Tour de Pologne 2010: Il camoscio è Dan Martin - Classifica generale ancora corta
- Tour de Pologne 2010 [1]
- Garmin - Transitions 2010 [2]
- Lampre - Farnese Vini 2010 [3]
- Liquigas - Doimo 2010 [4]
- Ben Swift [5]
- Borut Bozic [6]
- Daniel Martin [7]
- Diego Ulissi [8]
- Dmitriy Fofonov [9]
- Grega Bole [10]
- Johnny Hoogerland [11]
- Maciej Bodnar [12]
- Martin Reimer [13]
- Marzio Bruseghin [14]
- Mateusz Taciak [15]
- Mauro Santambrogio [16]
- Sylwester Szmyd [17]
- Tom Stubbe [18]
- Uomini [19]
C'è da dire che i 9.2 km di salita finale ci lasciavano immaginare un po' più di bagarre, qualche distacco maggiore ed una classifica generale maggiormente riscritta dopo le tre volate e mezza alle quali abbiamo finora assistito in Polonia.
Ma le salite polacche sono quelle che sono e Ustron non si è rilevata così tanto dura: bravo l'irlandese Daniel Martin della Garmin-Transitions a sfruttare il lavoro della propria squadra e sferrare l'attacco a 3.5 km dalla vetta, facendo mulinare gambe e rapporto prima del pezzo davvero duro in cui l'irlandese s'è un po' disunito ed ha permesso il recupero del gruppo nel quale ha dominato la figura dello sloveno Grega Bole, uno che si pensava facesse il velocista di mestiere (ma già la vittoria ad Arona lo scorso anno avrebbe dovuto farci capire qualcosa).
In casa Lampre la maglia di leader vestita da Lorenzetto offriva tutt'altro che garanzie (e difatti il veneto chiuderà a 22'05"), quindi la fuga di Bozic, Swift e Bodnar - poi raggiunti da Taciak, Reimer e Hoogerland - di certo non preoccupava gli uomini di Bontempi, che hanno lasciato che fossero la Garmin e la Caisse d'Epargne a controllare il distacco dai battistrada.
Al penultimo dei cinque passaggi da Zameczek - salita che ha caratterizzato l'intera tappa - i fuggitivi perdevano la compagnia di Reimer e Bodnar e restavano soltanto in quattro. Con due Vacansoleil, Taciak e Swift hanno provato a collaborare un po' meno, così a 40 km dal traguardo Hoogerland ha creato il buco per il compagno Bozic, che ha provato per qualche chilometro un'azione solitaria tanto affascinante quanto impossibile, soprattutto per le caratteristiche veloci dello sloveno ex-LPR.
Garmin e Caisse vanificano l'azione dei quattro a 30 km da Ustron, con Stubbe che prova subito a rimettere in discussione il canovaccio della tappa con uno scatto seguito da Szmyd e Santambrogio. Si forma un drappello di una dozzina di unità, ma il lavoro di Bruseghin in testa al gruppo è encomiabile e a Rutkiewicz non resta che allungare nei pressi del Gpm per incamerare punti e pochissimi metri di vantaggio.
All'ingresso di Ustron è ancora la Caisse a menare le danze in testa al gruppo, con BMC, Lampre, Liquigas e Selezione polacca che cercano di portare Ballan, Bole, Szmyd e Rutkiewicz nelle posizioni buone per il finale. C'è anche la Garmin, col campione brasiliano Fischer in bella evidenza, a proteggere Martin, mentre la Rabobank (per Mollema) entra in azione ai meno 7 km, dopo un bel lavoro di Marzcynski e Morajko.
Si prosegue con progressioni che non sfaldano il gruppo, sì allungato ma ancora forte di una trentina d'unità. Stamsnijder e Daniel Moreno fanno quello che possono, ma la presenza di Bole in quarta ruota e Bazayev poco dietro testimonia come il loro ritmo sia tutt'altro che impossibile.
Ad un tratto, quasi inspiegabilmente, il gruppo esplode: una menata di Selvaggi lancia un (timidissimo) allungo di Fofonov con Péraud a ruota, ma Stetina ingrana la marcia giusta e Daniel Martin è già pronto alla ruota del proprio compagno. Bazayev è ancora lì, con Ballan e Santambrogio che sembrano attendere il momento giusto per giocarsi le proprie carte.
Mille metri dopo è però l'irlandese Martin a sferrare l'attacco: a 3.5 km la corsa viene decisa da un solo - seppur deciso - scatto. Pesante l'assenza di scalatori veri, visto che lo stesso Martin non molti giorni fa pagava distacchi pesanti nei confronti di Pozzovivo sulle strade del Brixia Tour.
Dietro era la coppia Lampre composta da Bole ed Ulissi a condurre l'inseguimento, ed il distacco contenuto a 20" permette allo sloveno di avere l'irlandese neocapoclassifica a soli 14", con Ballan terzo a 21".
In questa sfida a tre Bole sembra comunque il favorito, visto il suo spunto veloce che potrebbe consentirgli di prendere abbuoni nelle ultime due tappe, visto che l'arrivo in salita di domani a Bukowina Tatrzanska sembra molto più abbordabile di quello già non impossibile di oggi ad Ustron.