Tour 2010: Le dichiarazioni della 11a tappa

Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine dell'undicesima tappa del Tour de France.

Alessandro Petacchi (Lampre-Farnese Vini) da Raisport
«Questa maglia verde è per i miei compagni, tutti dal primo all'ultimo perché anche oggi hanno fatto un grande lavoro: nel finale poi Danilo è stato incredibile. È stata una volata velocissima, quasi in leggera discesa, tanto che negli ultimi 100 metri mi sono dovuto sedere perché giravo quasi a vuoto: in questi casi uno come Cavendish che ha il baricentro più basso è avvantaggiato e poi anche la sua squadra ha lavorato bene. Sono contento di aver ripreso la maglia verde: intanto faccio i Pirenei con questa maglia e già non è poco e cercherò di portarla fino a Parigi. Penso a Zabel e mi chiedo come ha fatto a vincerne sei di fila!».

Paolo Tiralongo (Astana) da Raisport
«Nel finale c'era un po' di vento ed è normale che la Saxo Bank sia rimasta davanti e tenere alto il ritmo per evitare ventagli e cadute; anche noi siamo rimasti li per tenere il più possibile al riparo Alberto. Domani è una tappaccia ma nonostante la salita finale al 10% non è difficile e non penso ci saranno grosse differenze: tutti hanno già la testa ai Pirenei».

Mark Cavendish (HTC-Columbia) da Letour.fr
«È bello continuare a vincere e questa la voglio dedicare a tutti i miei compagni, devo dire grazie a tutti loro: oggi Rogers ha fatto una lavoro incredibile dopo aver speso molto anche sulle Alpi. Oggi sono dovuto partire un po' più da lontano, mancavano 350 metri rispetto ai 200-250 soliti: ero veramemnte lungo. Mark mi ha fatto spazio con Julian Dean: è stato Dean che ha allargato il gomito e se Mark non l'avesse spostato c'era una grande possibilità che si agganciassero e finissero entrambi a terra: Mark è molto abile con la bici e so che mi può lasciare sempre nella posizione vincente e vedremo se la decisione di espulsione può essere annullata. In ottica maglia verde, la mia prima settimana non è stata buona, ho perso molte occasioni, ad Arenberg ho sbagliato io e per adesso punto alle vittorie di tappa: se si avvicinerà la maglia verde diventerà anche quella una bella lotta».

Mark Renshaw (HTC-Columbia) da Sporza.be
«La preparazione della volata è stata abbastanza pericolosa. Sull'ultimo rettilineo io e Dean ci siamo toccati: ho usato dei trucchi della pista per rimanere in piedi. Penso di avere il diritto di difendermi anche perché ero vicino alle transenne. Io sono un corridore corretto e posso capire perché Farrar sia arrabbiato: non ha ancora vinto al Tour, è normale».

Thor Hushovd (Cervélo Test Team) da Comunicato stampa
«Ogni volata che faccio non mi sento al 100%. Continuerò a lottare e dopo le montagna vedrò come sono messo. Oggi sono stato un po' troppo prudente, mi hanno passato in tanti e ho perso molti punti. So di non essere veloce come l'anno nelle volate di gruppo compatto: il mio infortunio ha rallentato la preparazione per il Tour. Il Tour è lungo e può succedere di tutto: io devo rimanere concentrato sulle mie volate, fare più punti possibili, ogni giorno mi sento meglio e sono sicuro che per la maglia verde tutto si deciderà a Parigi».