Tour de France 2010: Un'ora di show, quattro di noia - Fédrigo batte anche Cunego e Lance
- TOUR DE FRANCE 2010 [1]
- Bbox Bouygues Telecom 2010 [2]
- Carlos Barredo Llamazales [3]
- Christophe Moreau [4]
- Christopher Horner [5]
- Damiano Cunego [6]
- Jurgen Van de Walle [7]
- Lance Armstrong [8]
- Pierrick Fédrigo [9]
- Rubén Plaza Molina [10]
- Sandy Casar [11]
- Thor Hushovd [12]
- Uomini [13]
Quello che tutti temevano alla fine si è avverato: Peyresourde, Aspin, Tourmalet e Aubique sono stati "sprecati" dal gruppo ed alla fine quello che rimane di questa 16a tappa è solamente una fuga da lontano che ha premiato Pierrick Fedrigo: il corridore francese anche l'anno scorso s'era imposto in fuga nella frazione che prevedeva la scalata del Tourmalet.
E dire che i primi 45 km erano stati molto spettacolari e per diversi minuti abbiamo immaginato che la classifica potesse cambiare radicalmente. Fin dai primi metri del Peyresourde i corridori non si sono risparmiati attacchi e contrattacchi ma la vera bagarre è iniziata quando anche Roman Kreuziger ha provato ad andare in fuga: poco dopo il ceco della Liquigas s'è mosso anche Hesjedal e poi anche Sastre e Vinokourov si sono riportati sugli uomini in fuga, dove c'era anche il nostro Capecchi.
L'andatura sostenutissima di questa prima parte ha fatto staccare subito molti corridori tra cui Ivan Basso, messo ko dalla bronchite.
A circa un chilometro dal Gpm del Peyresourde è arrivato anche l'attacco di Van den Broeck, quinto in classifica: con i fuggitivi distanti circa un minuto il corridore belga è riuscito a guadagnare una trentina di secondi ma in discesa il compagno di squadra Lloyd ha continuato a tirare nel gruppo in fuga e Jurgen è stato costretto a rialzarsi; chissà cosa sarebbe potuto succedere.
Prima dell'Aspin proprio la Omega Pharma, aiutata anche dalla Rabobank ha spinto per ridurre il gap dei fuggitivi visto che alcuni uomini mettevano a rischio il quinto posto del proprio capitano. Sull'Aspin il distacco s'era ridotto a poco più di 20" ma la Omega Pharma ha continuato a forzare in testa: dal gruppo dei migliori, infatti, mancavano Samuel Sánchez, Robert Gesink, Joaquín Rodríguez e Luis León Sánchez, rispettivamente 3°, 6°, 8° e 12° della generale.
In fondo alla discesa il gruppo maglia gialla ha ripreso gli attaccanti e s'è inspiegabilmente fermato: tutti rientrati, tutto da rifare. Nel primo tratto di Tourmalet è molto bravo Armstrong (in fuga anche in precedenza) a crederci ancora e portare via la fuga decisiva: insieme a Lance si sono mossi anche Cunego, Horner, Fedrigo, Casar, Barredo, Van de Walle, Moreau e Plaza, quest'ultimo il meglio posizionato nella generale con i suoi 14'47" di ritardo. La corsa in pratica s'è qui e a metà Tourmalet s'è addirittura visto un allungo di Thor Hushovd.
Ottima la mossa di Plaza che in alcuni tratti è stato anche settimo nella classifica generale virtuale, anche se nell'ultimo tratto Omega Pharma, Rabobank e Garmin si sono impegnate per non lasciare troppo spazio all'uomo della Caisse. A 34 km dall'arrivo dai fuggitivi è scattato Barredo: l'asturiano della Quick Step ha guadagnato subito una quarantina di secondi e la lotta con gli otto inseguitore è stata molto appassionante. Il vantaggio è oscillato più volte tra i 10 e i 30 secondi ed il sogno di Barredo è sfumato solo all'ultimo chilometro sotto la spinta di Moreau e Horner. In volata è stato proprio l'esperto francese della Caisse a tenere alto il ritmo, ma lo sprint di Fedrigo è stato nettamente migliore di quello degli altri e la Bbox Bouygues Telecom ha potuto così festeggiare per il secondo giorno di fila. Secondo posto per Casar che ha preceduto Plaza e Cunego, partito troppo indietro nella volata conclusiva.
Il gruppo è giunto al traguardo con 6'47" di ritardo e la volata per il 10° posto se l'è aggiudicata Thor Hushovd, bravissimo a non mollare sulle prime salite quando il ritmo era molto elevato: con questo piazzamento e questi sei punti guadagnati il norvegese ha riconquistato la maglia verde; quella della classifica a punti sembra quasi una lotta più spettacolare di quella per la classifica generale.