Tour de l'Aude 2010: Finalmente Marianne! - Vos piega Ina allo sprint
Si inizia la tappa con un "arrivederci", quello di Evelyn Stevens che stamane non parte da Aunat; dopo la caduta di ieri l'americana ha ancora mal di testa e necessita di riposo. Si termina la giornata con un "bentornata", quello rivolto a Marianne Vos, che con la sua maglia verde di leader della classifica a punti sembra l'incredibile Hulk al cospetto di un'atleta come Ina-Yoko Teutenberg, battuta sul traguardo di Limoux dallo scricciolo venuto dai Paesi Bassi. Forse Marianne non avrebbe scommesso sulla sua vittoria, quest'oggi.
Reduce da un fastidioso raffreddore che le ha impedito di respirare bene per tutta la corsa a tappe, il talento di Wijk en Aalburg era stato vittima, poco dopo la partenza, di uno svarione nella discesa iniziale. La ghiaia presente sull'asfalto l'aveva fatta finire larga ad una curva. Peccato, perché Marianne stava provando ad andare in fuga, in una tappa dal dislivello non eccessivo, quindi molto adatta alle sue caratteristiche. Dopo la distrazione iniziale la Vos se n'è tornata in gruppo, in attesa di poter colpire, come un lupo che attende la sua preda.
Mentre Marianne riponeva momentaneamente le sue ambizioni fuggiasche e forse non pensava più alla vittoria di tappa, là davanti la bagarre era iniziata, come al solito. Red Sun e Nederland Bloeit danno un'occhiata al profilo altimetrico, vedono che la partenza è in discesa. Emma Pooley in discesa è abbastanza ferma, Emma Johansson vuole sempre più migliorare la sua classifica generale.
Si fa presto a far due più due, per questo la sua squadra e quella della Vos si mettono a fare un ritmo infernale. Sotto il loro impulso al 13esimo chilometro va via la fuga giusta, con una quindicina di atlete. Al suo interno De Vocht, Gunnewijk, Van Vleuten (Nederland Bloeit), Johansson, Lindberg, Henrion (Red Sun), Visser (HTC-Columbia), Kiesanowski, Miller (Tibco), Bras, Martissova (Gauss), Kozonchuk (Safi-Pasta Zara), Swart (MTN), Kupfernagel (Germania) e l'atleta di casa, Christel Ferrier-Bruneau (Vienne-Futuroscope). Le quindici procedono bene e raggiungono un vantaggio massimo di 1'22" al km 39. Cervélo ed USA capiscono che ad una fuga non bisogna mai concedere troppi minuti e si mettono a tirare, avendo Pooley in maglia gialla ed Abbott che vuole difendere il bel secondo posto nella generale.
Arriva l'ultimo Gpm di 1a categoria del Tour de l'Aude, si tratta del Col du Font de Razouls, e la sempre più sorprendente Emma Johansson fa il forcing. Il gruppo delle fuggitive è ora ben scremato, solo De Vocht, Gunnewijk, Van Vleuten, tutte e tre Nederland Bloeit, riescono a tenere il passo della svedese. Il ritmo dell'atleta Red Sun è indiavolato, Van Vleuten e Gunnewijk cedono di schianto mentre la sola Liesbet De Vocht regge il ritmo della Johansson. Dietro, intanto, anche la HTC - Columbia si mette a tirare. La possibilità di raggiungere le fuggitive non è così peregrina e in caso di volata la Teutenberg dovrà essere lì, pronta ad infilzare le rivali. Intanto la Vos trama nell'ombra del lavoro di ricucitura operato da Cervélo, Usa ed HTC - Columbia appunto. Non prende vento, guarda le avversarie in faccia, fa la conta di chi sta bene, chi così così, e appunta tutto quanto.
Davanti Johansson e De Vocht resistono fino ad una manciata di chilometri dal traguardo. Purtroppo per loro ai -3 il gruppo sopraggiunge come una Freccia rossa. Anzi, visto che siamo in terra di Francia, come un TGV. Il peloton grand vitesse piomba sulle fuggitive, ad una ad una, fino a riprendere anche il gruppetto con Johansson e De Vocht. La volata è ormai lanciata, la Teutenberg già pregusta la terza vittoria all'Aude, questa volta sì, in volata. Ma quel drago verdolino di nome Marianne Vos, da ragazza coerente quale è, pensa che lo sprint spetterebbe a lei, avendo vinto tutti quelli di gruppo nelle tappe precedenti. Le basta poco per sopravanzare Ina e batterla in uno dei tanti modi che la Vos conosce per prevalere sulle avversarie. Si tratta del primo trionfo in quest'Aude che non sia di marca Cervélo, USA o HTC - Columbia.
In classifica generale non muta granché e domani ci sarà la passerella finale a Carcassonne che incoronerà Emma Pooley regina del Tour de l'Aude 2010. Abbott e Johansson centrano il podio, che sfugge alla campionessa uscente, Claudia Häusler, solo quarta. Marianne Vos esce dal sud della Francia con un buon ottavo posto in generale, la maglia rosa di miglior giovane e la verde della classifica a punti. La numero uno al Mondo, dopo la vittoria odierna, sta forse facendo prove tecniche di iride?
Il commento di Edita Pucinskaite [8]