Giro delle Regioni 2010: Pagani orchestra, Battaglin difende - Spettacolo a Bagno di Romagna

Giornata veramente trionfale per i colori italiani nella seconda e ultima tappa del 34esimo Giro delle Regioni, con Enrico Battaglin che va a scrivere il suo nome nel prestigioso albo d'oro di questa corsa (succede all'ucraino Vitaly Buts vincitore nel 2008) e Angelo Pagani vincitore della tappa dopo un'azione solitaria di 40 km.

La tappa ha preso il via da San Piero in Bagno intorno alle 11 del mattino: i 118 corridori partenti sono stati accolti in maniera trionfale dai 200 bambini della Scuola Primaria Giovanni Pascoli che si erano preparati tantissime domande da porre ai corridori delle varie nazioni e moltissime bandierine e striscioni. Gli scolaretti hanno poi preso d'assalto i corridori della nazionale italiana per farsi firmare autografi sulle loro magliette.

La prima parte di gara è stata caratterizzata dalla fuga del belga Tim Wellens che ha avuto un vantaggio massimo di circa un minuto e mezzo, ma al km 75 l'azione è stata annullata proprio a pochi km dall'inizio della salita del Monte Fumaiolo.

Il Monte Fumaiolo, la salita più alta di tutto il Giro delle Regioni, è stata però affrontata ad andatura regolare e non ha provocato scossoni all'interno del gruppo dei migliori, scollinati tutti insieme in un plotone di 45 unità. Se la salita non ha provocato scossoni è stata la discesa a creare la selezione: si forma, infatti, in testa un gruppetto di 6 corridori composto dagli italiani Luca Benedetti (scollinato per primo sul Monte Fumaiolo, vincitore anche della maglia per miglior scalatore) e Angelo Pagani,  l'eritreo Teklehaimanot (una tappa molto dura per lui, andato all'attacco solo per riuscire a fare punti per la classifica GPM), il colombiano John Atapuma, il francese Romain Bardet e il belga Dennis Vanendert.

Il gruppetto guadagna rapidamente sul resto del plotone che si screma sempre di più e a 40 km dal termine è ridotto a sole 25 unità, comprendendo però i primi due della classifica generale: la maglia giallorosa di Enrico Battaglin e lo sloveno Jan Tratnik.

Quando mancano 35 km al traguardo Angelo Pagani allunga nel drappello di testa e nell'arco di pochi km arriva ad avere un vantaggio anche di 1'40" sul gruppo del leader Enrico Battaglin (che è sì italiano ma dell'altra selezione) e diventa quindi la nuova maglia giallorosa virtuale: in testa al plotone dei migliori è però Jan Tratnik ad occuparsi del tentativo di ricongiungimento essendo anche lui ad un solo secondo di distacco da Battaglin.

Al primo passaggio sotto lo striscione del traguardo Angelo Pagani ha ancora un vantaggio di 1 minuto sui compagni di fuga e di 1 e 30 dal gruppo e cerca di dare tutto quello che può negli ultimi 20 km: dietro però lo sloveno riesce a riportare il gruppo principale sui primi fuggitivi e il ritardo si riduce a meno di un minuto, è quindi di nuovo Battaglin il leader della corsa.

All'inizio dell'ultima salita Tratnik fa il forcing e guadagna qualche metro ma Battaglin non si fa sorprendere e si riporta sotto, l'attacco però screma nuovamente il gruppo e rimangono solo in 6 ad inseguire Angelo Pagani di cui 2 sono italiani, il leader Battaglin e Luca Benedetti. L'azione dello sloveno ai 2 km al traguardo perde slancio e la fatica si fa sentire, inoltre i secondi da recuperare ad Angelo Pagani sono ancora più di 40: lo scalatore brianzolo arriva a braccia alzate sul traguardo di Acquapartita e può esultare anche per la sua prima vittoria stagionale.

Dopo circa 30 secondi arriva il gruppo di Battaglin, ed Enrico si piazza anche al secondo posto di tappa davanti a Siarhei Papok; più indietro Jan Tratnik (sesto), veramente provato da questi tre giorni di gara condotti sempre all'attacco. Angelo Pagani è riuscito comunque a rientrare anche in classifica generale e a salire al terzo posto del podio proprio dietro a Battaglin e Tratnik.

Queste le parole di Pagani al termine della tappa: «L'azione con gli altri ragazzi è partita in discesa dal Fumaiolo, il gruppo si è scremato e siamo rimasti davanti in 6. Quando mancavano 35 km al traguardo poi sono partito io da solo e devo dire che per qualche km ho anche sperato di poter vincere direttamente il Giro, anche se ero partito solo con l'intento di vincere la tappa. Sono davvero contento».

Si conclude così trionfalmente per l'Italia il 34esimo Giro delle Regioni, prova della Coppa delle Nazioni 2010, tornato quest'anno dopo un anno di stop: la speranza è che il prossimo anno si possa ripetere con possibilmente almeno un paio di tappe in più.