G.P. Città di Modena 2010: SuperChicchi, settimo sigillo - Altra gioia per la Liquigas

L'11 novembre 2000 Viviana Manservisi, imprenditore di Cento, moriva drammaticamente nella sua azienda di fornitura di gas, freddata da due ladri che aveva colto in flagranza di reato. Dal 2007, per volere di Ivano Manservisi, patron dell'associazione dilettantistica RIMA nonchè organizzatore del famoso carnevale di Cento, il pre-esistente GP di Misano Adriatico diventa Memorial Viviana Manservisi. All'edizione 2007 segue quella 2008, ma non quella 2009. Quest'anno la corsa viene ri-organizzata sotto la denominazione "Trofeo Città di Modena", col coordinamento del GS Emilia, ma resta la dedica alla Manservisi ed è anche per questo che la corsa prende il via da Sant'Agostino, nel ferrarese, passando anche da Cento.

Una corsa che nonostante il cambio di percorso non snatura le sue caratteristiche: bottino per sprinters, con la collinetta di Levizzano Rangone nella parte centrale giusto per assegnare premi GPM e sgranchire un po' le gambe. Come una tappa di un GT, la corsa è stata caratterizzata da una fuga di lunga gittata, che ha preso le mosse già dopo 4 chilometri dalla piovosa partenza da Sant'Agostino: curiosa la presenza dei quasi omonimi ucraini Yuriy Krivtsov (Ag2r) e Dmytro Krivtsov (ISD-Neri), accompagnati dai due Androni Solari e Margutti e da Maserati (Ceramica Flaminia).

I 5 han preso subito un largo margine, arrivando a 7'38", ed hanno messo in difficoltà più del previsto gli sprinters: sono usciti dal circuito di Castelvetro con ancora 6' di vantaggio, e il ricongiungimento è avvenuto solo nel circuito finale di Modena, a 2km dall'arrivo. Volata complessa: la Liquigas parte con un treno a 3, con Sabatini, Chicchi e Viviani, ma Metlushenko si mette tra Chicchi e Viviani costringendo i due a far volate separate. Viviani si trova a partir lungo, e viene rimontato, mentre Chicchi parte sulla sinistra con la sua tipica fiammata, aggiudicandosi il settimo centro stagionale, seguito dal Colnago Belletti, rientrato in anticipo dalla Gran Bretagna per un virus intestinale. Elia Viviani, speranza italiana sia su pista che su strada, deve accontentarsi della terza piazza davanti a Metlushenko.

Un antipasto di quella che, viste poi le notizie giunte dalla Spagna, è stata senza dubbio una delle migliori giornate della Liquigas in questa stagione. L'unica nota di rammarico è verso Chicchi, trent'anni a novembre. Lo sprinter toscano è uno dei talenti più sprecati della generazione dei trentenni, se ricordiamo come s'è presentato al professionismo, ovvero da campione del mondo under 23. Su di lui ha pesato una pressochè totale incapacità di reggere le salite, lunghe o brevi che fossero: qualche amatore toscano giura di averlo visto staccarsi dal suo preparatore di mezza età. Per i maligni, si è "accontentato" e tutto sommato non si può dire che se la passi male: è attualmente il secondo corridore italiano con più successi stagionali dietro Petacchi (e, da domani, al pari di Nibali). Però quello sprint assurdo fatto quest'anno in Qatar, con una rimonta dalla ventesima alla prima posizione nel giro di un amen, fa pensare che con qualche sacrificio più un Chicchi al 100% farebbe soffrire anche Cavendish. L'appuntamento con le corse del GS Emilia è tra una settimana, con un altro Memorial: sarà onorato Marco Pantani nella sua Cesenatico, con la presenza, oltre alle consuete squadre del circuito italiano, di Garmin e Vacansoleil (con relativo Riccò).