Durango-Durango a ritmo di fandango - Vos e Arndt in pole per l'Emakumeen Bira
L'avevamo lasciata domenica, dopo il GP Ciudad de Valladolid, vestita del primato di Coppa del Mondo, seppure in Spagna avesse trionfato la tedesca Charlotte Becker. Marianne Vos però non ha perso tempo e così si è imposta in una volata senza storia nella Durango-Durango Emakumeen Saria, corsa in linea che fa da antipasto alla Iurreta Emakumeen Bira e che un anno fa veniva portata a casa dalla nostra Noemi Cantele. Da giovedì a domenica l'olandesina volante sarà protagonista, insieme ad amiche che per poche ore diventano avversarie, della corsa a tappe basca e se il buongiorno si vede dal mattino Vos ha già fatto capire alle altre come potrebbe essere il canovaccio della corsa.
La Durango prevedeva un su e giù di 110 km, con l'ultima parte che proponeva l'Alto de Muniketas e l'Alto de Montecalvo prima della picchiata sul traguardo. Proprio nel finale, sull'Alto de Montecalvo, la corsa esplode. Vos e Van Vleuten, in superiorità numerica, riescono a portare via un gruppetto con altre due atlete non proprio sconosciute; trattasi infatti di Emma Johansson e Judith Arndt. Un'altra tedesca potrebbe unirsi a loro dopo lo scollinamento, Claudia Häusler. La piccola bavarese della Cervélo combina un pasticcio nella discesa verso Durango, cade, per fortuna senza conseguenze. La gara è però per lei compromessa. Si arriva nella cittadina basca, bombardata nel 1937 dall'Aviazione Legionaria dell'Italia fascista, e Vos decide di sparare il suo colpo di mortaio. La numero uno del ranking UCI parte con la rasoiata tipica dei suoi numerosi giorni perfetti. Dietro Van Vleuten la copre e fa il buco mentre Emma Johansson cerca di evitare l'ennesimo piazzamento di stagione. Tutto vano per la svedese, che si piazza seconda dietro alla Campionessa Olandese. Segue la Arndt preceduta proprio da Van Vleuten, che sta stupendo sempre di più in questo 2010 e si rivela una pedina d'appoggio più che ottima per la Vos oltre che una valida alternativa per il proprio team manager, Jeroen Blijlevens.
Edita Pucinskaite, giunta 21esima a 1'41", continua la sua marcia a tappe forzate in vista di quello che sarà verosimilimente il suo ultimo Giro d'Italia. Notevole la prestazione della junior italiana Viviana Gatto che, con il brillante 25esimo posto alla Durango-Durango, conferma l'ottimo stato di forma e che è pronta a ricevere la pesante eredita delle varie Patuzzo, Scandolara e Callovi che proprio qui avevano posto le basi per i propri successi continentali e mondiali di categoria.
Da giovedì si ricomincia a correre, con la prima tappa della Iurreta Emakumeen Bira. Cinque frazioni in quattro giorni, mai scontate né semplici da interpretare, ed una cronoscalata di quasi 5 km che potrebbe essere la chiave di volta della corsa. Su e giù per le montagne basche si va in cerca dell'erede di Judith Arndt, che nel 2009 fece sua la breve corsa a tappe, padrona di casa in terra straniera. Anche quest'anno la tedesca sembra in ottima condizione e lo ha dimostrato già domenica nella prova di Coppa del Mondo di Valladolid. Non è la sola ad aver preparato la corsa basca puntando al bersaglio grosso, in ottica Giro d'Italia, per molte crocevia della stagione.C'è chi, come Vos, Cooke ed Häusler, ha vinto ancora poco in questo 2010 ed ha tanta voglia di un trionfo prestigioso. Altre, come Van Vleuten e Johansson, vengono da un ottimo Tour de l'Aude (per la svedese addirittura oltre le più rosee previsioni) e cercano conferme su questi traguardi. Le squadre italiane si presentano con Bronzini, Bras e Pucinskaite, tra le fila della Gauss, Baccaille e Vilajosana cercheranno di ovviare all'assenza di Guderzo in casa Valdarno, Carretta, Berlato e Presti per la Top Girls ci diranno se gli allenamenti in altura avranno dato i frutti sperati, mentre la Safi vuole sfruttare la buona condizione di Alona Andruk (recente vincitrice a Novi Ligure), Eleonora Patuzzo ed Oxana Kozonchuk per dedicare qualcosa di importante alla compagna di squadra Marina Romoli. Infine, la selezione azzurra con la già citata Gatto che sarà affiancata dalle coetanee Ronchi, Zorzi e Cecchini, da Arman e dalla "chioccia" Tamanini.
Per arrivare a volare bisogna decollare, Marianne Vos ha spiegato le sue ali minute in quel di Durango, tarpandole alla concorrenza. Sarà una Iurreta Emakumeen Bira all'insegna della rivalsa o assisteremo ad un monologo olandese proprio in queste terre dove l'arancione, almeno ciclisticamente parlando, è assai popolare?
Foto © Anton Vos