Giro della Romagna 2010: Sinké volata non ci separi - Dominio in salita di Sinkewitz e Pozzovivo
- Giro della Romagna 2010 [1]
- Colnago - CSF Inox 2010 [2]
- ISD - Neri 2010 [3]
- Daniele Ratto [4]
- Davide Ricci Bitti [5]
- Domenico Pozzovivo [6]
- Giovanni Visconti [7]
- Paolo Longo Borghini [8]
- Patrick Sinkewitz [9]
- Yasuharu Nakajima [10]
- Uomini [11]
Fino al 2007 Patrick Sinkewitz era uno dei corridori più forti per le corse in linea dal profilo altimetrico impegnativo: un controllo a sorpresa prima del Tour de France, però, l'aveva fermato con valori elevati di testosterone e, come altri, s'è visto costretto a rientrare da una porta secondaria per iniziare la sua risalita; l'anno scorso è riuscito a trovare posto nella PSK Whirlpool, una squadra della Repubblica Ceca, e dopo un'annata condita da tre vittoria ecco arrivare l'accordo con la ISD-Neri. Dopo una prima parte di stagione non positiva Sinkewitz ha ritrovato il ritmo dei giorni migliori in estate: il quarto posto nella classifica finale di un duro Giro del Portogallo è stato il primo segnale, il secondo è stato invece al Trofeo Melinda quando Patrick è stato protagonista negli ultimi chilometri chiudendo al sesto posto dopo essere stato ripreso a meno di 500 metri dall'arrivo.
Il recupero di Patrick Sinkewitz s'è completato oggi con la vittoria al Giro della Romagna, un successo che assume uno spessore se si analizza la travolgente azione sua e di Pozzovivo: sulla spinta del corridore lucano la coppia ha fatto il vuoto in salita e s'è trovata a guadagnare ancora terreno sul gruppo inseguitore sia in discesa che in lunghi tratti di pianura. Dal canto suo il corridore della Colnago-CSF si conferma ancora come il corridore italiano più in palla quando la strada sale anche se, sfortunatamente per lui, per primeggiare nelle corse in linea servono anche altre qualità: dopo Appennino e Tre Valli arriva un altro secondo posto che lascia un misto di soddisfazione e disappunto per l'ennesimo piazzamento.
Il Giro della Romagna era partito a tutta (51 km/h la media della prima ora) con la fuga di Ratto (Carmiooro) e Nakajima (Nippo) che è riuscita a guadagnare anche più di nove minuti dal gruppo, Al chilometro 61, però, si sono lanciati all'inseguimento anche due uomini della ISD, Longo Borghini e Ricci Bitti: alla fine il più debole della compagnia è risultato essere il giapponese Nakajima e gli altri tre fuggitivi si sono ricompattati proprio all'inizio del tratto più impegnativo della corsa.
I tre battistrada sono stati ripresi con le ascese di Bertinoro, Rocca Caminate e Boccanello già alle spalle ma il Monte Trebbio, punto chiave della corsa, ancora da affrontare: proprio sul Trebbio nasce l'azione decisiva di Sinkewitz e Pozzovivo che riescono a scollinare con più 40" su un gruppo molto frazionato e poco organizzato, in cui s'è rivisto competivo anche Francesco Masciarelli. Lungo la discesa e la successiva breve salita di Monte Carlo in distacco si è dilatato ulteriormente arrivando addirittura a toccare i due minuti netti: nell'ultimo tratto tutto in pianura solamente il vento contrario ha provato a mettere in dubbio la buona riuscita della fuga a due ma alla fine Sinkewitz e Pozzovivo sono riusciti a mantenere un margine di 58". In volata ovviamente non c'è stata storia anche perché l'aver alimentato a fondo la fuga ha tolto a Pozzovivo anche quelle pochissime chance che avrebbe avuto in una volata "normale".
La volata del gruppo viene vinta dal campione italiano Giovanni Visconti (davanti a Sagan e al sempre presente Marcato) che cresce in vista del mondiale e che va a completare una giornata praticamente perfetta per la ISD-Neri: i giallo-neri di Scinto e Citracca sono stati protagonisti in ogni fase, prima in fuga, poi con due uomini sul podio finale. Ma questo Giro di Romagna era anche la prima corsa di Riccardo Riccò in maglia Vacansoleil: il corridore modenese ha chiuso al 25° posto nel primo gruppo inseguitore ma nel finale s'è messo a tirare in testa al gruppo nel tentativo di chiudere il gap e favorire il suo compagno di squadra Marco Marcato; dopo qualche settimana senza corse manca ancora un po' di brillantezza ma con la sua determinazione andrà tenuto d'occhio per le ultime corse dell'anno.