PentaGreipel, un ritornello - Il tedesco senza rivali allo sprint

È andata come doveva andare, con la cinquina di Greipel sul traguardo di Alanya e il primo successo in una corsa a tappe per Visconti arrivato senza patemi d'animo. I suoi compagni di squadra Diego Caccia e Paolo Longo Borghini, memori dell'esperienza vissuta lo scorso anno con Impey, hanno infatti scortato il siciliano nel circuito finale senza fargli correre nessun rischio nell'attesa che i velocisti lanciassero la loro volata.
Infatti gli ISD han tirato fino agli ultimi chilometri di gara contribuendo anche ad annullare la solita fuga di giornata nata al km 20 grazie all'iniziativa di Capelli, Kriit, Deroo e Matysiak. Poco dopo ai quattro corridori si è accodato Oleg Berdos che in precedenza aveva già provato l'attacco con alcuni altri corridori delle stesse squadre inserite nella fuga buona.
Vantaggio massimo per i cinque corridori 2 minuti e 20 secondi calato poi attorno al minuto. Tenuti a debita distanza dai Carmiooro, dai Colnago, dagli HTC-Columbia e dagli stessi ISD, i fuggitivi ben presto hanno capito che la loro fuga avrebbe avuto solo un fine pubblicitario, così Ermanno Capelli a 13 km dalla conclusione, dopo il primo passaggio dalla linea dell'arrivo, ci ha provato da solo. Bella l'azione del corridore accasato in terra di Spagna ma inutile visto che il gruppo tornava compatto a 10 km dalla fine. La volata, che un coraggioso Tonti cercava di eludere con uno scatto bello ma velleitario nei km finali, stavolta non aveva nessun intoppo e nessuna sorpresa visto che Greipel derideva tutti per l'ennesima volta e lasciava agli altri solo la lotta per il secondo posto, lotta nella quale trovavano un'effimera gloria Furlan e Van Hummel con i giovani Modolo, Viviani e Merlo e Brambilla piazzati nei primi dieci.
Dunque parte forse dalla Turchia un nuovo capitolo nella già lunga carriera del corridore accasatosi dallo scorso anno alla corte di Scinto. Visconti infatti con questa vittoria acquisisce la convinzione che certe brevi corse a tappe sono alla sua potata e che anche nei grandi giri si può cercare di stringere i denti per vedere a quale posizione si può ambire.
Un vero peccato che i giallo-neri non siano stati invitati al Giro d'Italia visto che oltre alla vittoria in Turchia sono arrivate quest'anno altre affermazioni importanti e che l'atteggiamento in corsa della squadra tosco-ucraina è stato sempre battagliero e garanzia di spettacolarità.
Cala il sipario sul Tour of Turkey ma si accendono i riflettori su due questioni che in Turchia hanno alla fine prodotto altrettante risposte concrete: una è quella che Visconti ha dato alla RCS, l'altra è quella di Greipel al suo compagno (?) di squadra Cavendish.