Giro di Sardegna 2011: Sagan, bella vita a Porto Cervo - Peter vince nettamente su Ballan e Oss
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- Daniele Pietropolli [7]
- Peter Sagan [8]
- Stefano Pirazzi [9]
- Will Routley [10]
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L'anno scorso Peter Sagan fu una sorpresa. Non tanto per chi aveva imparato a conoscerlo di anno in anno, ma per le vittorie ed i piazzamenti inanellati sin da subito, a partire dalle ottime prestazioni al Tour Down Under per arrivare alla prima vittoria, alla Parigi-Nizza, seguita da una seconda nella Corsa verso il sole. Quest'anno, per Sagan, era tutto più difficile. Dopo un fantastico esordio tra i pro' (in realtà già dal 2009 era semiprofessionista e correva nella Dukla Trencin- Merida) la conferma poteva essere cosa non tanto scontata. Non per un talento come lui.
Esordisce nel 2011 a Donoratico e subito si accomoda ai piedi del podio. Al Trofeo Laigueglia doveva essere con i primi a giocarsi la vittoria, in alternativa a Simone Ponzi. È rimasto indietro ed ha pensato bene di regolare il gruppo inseguitore con una volata sublime, dando tre biciclette al secondo. Oggi, prima tappa del Giro di Sardegna, il massiccio talento della Liquigas-Cannondale s'è sbloccato. Nell'arrivo in leggera salita di Porto Cervo sono ammessi solo VIP e così va a finire che Peter Sagan si gioca la vittoria con Alessandro Ballan, il quale resta 50 metri indietro. Oggi l'iridato di Varese 2008 deve accontentarsi della piazza d'onore.
Dopo 7 km partono in due, il russo Arkimedes Arguelyes (Katusha) ed il canadese Will Routley (Team Spidertech Powered by C10). Il siciliano trapiantato in Toscana, Gianluca Randazzo (Miche Guerciotti), prova ad inseguire in solitaria. Sul primo Gpm, Cima Micalosi, Routley transita per primo seguito da Arguelyes. Randazzo insiste nell'inseguimento solitario a 6'10. Poco più indietro il gruppo, a 7'25". Gruppo che nell'arco di pochi chilometri riassorbe il siciliano della Miche. Mentre il vantaggio dei battistrada si attesta sui 7'40". La BMC di Ballan a questo punto si sobbarca il lavoro dell'inseguimento, facendo calare il vantaggio della coppia al comando sino a 6'24".
La stanchezza comincia a farsi sentire, là davanti, mentre dietro anche la Lampre-ISD, la Farnese Vini-Neri Sottoli e l'Acqua&Sapone danno un ottimo contributo alla ricucitura del gap. Il risultato è il dimezzamento del vantaggio, che scende intorno ai tre minuti. Sul secondo Gpm, San Pantaleo, Arguelyes scollina con Routley, poi abbandona la fin lì ottima compagnia del canadese e si invola solitario verso il traguardo. Mancano una quarantina di chilometri, se arrivasse compirebbe un'impresa mica da poco. Non arriverà. Il paio di minuti che l'atleta della Katusha ha sul gruppo tende a diminuire a poco a poco. Ai -20 dal traguardo la Liquigas di Nibai e Sagan (ma non solo) si porta in testa, il vantaggio di Arguelyes è sceso a 1'20".
Quando mancano 10 km al traguardo Arguelyes viene ripreso dal gruppo, portando a termine una fuga di ben 121 km. Mentre i big si preparano ai fuochi d'artificio Pirazzi tenta l'effetto sorpresa, con un allungo che non lo porterà da nessuna parte. Una volta ripreso il giovane Colnago-Csf Inox e con il gruppo allungatissimo, si porta in testa al gruppo Danilo Di Luca, con un attacco che fa ben sperare per il futuro. L'abruzzese è molto attivo, mentre alcuni atleti restano intruppati in coda. A Pulicinu inizia uno zampellotto che farà danni. Tra le parti lese troviamo Gasparotto e velocisti del calibro di Robbie McEwen ed Alessandro Petacchi. La corsa si anima. Quando mancano tremila metri all'arrivo la Liquigas, sempre in testa al gruppo, scandisce un ritmo così elevato che davanti restano solo in una dozzina. Sagan ed Oss per il momento stanno coperti, osservano gli avversari, prendono nota, prendono posizione in vista dello sprint finale. Nel raggio di un chilometro una ventina di atleti vanno a comporre il gruppo di testa, che tuttavia si ricompatta all'ultimo chilometro.
Sul traguardo di Porto Cervo Sagan anticipa un Alessandro Ballan apparso in forma anche sabato al Trofeo Laigueglia, dov'era andato in fuga insieme ad altri corridori di nome. Il podio è completato da un altro uomo Liquigas, Daniel Oss. Anch'egli, insieme a Sagan, nella prossima primavera potrà andare a caccia di risultati più che buoni nelle Classiche. Di fronte a questo Sagan, che anticipa tutti gli altri di 50 metri sul traguardo, c'è comunque ben poco da fare. Dinanzi a questo Sagan schiacciasassi, infatti, c'è solo il Mar Tirreno, oggi, domani l'arrivo in salita di Monte Ortobene.