Tour de France 2010: Polpo Paulinho, tentacoli su Gap - Fuga in porto, Kiryienka uccellato
- TOUR DE FRANCE 2010 [1]
- Caisse d'Epargne 2010 [2]
- Team RadioShack 2010 [3]
- Dries Devenyns [4]
- Mario Aerts [5]
- Maxime Bouet [6]
- Nicolas Roche [7]
- Pierre Rolland [8]
- Sergio Miguel Moreira Paulinho [9]
- Vasili Kiryienka [10]
- Uomini [11]
Per il quinto anno consecutivo i corridori francesi al Tour de France sono costretti a vedere esultare gli stranieri nel giorno della loro festa nazionale, il 14 luglio. Stavolta a gioire è il portoghese della RadioShack Sergio Paulinho che s'è imposto in una volata a due davanti al bielorusso Kiryienka. Paulinho torna così ad alzare le braccia al cielo a distanza di quasi quattro anni: l'ultimo successo in una tappa in linea (in mezzo c'è stata la cronosquadre del Tour 2009 e il campionato portoghese a crono nel 2008) risaliva alla Vuelta 2006 (anche allora la decima tappa) quando, sempre al termine di una fuga a lunga gittata, si lasciò alle spalle il nostro Davide Rebellin. Con questo successo si risolleva anche la RadioShack il cui bilancio in questa Grande Boucle era sicuramente negativo fino ad ora.
Come sempre avviene in queste tappe in cui, già dall'inizio, si sa che la fuga andrà in porto gli scatti sono iniziati subito dopo il cartello del chilometro zero: giù la bandierà ed ecco l'allungo di Tony Martin e nei primi 15 chilometri sono stati tantissimi i corridori a provarci, tra loro anche Voeckler, Oss, Fedrigo, Flecha, Spilak e Tjallingii.
Per qualche chilometro la situazione è diventata meno caotica anche se l'andatura non ha accennato a diminuire: Lampre e Cervélo, infatti, si sono messe in testa al gruppo per tirare la volata dello sprint intermedio a Petacchi e Hushovd: prima AleJet che ha rosicchiato così 2 punti al norvegese portandosi a meno 8 nella classifica a punti.
Dopo il traguardo volante è ripresa la bagarre tra coloro che volevano andare in fuga ma abbiamo dovuto aspettare ancora il km 30 perché riescisse a partire il gruppo buono: Aerts, Devenyns, Kiryienka e Paulinho hanno guadagnato una trentina di secondi e dietro si sono rialzati.
Nel giorno della festa nazionale francese, però, una fuga senza un corridore di casa non era possibile ed allora Bouet e Rolland sono partiti al contrattacco e, dopo un lungo inseguimento, sono riusciti a rientrare sulla testa della corsa al km 65.
Il vantaggio dei sei fuggitivi ha continuato a crescere fino toccare quota 11'20" e qui si è stabilizzato: nessuno dei battistrada, infatti, poteva creare problemi alla maglia di Andy Schleck visto che il meglio messo era il belga Mario Aerts, 44° nella generale a 32'55". Nelle fasi centrali di corsa l'unico sussulto nel plotone principale è stata la volata tra Pineau e Charteu sul primo Gpm di giornata che assegnava ancora qualche punto per la maglia a pois: con il settimo posto, primo del gruppo, Pineau è andato a riprendersi la vetta della classifica degli scalatori.
L'andatura è stata assolutamente regolare fino a 15 km dalla conclusione quando, su una breve salitella (non valevole come Gpm) sono iniziati i movimenti per la vittoria di tappa: Bouet, già in crisi nei chilometri precedenti, è stato il primo a cedere mentre il primo allungo è stato operato da Aerts; il belga della Omega Pharma s'è piantato e la stessa sorte è toccata anche a Rolland e Devenyns.
In testa alla corsa sono rimasti quindi solo Paulinho e Kiryienka che sono andati in perfetto accordo fino al rettilineo finale. Lo sprint finale è stato incertissimo fino all'ultimo metro: Paulinho ha lasciato davanti il rivale e ha provato ad anticiparlo a 200 metri dalla conclusione; proprio quanto sembrava sicura la vittoria del portoghese Kiryienka è riuscito ad uscire dalla scia in grande rimonta ma il colpo di reni ha premiato l'argento olimpico di Atene 2004.
A 1'30" la volata per il terzo posto è andata a Devenyns davanti a Rolland e Aerts con Bouet molto più staccato. A circa 13' sono arrivati prima Nicolas Roche, poi Pauriol. Il gruppo arriva a poco più di 14' e viene regolato in volata da Mark Cavendish davanti ad Alessandro Petacchi e Thor Hushovd: per lo spezzino della Lampre un altro punto recuperato in ottica maglia verde e ora sono sette le lunghezze di ritardo.