in mente è il gran numero di scalatori puri sempre pronti ad andare all'attacco: oggi, però, nella seconda semitappa della prima giornata della Coppi e Bartali questa banda di piccoletti è andata a prendersi un incredibile vittoria nel campo che più d'ogni altro dovrebbe essergli ostile, la cronometro a squadre. Ai nastri di partenza della corsa, l'Androni presentava sì Ferrari e De Marchi (due che scalatori non sono) ma anche Sella, Serpa, Rujano, Ochoa, Vicioso e Rodríguez, tutti atleti minuti ma molto potenti: lungo i 15.6 km del percorso la squadra è volata a 50.6 km/h di media lasciandosi alle spalle tutte le avversarie.
Una prestazione così significa che il gruppo è in ottima forma e che ha trovato da subito un ottimo affiatamento con i nuovi innesti, su tutti lo spagnolo Angel Vicioso; un piccolo pensiero, però, va anche alla Tirreno-Adriatico e cosa avrebbe potuto fare in corsa la banda di Gianni Savio se fosse stata invitata; la risposta non la sapremo mai, quindi adesso è meglio goderseli in gara alla Coppi e Bartali e vedere come si comporteranno nelle prossime frazioni. Sicuramente il pronostico è tutto dalla loro parte e il ruolo di attore principale, stavolta potrebbe toccare ad Emanuele Sella, in maglia di leader dopo la tappa di oggi pomeriggio: il vicentino non vince una corsa da ottobre 2009 mentre in Italia l'ultima vittoria risale addirittura alla tappa di Tirano del Giro d'Italia 2008; finora in questo 2011 i piazzamenti tra i primi dieci sono ben otto ed i tempi potrebbero essere maturi per ottenere qualcosa in più.
I distacchi inflitti dall'Androni agli avversari più vicini non sono affatto rassicuranti anche perché oltre a due tappe impegnative a Gaggio Montano e Sassuolo, quest'anno bisognerà affrontare anche una cronometro individuale, 14.3 km tutti pianeggianti: lì la classifica potrebbe cambiare molto quindi sia certi che vedremo Sella, Serpa, Rujano e compagni correre all'attacco appena la strada tenderà a salire. Oggi pomeriggio secondo posto con 5" di ritardo per la Lampre, capitanata da Ulissi e Malori, mentre con lo stesso distacco è giunta al traguardo anche la FDJ di Casar e Vaugrenard; Pozzovivo e la sua Colnago hanno accusato un ritardo di 13" mentre si è difesa ottimamente la Adria Mobil che adesso ha Nose a soli 15" dalla vetta. Ritardi più pesanti per le altre squadre: 22" la Geox, 24" la De Rosa e 25" per l'Acqua & Sapone. Giornata nerissima, invece, per la Liquigas che vista la grande meticolosità con cui preparano questo tipo di prove era considerata una delle favorite: all'ultimo chilometri tutti gli atleti sono incredibilmente finiti a terra (Vanotti è stato portato via in ambulanza) compromettendo anche il risultato finale della corsa visto che hanno tagliato il traguardo con un tempo di 2'37" superiore a quello dell'Androni.
In mattina, invece, sempre a Riccione s'era disputata una semitappa in linea sull'ormai classico circuito da ripetere nove volte con la facile salitella di Scacciano. Dopo una fuga di Fioretti e Chaves il gruppo s'è ricompattato e negli ultimi due chilometri chi hanno pensato le cadute a creare scompiglio: tra coloro che sono stati tagliati fuori dallo sprint finale c'è anche la rivelazione delle volate di inizio stagione, il veronese Andrea Guardini. Ad esultare è stato, per la seconda volta in stagione, il romagnolo doc Manuel Belletti che quando corre vicino casa e con il tifo della sua gente riesce sempre a regalare gioie speciali: il corridore della Colnago è stato protagonista di un bellissimo sprint, riuscendo a trovare il varco giusto sulla destra e non calando mai la velocità nonostante una partenza un po' lunga. Buono anche il secondo posto di Andrea Grendene, passato in inverno al Team Type 1, che è rimasto a lungo al fianco di Belletti per poi cedere solamente negli ultimi metri.