Liberazione: Giorgia Bronzini a caccia del tris

Tradizionale appuntamento primaverile per velociste, il GP Liberazione di Crema si ripropone anche nel 2010 nella sua solita veste, ormai collaudata. Il circuito di 10 km da ripetere dodici volte non si presta ad alcun tipo di selezione e l'esito della gara dipenderà unicamente dalla sfida tra la tenacia delle squadre senza una ruota veloce di prim'ordine che cercheranno di portare via una fuga a tutti i costi contro l'impegno di chi una velocista affidabile ce l'ha e avrebbe tutto l'interesse ad arrivare all'ultimo chilometro a ranghi compatti.
La starting list, pur avendo nella maglia iridata di Tatiana Guderzo una testimonial di primissimo ordine, pesca poco al di fuori dei confini nazionali, fatta eccezione per tre selezioni straniere - ucraina, croata e slovena - che poco aggiungeranno al tasso tecnico della corsa, alla più quotata selezione statunitense e alla basca Lointek. Per il resto, sarà lotta "fratricida" tra le 8 formazioni UCI di matrice italiana con l'aggiunta di 3-4 squadre di seconda fascia (occhio alla Vecchia Fontana della 19enne Rossella Callovi, già seconda a Cornaredo ad inizio marzo).
Chi la velocista ce l'ha e sa anche come si vince a Crema è la Gauss RDZ Ormu di Giorgia Bronzini (due vittorie su questo traguardo). Per loro, pur avendo nell'organico atlete discretamente veloci (Bras e Martisova su tutte) che potrebbero avere buone chances in un gruppetto, la soluzione ideale resta la volata di gruppo. L'unica squadra che potrebbe trovare un accordo con le frecce nere della Pegoraro è la Safi-Pasta Zara di Rasa Leleivyte, plurivincitrice nel 2010, che in Qatar ha già dato un dispiacere alla sua ex-capitana Bronzini. La buona condizione di atlete discretamente veloci come Andruk, Patuzzo e Romoli dà a Diana Ziliute sicuramente valide alternative alla volata generale. E le altre squadre? Fossimo in loro difficilmente ci azzarderemmo a sfidare la coppia citata in un testa a testa, se volessimo puntare al bottino pieno. Monia Baccaille (Team Valdarno), Marmorini-Guarischi (Michela Fanini), Scandolara (Vaiano), Holler (Fenixs), Vologdina-Mikhailova-Janeliunaite (Chirio), D'Ettorre-Presti (Top Girls), Olds Evans (Nazionale USA) animeranno senza dubbio tutte le possibili fughe e con un buon accordo le probabilità di andare all'arrivo non sono poi così poche.
L'anno scorso la Safi-Pasta Zara riuscì a gestire bene la corsa e Giorgia Bronzini non fallì la volata finale in un gruppo ridotto ad una ventina di unità: alle spalle della velocista piacentina si classificarono la russa Martisova e l'abruzzese D'Ettorre con la futura campionessa d'Italia Monia Baccaille giù dal podio per pochi centrimetri. Con ben quattro podi (due primi e due terzi posti) Giorgia Bronzini è la regina della corsa, con un successo domani potrà staccare anche la Schleicher tra le plurivincitrici di questa piccola classica.