Tour de San Luis 2011: Una cronometro a tutto Tondo - Xavier vince e va in testa alla classifica
- Tour de San Luis 2011 [1]
- Liquigas - Cannondale 2011 [2]
- Movistar Team 2011 [3]
- Eros Capecchi [4]
- Ivan Basso [5]
- Jorge Alberto Giacinti [6]
- José Rodolfo Serpa Pérez [7]
- Juan Mauricio Soler Hernández [8]
- Marco Arriagada [9]
- Scott Zwizanski [10]
- Walter Fernando Pérez [11]
- Xavier Tondo Volpini [12]
- Uomini [13]
Una bella crono, anche a tratti imprevedibile nel suo svolgimento, funge da spartiacque nel Tour de San Luis. Chiusa la prima fase, semi-interlocutoria rispetto a quel che sarà alla fine la classifica generale, ci si accinge alle salite (non trascendentali, ma non banali) dei prossimi due giorni con la classifica ridisegnata dalla prova contro il tempo svoltasi per le strade di (e intorno a) San Luis.
A vincere è stato uno dei più attrezzati uomini tra quelli presenti nei quartieri alti, ovvero Xavier Tondo, che sigla il primo successo della nuova Movistar («Il fatto che sia la prima del team, rende speciale quest'affermazione. Pinarello ci aveva approntato le nuove bici da crono già per questo appuntamento, e questo è il risultato: l'anno scorso gareggiai qui, ma con una bici normale, e la differenza è enorme: da questi particolari si capisce che la Movistar è una grande squadra; che ha peraltro un grande seguito e appoggio, sono in tanti a seguirci e incoraggiarci sui social network, e ciò ci carica molto», queste alcune delle dichiarazioni rilasciate dal corridore a Biciciclismo.com).
Tondo, che alla vigilia era terzo in classifica a 10" da Serpa, si è gestito al meglio su un percorso flagellato da un vento che ha abbastanza influenzato l'andamento delle cose: contrario nella prima metà, favorevole nella seconda, la sua variabilità ha comunque dato vita a fenomeni interessanti, ad esempio uno Scott Zwizanski (della UnitedHealthCare) che, transitato a 1'57" da Ivan Basso all'intermedio (posto dopo 11,4 dei 19,5 km totali), ha concluso la sua prova con 30" sul varesino, recuperando ben 2'27" negli 8 km finali (in realtà l'americano ha recuperato parecchio su tutti nella sua straordinaria "tornata", chiudendo infine al terzo posto a 15" da Tondo).
Nel tratto di "andata", Tondo è stato discreto, passando quarto all'intertempo, alle spalle degli argentini Walter Pérez e Jorge Giacinti, e del cileno Marco Arriagada, altro uomo di classifica; in ogni caso, fino a quel momento ballavano pochi secondi, tanto che Basso (sesto) è transitato a 11" da Pérez, e il capoclassifica Serpa (ottavo) a 15". Si è paradossalmente fatta maggiore differenza nel tratto più veloce, il secondo, nel quale Tondo ha tenuto alla perfezione, parando l'impetuosa rimonta di Zwizanski e tenendo a 8" Giacinti, secondo di tappa; ma al contempo affibbiando buoni distacchi ad Arriagada (poi quinto a 25"), a Walter Pérez (settimo a 33"), a Serpa (nono a 40"), a Basso (decimo a 45") e a un Capecchi che, senza riuscire a trovare un buon ritmo, ha chiuso solo quattordicesimo, a 1'10" dal vincitore. Da segnalare, poi, la tutto sommato non disprezzabile prestazione di Juan Mauricio Soler, 17esimo a 1'16".
In classifica Tondo ha ora da difendere 30" su Serpa, 34" su Giacinti e 59" su Arriagada. Capecchi è quinto della generale (a 1'04"), Basso è risalito fino al 22esimo (a 5'07" dallo spagnolo primo). Ora altre salite, dicevamo: già domani rischia di essere decisivo il Mirador del Sol, secondo arrivo in quota di questo Tour de San Luis. Lo scorso anno, al termine di una tappa che presentava più asperità di quelle che verranno affrontate stavolta (anche se quella era più breve, 150 km contro i 160 di quest'anno), arrivò un gruppetto a giocarsi il successo in un minisprint: e nello sfilacciamento della volata, furono tre ad essere cronometrati con lo stesso tempo: il vincitore Luis Ángel Mate, spagnolo; con lui, guardacaso, José Serpa; e poi un italiano della Liquigas (Nibali nell'occasione). Facciamo per una volta i cabalisti e prevediamo: dato per certo Serpa tra i protagonisti domani, assunto che lo spagnolo della compagnia potrà tranquillamente essere Tondo, quale sarà l'italiano della Liquigas a completare l'ideale terzetto, lassù al Mirador? Basso o Capecchi? Poche ore e lo sapremo.