Vuelta a España 2010: Mark battezza anche la Vuelta - Goss serve la vittoria a Cavendish
- VUELTA A ESPAÑA 2010 [1]
- Garmin - Transitions 2010 [2]
- Team HTC - Columbia 2010 [3]
- Xacobeo Galicia 2010 [4]
- Angelo Furlan [5]
- David García Dapena [6]
- Denis Galimzyanov [7]
- Mark Cavendish [8]
- Matthew Harley Goss [9]
- Tyler Farrar [10]
- Óscar Freire Gómez [11]
- Uomini [12]
Dopo tanta attesa è arrivato finalmente il giorno di Mark Cavendish: il velocista britannico è riuscito finalmente e porre il suo sigillo su questa Vuelta che fino ad oggi l'aveva visto due volte secondo e una terzo. La volata di Lleida, però, non è capolavoro di Mark ma piuttosto della HTC-Columbia ed in particolare di Matthew Goss: il corridore australiano è entrato per primo nell'ultima curva, secca verso destro, e l'ha affrontata più forte di tutti portandosi dietro il compagno di squadra; sul breve rettilineo finale per Cavendish s'è trattato solamente di fare il compitino perché a quel punto il vantaggio sul terzo era già nettissimo. Il merito di Cavendish è comunque quello di aver avuto l'abilità, la lucidità e il coraggio di affrontare quella curva a ruota del compagno: una tattica probabilmente studiata ma che non ci permette di valutare la condizione di Mark in un testa a testa, ossia quegli arrivi in cui fino a oggi, qui alla Vuelta, è sempre stato battuto.
Anche in una frazione apparentemente interlocutoria come quella di oggi i corridori non possono permettersi il lusso di rilassarsi un po'. Dopo 15 km vanno via in sei: si tratta di Bak (HTC), Eichler (Milram), Kadri (AG2R), Quemeneur (Bouygues), Piedra (Andalucia) e Cesar Veloso (Xacobeo). Nessuno di questi era pericoloso per gli uomini di classifica e sono state quindi le squadre dei velocisti, Garmin su tutte, a mettersi in testa al gruppo nel tentativo di non far aumentare il distacco.
Dopo una quarantina di chilometri il Coll de Boixsols doveva rappresentare un primo ostacolo per l'inseguimento del gruppo e infatti poco prima della scollinamento ci sono altri scatti e anche Gustavo Rodríguez, David García (entrambi Xacobeo) e Marco Marzano riescono a riportarsi sulla testa. A questo punto anche l'Euskaltel è costretta a lavorare visto che García è a poco più di cinque minuti in classifica e potrebbe diventare pericoloso. Inoltre nove uomini sono tanti e anche per questo motivo il vantaggio non supera mai i tre minuti.
La grande voglia degli sprinter di arrivare a Lleida con il gruppo compatto si vede quando, a 35 km dall'arrivo, il distacco è sceso già nell'ordine del minuto e la fuga viene definitivamente annullata già ai meno 23 km: decisamente presto rispetto a quanto siamo soliti vedere ma dopo tre fughe e un arrivo in salita le squadre devono aver pensato che era meglio non prendersi alcun rischio.
Nel finale è la Lampre che prova ad organizzare un treno ma due curve nell'ultimo chilometro movimentano il finale. La prima verso sinistra è abbastanza larga e serve solo per allungare un po' il gruppo, la seconda invece è di novanta gradi verso destra ed è qui che Matthew Goss entra per primo portandosi dietro Cavendish. È un trionfo per la HTC-Columbia che piazza due corridori a braccia alzate: da dietro, però, una grande rimonta con colpo di reni finale di Farrar costringe Goss ad accontentarsi del terzo posto, poco male in una giornata così. Al quarto posto un sempre più convincente Galimzyanov ma attenzione che poco dietro (sesto) si vede anche Oscar Freire: il mondiale si avvicina e il tricampeon comincia a mettere fuori la testa; aspettiamoci almeno un colpo importante prima della fine di questa Vuelta. Poca gloria, invece, per gli italiani: il migliore, Furlan, è solo undicesimo con Bennati subito a ruota.