Eneco Tour 2010: Una zampata da campione - McEwen torna al successo

Chi negli ultimi mesi aveva battezzato Robbie McEwen come un corridore finito o comunque non più in grado di essere competitivo per la vittoria dovrà ricredersi: il velocista australiano nonostante i 38 anni d'età e tutti gli infortuni patiti nelle ultime stagioni sa ancora essere quello di un tempo ed in volata sa regalare perle di pregevolissima fattura. L'arrivo della prima tappa in linea dell'Eneco Tour, a Rhenen, non era sulla carta uno di quelli ideali per Robbie: nell'ultimo chilometro, infatti, la strada tendeva leggermente a salire, una situazione che difficilmente favorisce i velocisti puri come l'australiano.

Lo sprinter della Katusha, però, ha gestito il finale con tutta la sua esperienza: è rimasto sempre nelle posizioni d'avanguardia ma assolutamente coperto e poco interessato a quelli attorno a lui che tentavano di partire lunghi; McEwen ha aspettato gli ultimi 150 metri per uscire allo scoperto, proprio nel tratto in cui la strada ridiventava pianeggiante ed in cui occorreva in gran cambio di ritmo. L'australiano s'è spostato sul lato destro della carreggiata e non ha lasciato scampo a Lucas Haedo e Allan Davis, rispettivamente secondo e terzo, mentre il nostro Francesco Chicchi ha chiuso in quarta posizione e sembra, lui sì, aver pagato un po' la pendenza finale.

Quella di oggi è stata una frazione dai due volti. Nella prima parte Malori, Timmer e Brutt ci hanno provato con una lunga fuga da lontano che il gruppo, capeggiato dagli uomini Garmin, ha controllato senza mai lasciare più di tre minuti di vantaggio: praticamente il più classico (e noioso) dei copioni delle tappe per velocisti. Gli ultimi 25 km, invece, sono stati più scoppiettanti grazie anche al vento che s'è messo a creare un po' di scompiglio ed il gruppo s'è un po' frazionato a causa di alcune cadute: tra i coinvolti Bono, Ongarato, Meersman e Soler (sempre il solito) anche se il più malconcio sembra essere lo spagnolo Losada che ha subito una dislocazione della spalla e che verrà sottoposto ad alcuni esami per verificare l'entità della lesione.

Negli ultimi 8 km, appena sono stati ripresi Malori, Timmer e Brutt, il forte ritmo imposto dalle squadre dei velocisti, unito al vento trasversale, ha favorito la creazione di diversi ventagli e tra coloro che hanno perso secondi al traguardo troviamo anche Thomas, Rasmussen, Castroviejo e Rosseler, tutti sparsi tra la sesta e l'undicesima posizione della classifica dopo il prologo di ieri. Prima della volata c'è stato ancora spazio per un timido allungo di Van Emden sotto lo striscione dell'ultimo chilometro ma l'azione più bella è stata quella di Boasson Hagen che a 600 metri dalla conclusione ha provato l'anticipo riuscendo a guadagnare di potenza un piccolo vantaggio che, però, non è riuscito a difendere nel momento in cui andava rilanciata l'andatura. Il norvegese comunque sta molto bene e fa sempre piacere vedere un corridore dotato di un ottimo spunto veloce provare una mossa a sorpresa nel tentativo di vincere la tappa e magari anche conquistare la maglia di leader.

A parte coloro che si sono staccati non ci sono stati cambiamenti in classifica con Tuft che precede sempre tre uomini della Rabobank. Difficile che domani ci siano novità perché in programma c'è un'altra tappa praticamente tutta in pianura: da Rucphen, in Olanda, si va ad Ardooie, in Belgio, per un totale di 198 km e per qualcuno sarà già tempo di rivincite.