Volta ao Algarve 2011: Cummings si prende tutto - Contador all'attacco sull'Alto de Malhão

Dopo che le prime due tappe avevano già ammantato di nobiltà l'edizione 2011 della Volta ao Algarve, coi successi di Philippe Gilbert mercoledì ad Albufeira, e di John Degenkolb (uno di cui tra qualche anno potremo dire le cose che diciamo oggi di Gilbert, appunto) ieri a Lagos, è inutile negare che oggi sull'Alto de Malhão tutti attendessero un rintocco suonato da Contador, che corre questi primi giorni del suo 2011 ciclistico con un'aura da miracolato. Accontentati a metà (tifosi o detrattori che fossero), Alberto ha sì intonato un brano dei suoi, ma ha lasciato l'esecuzione a metà, inchinandosi al vincitore di giornata, Stephen Cummings (nuovo leader della classifica) e a Tejay Van Garderen secondo.

I corridori in mattinata già si disponevano a disputare la tappa più dura della Volta, quando hanno saputo che, oltre a tutti i saliscendi, avrebbero dovuto fare 17 km in più rispetto ai 180 scarsi che erano previsti: una deviazione sul tracciato ha obbligato gli organizzatori a fare un giro più largo. Al km 12, dopo il primo traguardo volante di giornata (vinto da Farrar su Gilbert e Greipel), è partita la fuga buona, con Martijn Maaskant, Jesse Sergent, Anthony Ravard, William Clarke, Jarl Salomein e Rubén Martínez. I sei ci hanno messo 20 km per toccare il vantaggio massimo (4'10"), dopodiché è stata la Omega Pharma del capoclassifica Gilbert a proporre le prime manovre di inseguimento, coadiuvata più avanti dai portoghesi del Tavira. Dopo un centinaio di chilometri di tappa, Martínez è stato il primo dei battistrada a gettare la spugna, e in cima alla Portela do Barranco (a 60 km dal traguardo) si è staccato anche Ravard (che si è già messo in mostra all'Étoile des Bessèges qualche giorno fa), col margine per gli attaccanti sceso a poco più di un minuto.

Annullata la fuga a 46 km dal traguardo (con Salomein che, tra un piazzamento Gpm e l'altro, ha fatto in tempo a raggiungere Ricardo Mestre in testa alla relativa classifica), è iniziata la "vera" tappa: superato di slancio un altro Gpm ai -36 (aggiunto a causa della deviazione di percorso), con Poels a transitare in testa su Mestre (che ha così respinto il precedente assalto di Salomein, dando un senso al gran lavoro del suo Tavira), il gruppo si è frazionato in due tronconi, con la RadioShack molto attiva in testa (a beneficio di Tiago Machado), talmente pancia a terra da scavare in un lampo un paio di minuti di margine sulla seconda parte del plotone (a sua volta poi divisasi in due sottogruppi...).

Con la Saxo Bank (per Contador) e poi la Garmin ad affiancare la RadioShack alla testa dell'ottantina di componenti del gruppo principale, la lotta per prendere in testa l'inizio della salita finale all'Alto de Malhão (tre chilometri all'insù fino al traguardo), via via più furibonda, ha prodotto un'accelerazione che ha messo tutti in fila per metà ascesa, alle spalle dei Saxo. E a un chilometro e mezzo dalla meta, è stato - indovinate chi? - proprio Alberto Contador a stappare la bottiglia di un frizzante epilogo: visto Gilbert in difficoltà, il madrileno si è avvantaggiato con uno scatto dei suoi, portandosi appresso 4 uomini: di costoro, Rein Taaramäe si è accontentato di condividere la bella compagnia, mentre TeJay Van Garderen e Tony Martin hanno provato il classico gioco parallelo tra compagni di squadra (HTC, nel caso), mettendosi a turno a forzare.

Ma è stato un sorprendente Stephen Cummings che, negli ultimi 300 metri, ha piazzato il contropiede giusto, andando dritto dritto ad alzare le braccia sotto lo striscione dell'arrivo e vestendo, come detto in apertura, anche la maglia di leader della classifica. Il corridore della Sky la difenderà domani a Tavira (tappa per finisseur o addirittura velocisti), e soprattutto domenica, nella conclusiva cronometro di Portimão. Un'impresa non tanto facile, visto che alle sue spalle, nella generale, incombono Contador a 6" e Tony Martin a 10: di certo Cummings dovrà dare tutto per respingere, in quei 17 km decisivi, l'assalto di chi lo segue.